A volto scoperto. Tra me e me / dieci secondi 🗓

Foto fornita da Hangar Teatri

Prosegue il sodalizio tra l’Hangar Teatri e il DayDreaming Project con una nuova mostra fotografica “a quattro mani” di Nadia “EnneEffe” Frasson e Roberta Pastore dedicata alla ricerca sul corpo femminile e curata da Nanni Spano e Sergio Pancaldi.

Inauguriamo un nuovo ciclo di mostre d’arte con la collaborazione dell’associazione DayDreaming Project. Il 24 ottobre alle ore 19.00 verrà presentata all’Hangar Teatri (via Pecenco 10) la mostra “A volto scoperto. Tra me e me / dieci secondi”, una doppia esposizione tutta al femminile a cura di Nadia “EnneEffe” Frasson e Roberta Pastore. La mostra fotografica sarà infatti divisa in due sezioni: la prima si intitolerà “Tra me e me” e sarà curata da EnneEffe; la seconda, invece, consisterà nel progetto fotografico “10 secondi” di Roberta Pastore. Ciò che accomuna il lavoro delle due artiste è sicuramente l’assoluta centralità del corpo femminile nella ricerca artistica. È un grande onore per Hangar Teatri ospitare la mostra “A volto scoperto” e non c’è dubbio che le tematiche affrontate dalle artiste siano a dir poco cruciali in questo momento storico in cui è fondamentale sia lavorare per la libera espressione del corpo femminile, che combattere per riappropriarsi del proprio io dopo il duro periodo di lockdown.

Nadia “EnneEffe” Frasson, parlando della sua sezione “A volto scoperto”, dice: “L’ago e il filo, l’acciaio che uccide e ferisce, usato con grazia e sapienza raccontano storie dolorose che possono diventare poesia”.

Nelle 15 opere da lei esposte, si potrà osservare il risultato di un’esplorazione artistica portata avanti per diversi anni. Ciò che la contraddistingue è sicuramente la sua volontà di agire direttamente sulle immagini, cucendo e inserendo frammenti di altri scatti, affinché si possano avere delle ferite curate e rimarginate in una sorta di narrazione intima e curativa.

La mostra di Roberta Pastore, invece, prende il suo titolo “10 secondi” dal tempo segnato dal’autoscatto delle sue immagini, che danno vita ad un intimo dialogo con lo spettatore condotto attraverso il mezzo fotografico. Roberta si autoritrae nei periodi di lockdown, cercando di rendere meno angoscianti l’isolamento forzato e l’esagerata dilatazione del tempo. Grazie alla macchina fotografica, l’artista sente di potersi riconnettere con la città e scambiarci energie, trovando la spinta per riemergere e riscoprire la memoria di un’identità perduta.

Durante l’inaugurazione verrà inoltre presentato il giornale VolereVolare che, da oltre vent’anni, si adopera sul territorio per prevenire e contrastare le dipendenze. Le letture, a cura di Gigliola Bagatin, Mario Grasso e Stolen Wordz, saranno tratte dal “free press”, ovvero da articoli scritti dai redattori a partire dalle proprie esperienze di vita. Vi sarà inoltre un accompagnamento musicale. Interverranno Sergio Pancaldi, coordinatore dell’evento nonché vicepresidente della DDProject, le artiste in mostra, Nadia Frasson e Roberta Pastore, Mila Sponza, Presidentessa di ALT (Associazione cittadini e familiari di Trieste per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze) e il coordinatore Gabriel Schuliaquer.

Dalle parole di Sergio Pancaldi: “È un incrocio di sguardi dal potenziale esplosivo quello di Roberta Pastore e EnneEffe, creatrici dell’immagine legate entrambe da un’intima ricerca suggerita dall’autoritratto come forma espressiva. Tuttavia, se il percorso di Pastore spazia orizzontalmente attraverso lo sguardo, gli sguardi dell’altro, e si relaziona ed apre all’incontro possibile in un universo globale delle molteplici possibilità, Enneeffe si tuffa e riemerge da vortici di spazio-tempo evocando linearità di sangue da un passato personale, germinatore di inquiete presenze. Il loro da tempo auspicato incontro converge nel punto di incrocio di un’assialità fondamentale lungo le direzioni di ieri e del domani, dell’altro e dell’io. Facendone arte.”

Nadia “EnneEffe” Frasson vive e lavora a Portogruaro. Giunge finalmente a Trieste con la sua esposizione “Tra me e me” dopo averla presentata allo Spazio San Vidal di Venezia, all’Atelier Alchimia Arte di Dortmund e presso l’Associazione Culturale “Bianca Pilat” di Milano.

Roberta Pastore nasce a Roma. Inizia a fotografare negli anni ‘90 con un grande interesse verso gli aspetti politico-sociali. Nel 2016 intraprende un percorso sull’autoritratto come forma di autoanalisi, mettendo poi in relazione il suo corpo con Roma, la sua città di origine.

La mostra si potrà visitare fino al 5 novembre. Prr informazione sugli orari visita il sito hangarteatri.com.

Ingresso ad offerta libera. È consigliata la prenotazione a biglietteria@hangarteatri.com o al numero di telefono +39 3883980768.

La “Stagione dei melograni” presso l’Hangar Teatri, è organizzata dal Teatro degli Sterpi, grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Casali.

from to
Scheduled Arte e spettacolo Trieste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.