Andy Warhol Superstar

La scenografia aperta presenta un’enorme albero di natale artistico ricoperto da un nylon con la punta appesa ad un gancio sul soffitto. L’installazione temporanea è molto appariscente ma semplice allo stesso modo: racchiude il pensiero artistico di Warhol, il suo attaccamento alla pubblicità ed all’arte allo stesso modo, la sua modernità data dalla plastica di cui è ricoperto un’albero di pennellate di colore e la sua precarietà data dalla caduta istantanea nella conclusione che potrebbe coincidere con la fine della sua vita.

Alcuni elementi di colore bianco, neutrali e squadrati, sono sulla scena a sostenerlo, modificando la loro struttura a secondo del bisogno dell’artista.

Ora sono divano, ora tavolo, ora piattaforma verso il cielo, ora caduta rovinosa a terra.

La protagonista è una donna che veste i panni dell’artista, raccontandone la vita, irta di difficoltà ma anche di possibilità. Una scelta geniale per esprimere una femminilità così indiscussa.

Per occhi attenti il genio artistico può similmente assomigliare a figure storiche caravaggesche, sia nello stile di vita estremo, sia nell’innovazione, sia nella passione per piedi e scarpe, o nell’avvicinamento ad una sacralità personalizzata.

Agli occhi meno attenti, invece, stride fortemente questa interpretazione che deride in maniera esagerata una forma di genialità extemporanea che quasi deride un mito fragile come tutti i miti sanno essere.

A tutti gli occhi invece, appare evidente la superba prova d’artista presentata dall’interprete nel finale che strazia e riempie il cuore, dove una madre racconta l’angelica essenza della sua creatura e del suo difficile, seppure superbo, destino.

 

Laura Poretti Rizman

foto fornita dal MielaBonawentura

giovedì 14 dicembre ore 21.00 Teatro Miela, Trieste
ON/OFF
ANDY WARHOL SUPERSTAR
Vita, opere e immortalità di un mostro americano
Ideazione e regia di Laura Sicignano
Con Irene Serini
Coproduzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse / Teatro Cargo

A trent’anni dalla scomparsa del grande artista americano, IL TEATRO DELLA TOSSE-FONDAZIONE LUZZATI in coproduzione con il TEATRO CARGO dedica uno spettacolo ad Andy Warhol (Pittsurgh, 1928 – New York, 1987).

Con lui si apre l’epoca dell’arte contemporanea, così come la intendiamo oggi. Se nel calendario della musica pop c’è un ante e un post Beatles, l’unico fenomeno culturale e mediatico degli anni Sessanta in grado di rivaleggiare con Warhol, allo stesso modo in quello dell’arte dobbiamo parlare di un “Before Andy” e di un “After Andy”. Soprattutto, Andy Warhol è stato capace di intuire e anticipare i profondi cambiamenti che la società contemporanea avrebbe attraversato a partire dall’era pop, da quando cioè l’opera d’arte comincia a relazionarsi quotidianamente con la società dei massmedia, delle merci e del consumo. Nella Factory, a New York, non solo si producevano dipinti e serigrafie: si cambiava la storia del costume, si faceva cinema, musica rock, editoria, si attraversavano nuovi linguaggi in una costante ricerca d’avanguardia.
Lo spettacolo indaga la biografia intima di Andy a confronto con quella pubblica: la sua curiosità per tutto ciò che era trasgressivo ed estremo e la sua fede cattolica, il rapporto con la madre, con gli USA, con i soldi e il potere, con il sesso e la castità. La sua vita è una fiaba sinistra in cui un bambino povero è trasformato in un principe delle tenebre che soccombe alla solitudine e alla tristezza, in mezzo ad una folla stravagante di cortigiani pazzi. Oppure Andy fu uno straordinario self made man capace di costruirsi un’immagine pubblica in grado di vendere milioni di dollari?
organizzazione: Bonawentura
Ingresso € 12,00, ridotto € 10,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. http://www.vivaticket.it/ita/event/andy-warhol-superstar/106804

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