Ciclope 🗓

Giovedì 16 e 17 gennaio ore 20.30

Teatro dei Fabbri
Via dei Fabbri 2/A – Trieste

“CICLOPE”

Foto: ROBERTA CECCO fornita da La Contrada

 

Rêverie per luce, voce e contrabbasso

tratto dal 12° episodio dell’Ulisse di James Joyce

 

di e con Valentino Pagliei

 

proiezioni live della Visual Artist Goga Mason

 

16-17 febbraio, ore 20.30

Teatro dei Fabbri -Trieste

Il 12° capitolo dell’ “Ulisse” di Joyce torna, in tutta la sua straripante attualità, in una riscrittura per voce, contrabbasso e live painting, una rêverie, un sogno lucido a cui Joyce ci costringe interrogandoci magistralmente su Politica e Religioni. A portarlo in scena in “Ciclope”, una produzione La Contrada da una prima commissione del Museo Joyce Trieste e Riccardo Cepach, è Valentino Pagliei, autore dell’adattamento, regista e interprete, insieme alle cangianti, coloratissime proiezioni/visioni della visual artist Goga Mason: l’appuntamento è il 16 e 17 febbraio alle ore 20.30 al Teatro dei Fabbri di Trieste per AiFabbri2, la rassegna di teatro contemporaneo de La Contrada.

Il Ciclope del 12° episodio di “Ulisse” è un prepotente nazionalista irlandese antisemita chiamato “il Cittadino” che staziona in un pub e si scaglia con violenza contro il povero Bloom, soprattutto quando questi gli ricorda che Gesù, il Salvatore, era ebreo anche lui. Una scatola di biscotti scagliata contro la testa di Bloom manca il bersaglio come il masso che Polifemo indirizza alla nave di Ulisse. “Ciclope” è stato presentato in anteprima in occasione dell’edizione triestina 2022 del Bloomsday, grazie all’intuizione di Riccardo Cepach, responsabile del Museo Joyce di Trieste. Gli spettatori incontreranno 55 minuti di messinscena per l’episodio delle esagerazioni, non a caso uno dei più lunghi dell’ “Ulisse” di Joyce, e così percepito per gli elenchi enCiclopedici, volutamente estenuanti, gli eccessi nel parlare, nel bere, nel descrivere, nell’estremismo delle opinioni, nelle evocazioni di epopee.

In scena la voce e il contrabbasso di Valentino Pagliei sono accompagnati dai disegni animati di Goga Mason: «Vedrete un attore che scompare», spiega Pagliei, «perché anche su di me vengono proiettate le grafiche di Goga, animate anche con un algoritmo che ascolta la voce e la musica e altera in diretta i suoi disegni».

«È l’episodio degli accecamenti falliti, all’inizio e alla fine», commenta Pagliei. «All’inizio rischiamo di perdere il narratore, dunque tutto il racconto, a causa del punzone di uno spazzacamino che cammina per strada; alla fine l’intollerante protagonista, “il Cittadino”, non riuscirà a colpire il “libero Bloom in libera Irlanda”. Come a dire: occhio! Perdere la lucidità e il senno è la costante. Sventata la cecità fisica più difficoltoso sarà evitare la cecità morale, storica e civile. Occorre allenarsi a schivare i persistenti tentativi di depistaggio, proteggere e decodificare quelle sensazioni di distorto, di marcio, di ipnotico che ci assalgono davanti a na(rra)zioni perfette, a guerre “giuste”».

Tutto, insomma, ruota intorno alla metafora della visione “ciclopica”, quindi parziale, dovuta all’ebbrezza data dall’ideologia, politica sociale o religiosa. E quando a Polifemo, “il Cittadino”, viene a mancare il giusto logos per indirizzare i rinforzi, non resta che il futile ricorso ai muscoli del furore e alla balistica: «Triste automatismo di chiunque si renda privo di un logos appropriato», dice Pagliei. «È per disarmare questo destino che abbiamo scelto di riproporre la nostra fantasmagorica riduzione del 12° episodio dell’ “Ulisse”, un estratto di Ciclope che tratta di politica e di religione, che ci interroga su identità, guerre d’indipendenza (da sé stessi), confini politici e spirituali. Insomma vedremo come il molto (dina-)mite Bloom (Boom!) sarà l’innesco del tellurico finale. I temi di questo capitolo si sorreggono ad appositi sostantivi: corpo ebbro, corpo mistico, corpo politico. A caccia di senso scopriremo quanto il fanatico Cittadino (novello ciclope privo di ampie vedute), a caccia di consenso, abbia tutto tranne che modi urbani: un vero “Tavernicolo” da Guinness dei primati».

 

CICLOPE

Rêverie per luce, voce e contrabbasso di e con Valentino Pagliei

tratto dal 12° episodio dell’Ulisse di James Joyce

regia Valentino Pagliei

proiezioni live della Visual Artist Goga Mason

produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste

16-17 FEBBRAIO ore 20.30 – TEATRO DEI FABBRI

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471), presso TicketPoint (Corso Italia, 6/c • tel. 040.3498276), sulla App gratuita della Contrada e on line sui siti contrada.it e vivaticket.it.

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Scheduled Arte e spettacolo Trieste

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