Ballade

TRIESTE – Gran finale della stagione autunno/inverno dei Concerti del Conservatorio Tartini di Trieste mercoledì 16 gennaio, con il recital pianistico “Ballade” della talentuosa interprete Giulia Paccagnini. Alle 20.30 in Sala Tartini si parte dalla Sonata op. 81 di Beethoven, l’unica di voluto intento “programmatico” dell’autore, dedicata all’Arciduca Rodolfo d’Austria. In programma anche pagine di Felix Mendelssohn, Claude Debussy e di Maurice RavelIngresso libero su prenotazione, tel Conservatorio Tartini040 6724911 www.conts.itTRIESTE – Gran TRIESTE – Gran finale della stagione autunno/inverno dei Concerti del Conservatorio Tartini di Trieste mercoledì 16 gennaio, con il recital pianistico “Ballade” della talentuosa interprete Giulia Paccagnini. Alle 20.30 in Sala Tartini si parte dalla Sonata op. 81 di Beethoven, l’unica di voluto intento “programmatico” dell’autore, dedicata all’Arciduca Rodolfo d’Austria. In programma anche pagine di Felix Mendelssohn, Claude Debussy e di Maurice RavelIngresso libero su prenotazione, tel Conservatorio Tartini040 6724911 www.conts.itfinale della stagione autunno/inverno dei Concerti del Conservatorio Tartini di Trieste mercoledì 16 gennaio, con il recital pianistico “Ballade” della talentuosa interprete Giulia Paccagnini. Alle 20.30 in Sala Tartini si parte dalla Sonata op. 81 di Beethoven, l’unica di voluto intento “programmatico” dell’autore, dedicata all’Arciduca Rodolfo d’Austria. In programma anche pagine di Felix Mendelssohn, Claude Debussy e di Maurice RavelIngresso libero su prenotazione, tel Conservatorio Tartini040 6724911 www.conts.it

Composta tra il 1809 e il 1810, l’op. 81a di Beethoven è un’opera dal carattere ora malinconico e sofferto, gemente, ora brioso, estroso, pieno di gioia, si snoda a partire dalla cellula tematica iniziale: tre bicordi che richiamano le sillabe del termine “Lebewohl” (Addio). Felix Mendelssohn, con le Variations sérieuses, raggiunge i vertici della sua produzione pianistica: dai profili monumentalmente classici, l’opera, che comprende 17 variazioni con Finale, confluisce meravigliosamente in un contesto dai colori e dai sentimenti intimamente romantici, con un esemplare equilibrio della forma. In occasione del centenario dalla morte di Debussy, questa serie di singolari brani, di rara esecuzione, rivela l’unicità dell’autore nella resa degli effetti timbrici, in un contesto di vero “virtuosismo del tocco”, tipicamente debussyano. Ondine, il pezzo più descrittivo del trittico di Ravel Gaspard de la nuit, con le sue interessanti armonie ed il movimento incessantemente “ondulatorio”, evoca l’immagine di Ondina, la ninfa lacustre che canta per sedurre lo spettatore ad esplorare le profondità del lago.

Giulia Paccagnin, nata nel 1997, studia pianoforte dall’età di 6 anni, prima sotto la guida di Claudio Visintin presso l’Associazione Culturale “Insieme per la musica” di Lignano Sabbiadoro (UD) ed attualmente con Massimo Gon presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, dove frequenta l’ultimo anno del Triennio Superiore. È stata premiata in diversi concorsi nazionali ed internazionali (Cesenatico, Trieste, Gorizia, Musile di Piave) e si è esibita in varie località del Friuli Venezia Giulia e del Triveneto: Trieste, Lignano Sabbiadoro, Cervignano del Friuli, Staranzano, San Giovanni al Natisone, Villa Vicentina, Marcon, Sacile e Treviso. Ha partecipato a numerose masterclasses con importanti docenti tra i quali: Jasić Radovanović, Domazetović, Duru e Sivelov.

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