Balkan Burger

Morire e poi rinascere non è una fatica secondaria: sarà che quando muori e poi rinasci non c’è nulla che ti sembra senza soluzione.

é la storia di Razna che visse più volte.

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Strumenti a fiato accolgono gli spettatori con una melodia incantatrice mentre nel sottofondo suoni di natura si uniscono al tutto. Un incanto che muta al cambiare dello strumento utilizzato, mutando il racconto. L’ingresso dell’attrice avviene ondeggiando e così inizia il suo raccontarci la storia di vita, mentre le mani continuano a muoversi disegnando nello spazio un altro racconto che sa di tradizioni, balli e radici. Radici che prendono l’affondo nel cielo, quasi ad anticipare la sua non appartenenza a cultura alcuna.

Razna si presenta con un grembiule macchiato di sangue; potrebbe essere animale o umano, ancora al pubblico non è dato a saperlo.

Racconta la sua origine, che porta il sapore della pljeskavica: una famiglia ebraica di macellai, che viveva in un  luogo dove le razze e le culture si incrociavano. Per accontentare tutti i clienti nella vendita della carne, lei s’era imparata tutte le usanze delle varie religioni, e questo nel tempo l’ha salvata dalla morte.

Una bimba scampata ad una morte apparente, si ritrova ad adattarsi alla sorte, con furbizia, accettando quanto il destino le porta sulla strada, man mano che i suoi passi attraversarono il mondo.

Combatte e vince la morte, attraversa lo stupore di uomini che prelevano altri uomini per portarli in campi di sterminio, sviluppa l’ingegno per sopravvivere, sopporta la violenza di suore e mariti, e quasi a vendetta di quell’uomo che l’ha tanto picchiata, se ne ciba insieme alle sorelle, per sfuggire alla morte per fame.

Nasce e rimuore ad ogni tragico passo di vita, ma sempre con l’ironia che non abbandona mai il suo popolo, neanche nei momenti difficili. La figura femminile della società ebraica di quel periodo è l’unica tra le tante elencate ad uscirne con un giudizio positivo di rispetto per il ruolo femminile.

La musica, splendidamente composta, suonata e incorniciata da inserimenti informatici, è un complemento importante che inserisce spezzoni di vitalità Klezmer, una musica che solitamente accompagna le tradizionali feste ebraiche di matrimoni e funerali, e che mai come in questo caso, sono legate le une alle altre.

Un grande testo di Stefano Massini, interpretato magistralmente da Luisa Cattaneo, accompagnata dal grande musicista Enrico Fink.

Di seguito le video interviste

©Laura Poretti Rizman

Laura Poretti Rizman INTERVISTA Luisa Cattaneo          LINK

Laura Poretti Rizman INTERVISTA Enrico Fink                LINK

foto fornita da Il Rossetti
foto fornita da Il Rossetti

“Balkan Burger nella drammaturgia e messinscena di Stefano Massini, dipinge una potente figura femminile in un crogiolo di popoli, razze, religioni. Spettacolo interessantissimo, interpretato da Luisa Cattaneo con il musicista Enrico Fink, va in scena alla Sala Bartoli dall’1 al 3 aprile. Balkan Burger è inserito nel cartellone altripercorsi dello Stabile regionale”.

Fiaba crudele e semplice, Balkan Burger di Stefano Massini, tratteggia una potente figura femminile in un crogiolo di popoli, razze, tradizioni, religioni in precario reciproco equilibrio fra odio e rispetto.

Lo spettacolo, molto significativo, approda alla Sala Bartoli per il cartellone altripercorsi dello Stabile regionale dall’1 al 3 aprile, dove replica sempre alle ore 21.

Stefano Massini, autore fra i più interessanti della attuale scena italiana, ha concepito e messo in scena Balkan Burger in una forma affascinate, in cui il monologare della protagonista – l’ottima Luisa Cattaneo – si intreccia a una vera e propria drammaturgia musicale sospesa fra kletzmer e Bregovic eseguita dal noto musicista Enrico Fink.

La storia che lo spettacolo racconta è così vicina e realistica eppure incredibile: si svolge in Bosnia, terra dalle etnie diverse e composite, con un mosaico di tradizioni e fedi in delicato equilibrio. Vi hanno convissuto per secoli – chiuse nella propria identità – la comunità serba (di religione ortodossa), quella croata (cattolica), la musulmana e anche un gruppo di ebrei sefarditi approdati lì dopo la fuga dalla Spagna.
Proprio a questa comunità appartiene Razna, figlia di un rabbino, che diviene una “pedina” nel difficile e lacerato mondo dei balcani ed è costretta a cambiare quattro volte vita e religione. Assieme alla storia, ai conflitti dell’uomo, Razna muore e rinasce, impara preghiere cattoliche, litanie ortodosse, frequenta Pope e Imam… sullo sfondo di un mondo cinico e violento che non distingue fra uomini e bestie, che ha perso nel passato il senso del rispetto reciproco.

Fiorentina, Luisa Cattaneo ha interpretato ruoli di protagonista in altri apprezzati spettacoli realizzati negli ultimi anni da Stefano Massini: dal Trittico delle Gabbie (Premio della Critica 2007, nomination Premio Ubu 2006) a Donna non rieducabile, da Frankenstein per il Teatro Metastasio/Stabile della Toscana a I Capitoli del Crollo. Ha recitato ne L’Italia s’è desta nella versione diretta da Ciro Masella, ed ha affiancato più volte Ottavia Piccolo (Alfabeto Birmano), Lucilla Morlacchi (Lo Schifo) ed altri importanti attori come Franca Valeri (in Serata Beckett diretta da Franco Quadri), Gigi Proietti (Leggere Dante), Massimo Dapporto (Kosmos). È stata allieva di Sandro Lombardi e assistente alla regia di Barbara Nativi, ed ha all’attivo partecipazioni a mediometraggi e produzioni televisive.

Il musicista Enrico Fink che affiancherà Luisa Cattaneo si è esibito come cantante, ma anche come attore, flautista e corista, sui palchi più diversi: dal Festival di Sanremo al Quirinale, dal marciapiede ai maggiori teatri di prosa. Negli ultimi dieci anni è stata molto intensa la sua attività all’estero: si è esibito ad esempio al Festival De Musique Sacree de Perpignan, alla Mozartsaal della Konzerthaus di Vienna, al San Francisco Jewish Music Festival, al Netwerk Oude Muziek Holland, allo York Early Music Festival, al Budapest Jewish Music Festival, alla Biennale di Musica Contemporanea di Zagabria, al Seattle Early Music Festival, e in molti altri teatri e rassegne negli Stati Uniti ma anche in Croazia, Polonia, Germania, Ungheria, Svizzera, Austria, Francia, Olanda, Inghilterra e in Brasile. Ha ricevuto numerosi premi come autore teatrale.

Balkan Burger – è la storia di Razna che visse più volte è scritto e diretto da di Stefano Massini e interpretato da Luisa Cattaneo; la musica è composta ed eseguita dal vivo da Enrico Fink. È una produzione de IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia.

Lo spettacolo – in programma alla Sala Bartoli per il cartellone altripercorsi del Teatro Stabile regionale – va in scena per da martedì 1 a giovedì 3 aprile con inizio alle ore 21.

Biglietti ancora disponibili presso i punti vendita e i circuiti consueti dello Stabile regionale e sul sito del teatro www.ilrossetti.it.

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