Favola 🗓

FAVOLA
testo di Fabrizio Sinisi
ideazione, regia, scene, costumi Giorgia Cerruti
con Giorgia Cerruti e Davide Giglio
assistente alla regia Raffaella Tomellini
disegno luci, elaborazione scenotecnica Lucio Diana
aiuto regia video, fotografia, montaggio Giulio Cavallini
musiche, sound design, fonica Guglielmo Diana
tecnico di compagnia Marco Ferrero
responsabile organizzativo Angelo Pastore
segretaria di compagnia Emanuela Faiazza
Uno spettacolo di Piccola Compagnia della Magnolia, in coproduzione con TPE/Fondazione Teatro Piemonte Europa, CTB/Centro Teatrale Bresciano, Teatro della Città/Catania, Gli Scarti-Centro di Produzione/La Spezia, con il sostegno di TAP/Torino Arti Performative, con il supporto in residenza di Sardegna Teatro, Dracma Centro Residenze (RC), Claps Circuito Lombardo (BS)

 

 

Si entra in sala e un’attrice è già posizionata su di una poltrona, sul palcoscenico. Sorride, saluta con un cenno, poi si addormenta. Il pavimento sembra strisciato ma scopriremo dopo che appartiene ad una scenografia silvestre e quelle che sembrano strisciate, altro non sono che forme di foglie. Il raggio d’azione recitativa è delineato da  linee bianche, quasi fosse un campo da gioco. Un pò discostata, una carrozzella contenente un video, è posizionata sopra un’altra area delimitata, ma molto più piccola.

Se aprissi gli occhi

Il muro è bianco, ma vi è appeso un orologio funzionante segnante il tempo che scorre, aggiornato al momento vivente. Sul muro saranno proiettati dei video, lo spettatore lo scoprirà in seguito, ma già lo immagina.

Questo di per sè, potrebbe bastare a definire un’installazione, ma lo spettacolo deve ancora iniziare.

Non c’è nessuno

Lo spettacolo è formato da sogni. L’ingresso di un uomo nella vita di una donna, scatena un concatenarsi di sogni, tutti dolorosi.

Ho imparato che per sognare devi avere gli occhi chiusi

I sogni si rincorrono nel tempo, quasi a delineare delle reincarnazioni continue, ma alla fine il dolore per la perdita dell’innocenza bambina è sempre presente. Quale in fondo, allora è la vita che le appartiene? Una domanda di diritto, come ovvia la risposta: sono tutte una. Ma la domanda reale, in fondo è la seguente: Siamo davvero tutte una?

Una Favola che affronta il dolore affrontato dal genere femminile nel corso dei secoli mentre la donna nel suo ruolo subisce sempre.

Il dolore delle donne che a volte lacera il cuore ritrovando a frantumi il cuore come fosse un vaso di cristallo scagliato al suolo.

Perchè il cristallo è prezioso e fragile allo stesso tempo, e può contenere bellezza come un mazzo di fiori recisi che pulsano dolore essi stessi, ma in egual modo può divenire tagliente e mortale.

Uno spettacolo, testo di Fabrizio Sinisi eideazione, regia, scene, costumi di Giorgia Cerrutiquello, che ricorda moltissimo le installazioni di arti miste presentate alle ultime Biennali di Venezia, ma che aggiunge alla completezza dell’opera di oltre un’ora, una forza e una dinamica che strazia il cuore e scuote gli animi. Forse per questo motivo gli artisti sul palcoscenico Giorgia Cerruti e Davide Giglio, aspettano il pubblico all’uscita, per salutare personalmente con un sorriso, ma forse in pochi comprenderanno il vero significato di inserimento nelle dinamiche di vita che purtroppo non ci hanno ancora abbondanato, della Favola appena rappresentata.

Un saluto dunque tra attori, putroppo, ancora in scena nonostante lo scorrere dei secoli in questa macabra rappresentazione di poco rispetto verso il femminile nostro.

 

Laura Poretti Rizman

Ph_IvanNocera, foto fornita da Teatro Stabile del FVG

“Dedicato a Pier Paolo Pasolini al cui “Calderon” si richiama liberamente il soggetto, arriva alla Sala Bartoli il 17 e 18 febbraio “Favola” su drammaturgia di Fabrizio Sinisi, regia di Giorgia Cerruti che ne è anche interprete con Davide Giglio. Lo spettacolo è ospite della stagione del Teatro Stabile regionale”.

Alla Sala Bartoli il 17 e 18 febbraio va in scena “Favola” scritto da uno dei più interessati drammaturghi del panorama contemporaneo – Fabrizio Sinisi – e portato in scena attraverso l’affascinante linguaggio della Piccola Compagnia della Magnolia, ospite della stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

FAVOLA è il primo spettacolo del “Progetto Vulnerabili”, una trilogia a cura di Piccola Compagnia della Magnolia che vede lavorare insieme Fabrizio Sinisi alla drammaturgia e Giorgia Cerruti alla regia e in scena con Davide Giglio.
Il progetto si sviluppa attraverso un triennio e indaga il tema dell’umana vulnerabilità rispetto ai ricordi, all’ingiustizia, alle apparenze.

Scritto nel 2020, FAVOLA viene definito dai suoi autori come “tragedia da camera contemporanea”, una storia che vede una coppia, G. e D., chiusa in una stanza.

Sul palco – luogo del reale – i protagonisti ripercorrono ogni giorno le favole del proprio dolore, i racconti di ciò che li ha segnati, nell’arco esistenziale che sta tra il reale e il rimosso, tra il sonno e la veglia.
Il soggetto è un libero richiamo al “Calderòn” di Pier Paolo Pasolini, cui lo spettacolo è infatti idealmente dedicato. Il ponte di accesso a questa via oscura è un grande schermo che invade lo spazio: siamo dentro al cranio di G., il luogo della trasformazione, il setaccio della memoria di sequenze perdute.

La donna inscena tre racconti, tre sogni, ognuno dei quali si verifica in un diverso momento della storia umana: a Londra nel 1617, a Parigi nel 1793, nella contea di Boone nel 1856. In ogni episodio la coppia è protagonista di una violenza, una sopraffazione dell’uomo sulla donna, del potente sull’inerme. Ogni trasformazione è un punto di snodo della modernità occidentale, un momento chiave per capire la contraddittoria identità del presente. Ma ogni sogno è anche un enigma attraverso cui si nasconde la ferita della donna, che attraverso questi racconti prova a toccare il trauma del suo passato: una figlia, nata dall’amore della coppia, di cui fin dall’inizio viene annunciata la presenza, ma che misteriosamente non si vede mai.
“Favola” restituisce l’attraversamento di territori a cavallo tra realtà e immaginazione, tra pubblico e privato, attraverso l’osmosi tra i linguaggi del teatro e del video.

Fabrizio Sinisi ha scritto questo testo visionario, poetico e politico insieme a partire da elementi biografici di Giorgia Cerruti e Davide Giglio: una danza a due, un rito laico attraverso cui una giovane coppia, nello specchio della propria relazione, mette radicalmente in discussione la giustizia della società attuale.

Piccola Compagnia della Magnolia è un’affermata compagnia di teatro contemporaneo nata nel 2004 a Torino, un gruppo di ricerca indipendente riconosciuto per l’identità artistica potente e appartata. L’ensemble, fondato da Davide Giglio – attore – e Giorgia Cerruti – direttrice artistica, attrice e regista degli spettacoli, fonda la sua ricerca sull’attore e compie una rigorosa e appassionata indagine a cavallo tra codici teatrali e ricerca, riappropriandosi dei classici o sperimentando negli ultimi lavori scritture originali e drammaturgie contemporanee. Le creazioni evidenziano una amalgama di linguaggi frutto di una bottega artigianale che riunisce regista, attori, drammaturgo, videomaker, sound-designer, scenografo. La Compagnia ha portato i propri lavori in Italia, Francia, Svizzera, Ungheria, Macedonia, Polonia, Russia. Accanto al lavoro di creazione, la Compagnia si occupa di pedagogia teatrale, conducendo laboratori per attori in Italia e in Europa e organizzando campus di alta formazione con maestri della scena internazionale.

Lo spettacolo va in scena il 17 e 18 febbraio rispettivamente alle ore 19.30 e alle 21 alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti. I posti disponibili si acquistano alla Biglietteria del Politeama Rossetti, negli altri punti vendita e circuiti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia o tramite il sito del Teatro www.ilrossetti.it. Informazioni allo 040.3593511

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Scheduled Arte e spettacolo Trieste

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