Don’t forget to fly

Presentato allo storico Caffè degli Specchi di Trieste nella più grande piazza d’Italia affacciata sul mare, il nuovo Album Don’t forget to fly di Remo Anzovino.

Alla presenza del suo nutrito gruppo di fan, degli avventori increduli di questo dono e dei passanti ignari di quanto stava per accadere, il Maestro Remo Anzovino ha suonato alcuni pezzi del suo ultimo lavoro uscito il dodici maggio.

Il viaggio onirico  viene reso materico  attraverso la composizione sonora che permette di visualizzare un bisogno antico quanto presente. L’uomo da sempre ha desiderato di afferrare la possibilità del volo visto  non solamente come una mera capacità meccanica ma anche filosofica, di pensiero e di sogno. Attraverso l’ascolto del suo ultimo lavoro, Remo Anzovino permette proprio la possibilità di concederci un volo magistrale attraverso il tempo e lo spazio.

La musica che tanto gli è stata compagna ed amica, anche stavolta gli ha reso la melodia che conquista.

In questo album, ultimo dei suoi lavori dopo gli ultimi successi di accompagnamento musicale a documentari e film di grande spessore artistico, riusciamo a ritrovare lo spazio privato del pensiero leggero, quello che ci conduce al luogo perfetto.

Il risultato è dato sicuramente dalla talento artistico sviluppato fin dalla giovane età, ma anche da una passione che porta alla ricerca ed all’utilizzo di materiali di grande qualità. Dalla scelta del pianoforte, al luogo di registrazione, alla grafica della copertina e soprattutto da chi fin dall’inizio del suo lancio sul mercato ha creduto in lui accompagnandolo con professionalità al successo.

Remo Anzovino ieri ha incantato Piazza Unità d’Italia a Trieste, ma è reduce da successi internazionali e sono in molti ad attendere il suo prossimo concerto.

Laura Poretti Rizman

In foto: la cover del nuovo disco “Don’t forget to fly” – photocredit Paolo Grasso

 

REMO ANZOVINO 

“DON’T FORGET TO FLY” È IL NUOVO ALBUM USCITO IL 12 MAGGIO

Presentato AL CAFFÈ DEGLI SPECCHI, ASSIEME A GIUSEPPE FAGGIOTTO

Nel mondo del sogno non si vola perché si hanno ali, ci si crede ali perché si è volato.

Gaston Bachelard, Psicanalisi dell’aria, Red Edizioni, 2007.

IL BISOGNO DI VOLARE DIVENTA SUONO E IL PIANO RAGGIUNGE LA FORZA DI UN’ORCHESTRA

 

 

 

Un vero e proprio viaggio onirico che traduce in puro suono la necessità di sognare. Dopo il Nastro D’argento 2019 e sei anni dopo il suo ultimo disco, Anzovino torna con il primo album piano solo della sua carriera.

 

 

Anteprima tour:

20 maggio – Piano City Milano – Giardino BIM Bicocca

 

Instore Tour

15 maggio Torino – Circolo dei Lettori ore 21 

16 maggio Verona – Feltrinelli via Quattro Spade ore 18

17 maggio San Quirino (Pordenone) – Centro Culturale ore 21

18 maggio Firenze – Feltrinelli Red Piazza della Repubblica ore 18

19 maggio Udine – Cinema visionario ore 19,30

22 maggio Roma – Feltrinelli via Appia ore 18

25 maggio Milano – Feltrinelli Piazza Duomo ore 18,30

27 maggio Rimini Cinema Fulgor ore 18,00

28 maggio Trieste Caffé degli Specchi ore 18:00

31 maggio Napoli Zurzulo Teatro Live ore 19:30

Un viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte, un’esplorazione onirica del volo e del pianeta dell’aria in cui l’ascoltatore è chiamato a vivere la seconda vita di Icaro. Una nuova occasione in cui le ali non vengono bruciate dal sole, ma sorprendentemente portano chi le indossa sempre più in alto. È “Don’t Forget to Fly”, il nuovo disco di Remo Anzovino – il sesto di studio – uscito il 12 maggio e  presentato a Trieste , domenica 28 maggio, al Caffè degli Specchi alle ore 18:00. Distribuito da Believe, è il primo completamente piano solo della sua carriera e da due settimane è stabile all’interno della classifica dei dischi più venduti in Italia, al 62esimo posto nella classifica generale e al primo posto come album strumentale.

L’album è una metafora che traduce in puro suono il bisogno degli esseri umani di volare, le immagini dinamiche di un sogno che si rivela poco alla volta come un potente mezzo di interpretazione della realtà. Un atteso ritorno sei anni dopo il fortunato album “Nocturne”, arrivato a 18 milioni di streaming solo su Spotify. La presentazione a Trieste, prevederà un dialogo tra Anzovino e il maestro pasticciere cioccolatiere Giuseppe Faggiotto, alcuni brani del disco suonati dal vivo e il firmacopie finale.

Compositore, pianista, performer, avvocato penalista, Anzovino ha almeno 4 vite e forse più, posizionandosi tra i più originali ed eclettici interpreti del nostro tempo. Protagonista di progetti al confine tra musica e cinema, celebrato con il Nastro D’Argento 2019 Musica dell’Arte per le sue colonne sonore, ha collezionato oltre 24 milioni di streaming in 180 Paesi nel mondo solo su Spotify.

Ha suonato sui più prestigiosi palcoscenici nazionali e internazionali: dall’International Jazz Festival di Ankara al London Jazz Festival, passando per il The Cutting Room a New York; dall’Arena di Verona e Caracalla con i 2Cellos al Castello Sforzesco di Milano fino alla più recente tournée in Giappone di febbraiodove si è esibito alla Bulgari Tower e all’Auditorium Agnelli di Tokyo fino al Live Spot Rag di Kyoto. Come avvocato – confessa – lavoro con le parole. Nella musica, al contrario, uso esclusivamente i suoni per suggerire immagini e lasciare libero l’ascoltare di scoprire quelle del proprio film.

“Don’t Forget to Fly” è un vero e proprio concept album, nato come atto d’amore per il pianoforte, pensato e composto nella dimensione di un sogno. Il titolo rivela già molto: non dimenticare di volare è un promemoria e un invito, nato da una frase appuntata sul taccuino dall’autore.

L’uomo è progettato per volarenon deve soffocare i propri desideri. Viviamo in un momento storico in cui siamo bombardati dalle immagini. Con questo disco chiedo a chi ascolta di produrle invece di subirle, tornando a essere protagonisti della propria immaginazione.

Il disco è una moderna suite in 12 movimenti: un vero e proprio viaggio onirico dove ogni brano è collegato al precedente e si connette al successivo.

Chi ascolta è chiamato a vivere la seconda vita di Icarouna sorprendente ascesa che non prevede caduta, perché nella dimensione del sogno si è lontani dal fallimento e distanti dalla quotidianità, che spetta a noi interpretare quando gli occhi si aprono.

Se la musica di Anzovino si è da sempre caratterizzata per il forte elemento visivo, non fa eccezione “Don’t Forget to Fly” che si contraddistingue per leggerezza e luminosità.

Come un moderno sciamano, il compositore ci accompagna in uno strabiliante mondo delle meraviglie in cui si nuota nell’aria (Air Summer), si scopre che il cielo è un immenso prato di fiori (Sky Flowers) e ci si stende a riposare su un’amaca posizionata tra due nuvole (Between Two Clouds).

Il piano solo acquista la forza di un’orchestra e ci fa sentire con una raffinata sincope la pulsazione del cuore e il desiderio che prevale sulla paura (The Second Life Of Icarus), descrive attraverso una struggente ballata mediterranea la luce transitoria della luna, prima che svanisca nel giorno, (Morning Moon), annulla la forza di gravità permettendoci di volare ad alta quota (No Gravity) si scatena nello strepitoso tango di un equilibrista (On a Tightrope), danza sulla coreografia di uno stormo di uccelli (Dance of Birds), è la voce di una foresta di alberi che adornano il cielo (Celestial Trees)..

L’accordo in controtempo alla fine del sontuoso valzer che conclude l’album – la title track  Don’t Forget To Fly – definisce il momento in si aprono gli occhi e ci si sveglia dal sogno.

Anzovino si diverte a esplorare ogni possibilità del suo piano, un grand coda concerto Steinway&Sons della collezione Bussotti&Fabbrini di Firenze, senza ricorrere ad alcun overdub. Il risultato è un suono pianistico naturale, di una bellezza senza artifici. Unisce la raffinatezza armonica all’originalità delle melodie e dosa riferimenti colti e popolari, dando vita a un’interpretazione di grande classe e dinamicità.

Il disco è stato registrato, mixato e masterizzato dal grande fonico Stefano Amerio (oltre 100 dischi con ECM) al Teatro di Fiesole, luogo scelto non solo per la sua acustica straordinaria ma anche perché in quegli stessi luoghi – narra la leggenda – Leonardo Da Vinci ha effettuato le sue prove di volo, incarnando egli stesso la Seconda Vita di Icaro.

TRACKLIST

  1. The Second Life of Icarus
  2. Morning Moon
  3. Air Swimmer
  4. Sky Flowers
  5. Dance of Birds
  6. On a Tightrope
  7. Between Two Clouds
  8. No Gravity
  9. Like an Angel
  10. Celestial Trees
  11. Embrace of the Sun
  12. Don’t Forget to Fly

BIOGRAFIA

Con oltre 23 milioni di stream su Spotify in 180 paesi nel mondo e il Nastro D’Argento nel 2019 per le sue colonne sonore, Remo Anzovino è uno dei più originali e influenti compositori e pianisti contemporanei ed è uno degli autori di spicco della grande tradizione italiana nella musica da film.

Nato a Pordenone nel 1976 da genitori napoletani, scrive musica da quando aveva 11 anni.

Ha pubblicato 18 dischi tra album di studio e colonne sonore, ed è autore della celebre 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), scelta dalla Fondazione Vajont quale musica ufficiale in ricordo delle vittime.  Nel 2020 l’Unesco ha scelto due sue musiche (Igloo e Tempo Tempesta) per la campagna #NoiSiamoOceano. Nel 2023 la Croce Rossa Italiana accompagna le immagini del documentario “Respiro di Inverno”, dedicato all’Ucraina, con la sua colonna sonora.

Come compositore, ha strettamente legato il suo nome al cinema firmando le colonne sonore di prestigiosi documentari: da “Ritratto di Regina” a “Pasolini Maestro Corsaro”, passando per le colonne sonore dei cinque film realizzati per la serie “La Grande Arte al Cinema” (Vincent Van Gogh, Frida Kahlo, Picasso, Monet e Gauguin) che gli sono valsi il Nastro D’Argento nel 2019 e la pubblicazione di un box set celebrativo intitolato “Art Film Music” uscito in tutto il mondo per Sony Classical.

Ha composto e diretto la colonna sonora originale del film Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione, regia di Giovanni Troilo (Sky/Quoiat/Nexo digital) dal 15 maggio al cinema.

Numerose e trasversali le collaborazioni artistiche: Franz Di Cioccio PFM, Lo Stato Sociale, Giuliano Sangiorgi, Roy Paci, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri, Gino Paoli, Dargen D’Amico, Simone Cristicchi, Enzo Gragnaniello, Davide Toffolo, Flavio Boltro, Francesco Bearzatti, Enzo Pietropaoli e Gabriele Mirabassi.

Parallelamente al percorso discografico ha sviluppato un’intensa carriera concertistica in Italia e in tutto il mondo: tre date a Tokyo a marzo di quest’anno, nel 2021 l’International Jazz Festival di Ankara, nel 2018 il prestigioso London Jazz Festival. E ancora: l’Arena di Verona e Caracalla con i 2Cellos, il Palazzo Reale di Napoli, Castello Sforzesco di Milano, il Teatro Romano di Fiesole e i Laghi di Fusine per il No Borders Music Festival. Sin dal 2012 le edizioni musicali Volontè & Co. di Milano pubblicano i volumi di spartiti della sua musica.

Le sue musiche sono utilizzate da importanti brand commerciali per le proprie campagne pubblicitarie (Alitalia, Bulgari) e da celebri trasmissioni televisive (Ulisse di Alberto Angela, Otto e Mezzo, I Dieci Comandamenti, Ballarò).

È un brillante avvocato penalista, laureatosi 24enne con lode all’Università di Bologna in Diritto Penale, ha patrocinato centinaia di processi distinguendosi per rigore e indipendenza

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