L’ 8 marzo 2014 si apre con un grande problema di civiltà e di democrazia, le regole della nuova legge elettorale.
Proprio in queste ore se ne sta discutendo alla Camera. E’ un traguardo importante ed atteso da parte dei cittadini e delle cittadine italiane.
Siamo consapevoli dell’importanza e della necessità di approvare nuove regole che presiedano al buon funzionamento della nostra vita democratica e che definiscano la rappresentanza e l’ efficienza del nostro sistema politico.
Siamo altresì convinte che non sia possibile varare una nuova legge senza prevedere articoli cogenti per promuovere la presenza femminile nelle istituzioni e per dare piena attuazione all’articolo 3 e all’articolo 51 della Costituzione.
Per questo condividiamo gli emendamenti presentati trasversalmente da tante onorevoli.
La nostra convinzione è che l’intesa politica raggiunta possa guadagnare in credibilità e forza da una norma capace di collocare il nostro Paese tra le migliori esperienze europee.
La responsabilità della politica sta ora nel trovare una soluzione ad una questione di civiltà e di qualità della democrazia che troverà sicuramente il favore non solo delle donne, ma di tutti i cittadini che hanno fiducia nelle nostre istituzioni e nella possibilità di renderle migliori.
Abbiamo sempre sostenuto il principio del “50E50 ovunque si decide” che non significa garantire l’ elezione ma consentire a donne e uomini di gareggiare alla pari. E proprio ora che ne siamo vicine, corriamo il rischio di non vederlo nella Legge.
Ci appelliamo a tutte le forze politiche affinchè finalmente rendano giustizia a questo enorme deficit democratico.
Ester Pacor, Luisa Fazzini, Federica Parri (della Presidenza del Forum delle Donne di Trieste)
8 marzo 2014