– Raccogliamo in ufficio in un apposito contenitore le cartucce di stampanti e fotocopiatrici e consegnamole al fornitore che provvederà a rigenerarle. I componenti chimici delle cartucce sono molto inquinanti.
– Usiamo penne in plastica riciclata. Con una bottiglia di Pet (classica bottiglia in polietilene dell’acqua minerale) si produce una penna.
– Sostituiamo i pennarelli con matite colorate. I processi di lavorazione di alcuni coloranti possono emettere sostanze tossiche.
– Attuiamo oltre che in casa anche in ufficio la raccolta differenziata: carta, vetro, plastica, organico. Le bottiglie di vetro non riciclate ma finite nelle discariche ci restano anche per 1.000 anni, quelle di plastica 450.
– Sostituiamo in ufficio i bicchieri usa e getta della macchina del caffè con una tazza portata da casa. In una azienda di 100 dipendenti si risparmierebbero 45 mila bicchierini all’anno pari ad un quintale di plastica.
– Per la corrispondenza interna riutilizziamo il più possibile le buste applicando un adesivo sopra il destinatario precedente. Mediamente un impiegato italiano butta via 15 chili di carta all’anno.
– Facciamo sempre le fotocopie sui due lati del foglio. Se mille impiegati riutilizzassero due fogli al giorno risparmierebbero l’equivalente di 5,2 tonnellate di petrolio.
– Usiamo il più possibile come blocco note i fogli che sono già stampati o fotocopiati da un lato. Riutilizzeremo almeno un chilo di carta alla settimana per la cui produzione, in Italia, occorre l’equivalente di 1,4 chili di petrolio.
– Applichiamo sulla prima pagina dei fax apposite etichette con l’intestazione della ditta. Risparmieremo un foglio. Per ogni tonnellata di carta da ufficio riutilizzata risparmieremo quasi 1.400 chili di petrolio.
– Utilizziamo più possibile la posta elettronica anziché fogli, buste e francobolli. Salveremo almeno 2 alberi al giorno, risparmieremo l’energia che serve per produrre la carta e il carburante per trasportarla.
– Evidenziamo le scritte con i pennarelli ad acqua ed eliminiamo quelli indelebili. Contengono toluene, xilene, etanolo, tutti solventi dannosi per l’atmosfera.