I am not a penguin

 

“I’m not a pinguin” è il titolo dello spettacolo teatrale che John Peter Sloan ha ideato insieme ad Antonio De Luca.

La frase con la quale esordisce l’attore risulta incomprensibile fino alla fine dello spettacolo, quello che invece è percepibile fin dall’inizio è l’interesse di un pubblico che arriva fin da oltre la frontiera italiana e i limiti del territorio cittadino. Lingue diverse si intrecciano in platea all’apertura del sipario dove una coreografia scarna ci fa capire subito che “the one man show” che ci aspetta dovrà catturare tutta la nostra attenzione.

Non delude Sloan con la sua simpatia nel raccontarci aneddoti che viviamo sulla nostra pelle, usando un’ironia spiccata nel confronto tra gli usi e i costumi dei vari popoli,  tra maschile e femminile, tra gestualità e comportamenti, alternando affermazioni in lingua inglese, per poi ripetere il concetto traducendo in lingua italiana. Un modo eccezionale per insegnare, quello di usare il divertimento, che Sloan ha abbracciato fino a render di questo suo dono, una dimostrazione evidente di come è facile farsi capire attraverso il sorriso.

 

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©Laura Poretti Rizman

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foto fornita da La Contrada
foto fornita da La Contrada

La Contrada presenta “JOHN PETER SLOAN in I am not a penguin” di John Peter Sloan e Antonio De Luca.
Giovedì 24 gennaio alle 20.30 debutta sul palcoscenico del Teatro Orazio Bobbio John Peter Sloan con “I am not a penguin”, uno spettacolo di John Peter Sloan e Antonio De Luca.
La sobrietà e l’essenzialità degli inglesi si condensano visivamente già sul palco per “I am not a penguin”, tipico ‘stand-up comedy’ all’inglese. Bastano pochi elementi scenografici, un microfono e John Peter Sloan. Il comico inglese parte da sé in questo nuovo viaggio teatrale, con un percorso biografico aperto a digressioni ed esempi che divertono il pubblico italiano con i ritmi tipici della comicità squisitamente d’oltremanica
Ed eccoci a Birmingham, pronti a conoscere una famiglia di modeste condizioni economiche per la quale anche un cassetto dei calzini può trasformarsi in una culla e per la quale gli ansimi di un nonno scandiscono il passare del tempo. Ma ci sono anche i pub con le immancabili risse, o il periodo Tatcheriano e la sua crisi. Uno scorcio d’Inghilterra che si apre alla scoperta dell’Italia, paese adottivo, con la sua gente e la sua cultura. Un viaggio lungo una vita che passa attraverso tutte le sue forme e che ironicamente spazia dalle donne al linguaggio, mettendo in luce l’energia di un popolo e i suoi pregiudizi. Non sarà quindi difficile scoprire delle affinità con gli abitanti di Birmingham o una visione nuova degli italiani così come può dipingerla un affezionato ed attento osservatore come Sloan
Mentre i precedenti spettacoli (Culture Shock, Full Moon, Instant English) prendevano di mira le differenze culturali tra Inghilterra e Italia, disegnando situazioni comiche partendo ad esempio dall’osservazione dei luoghi comuni, “I am not a penguin” sviluppa una visione più ampia e più complessa, in cui il racconto di un percorso biografico riesce a spiazzare lo spettatore, attraverso l’ironia e l’adattamento di alcuni grandi canoni della comicità anglosassone al gusto di un pubblico italiano.
Lo spettacolo è in buona parte in italiano e non crea alcun problema di comprensione a chi non conosce bene l’inglese.
Nato a Birmingham, John Peter Sloan, è un autore comico, attore, cantautore e insegnante. Dopo aver viaggiato per più di 15 anni in Europa come cantante frontman del gruppo rock Inglese “The Max”, John inizia a insegnare l’inglese nel paese che ha sempre amato, l’Italia.
Deluso dai noiosi ed inefficaci corsi che trova in giro, decide di creare una nuovo modo di insegnare l’inglese: divertendosi. Le sue lezioni sono veri e propri mini-spettacoli e diventano in breve tempo così popolari che finiscono per diventare un vero e proprio spettacolo, “Culture Shock!”, approdato anche sul palcoscenico di Zelig, il tempio della comicità di Milano. A seguire altri spettacoli live come  “Full moon”, “Caveman” e “Instant English (the show)”, oltre che l’incredibile successo dei suoi libri e del corso multimediale “Speak now”, distribuito in due milioni di copie.
Anche i suoi spettacoli teatrali, come i suoi libri, hanno un contenuto didattico, ma sono perfettamente fruibili e divertenti anche per chi non ha una conoscenza della lingua inglese avanzata. È questa la sua caratteristica principale: scrivere, raccontare storie, interpretare sketches e monologhi permettendo al pubblico di accostarsi, persino per la prima volta, all’inglese, demolendo definitivamente il pregiudizio per cui scoprire, capire o approfondire una lingua straniera possa essere noioso. Il coinvolgimento, il ritmo, l’energia e l’ironia che John esprime sul palco fanno sì che il pubblico si accorga che divertirsi e imparare qualcosa è possibile, nello stesso momento e nello stesso luogo.
Nella stagione televisiva in corso è presente nel cast di “Zelig” in prima serata su Canale 5  ed è inoltre spesso ospite a “Quelli che il calcio…” su Rai 2 la domenica pomeriggio.
Terzo spettacolo fuori abbonamento della Stagione 2012/2013 della Contrada, “I am not a penguin” debutta giovedì 24 gennaio alle 20.30. Ingresso intero 20 € (primo settore) / 18 € (secondo settore); ridotto (sopra i 60 anni, sotto i 26 e abbonati della Stagione di Prosa della Contrada) 18 € (primo settore) / 16 € (secondo settore); gruppi (min. 8 persone) 14 €. Parcheggio gratuito alla Fiera di Trieste (ingresso principale in P.le De Gasperi).
Prevendita dei biglietti presso la biglietteria del Teatro Bobbio o al TicketPoint di Corso Italia 6/C. Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (www.vivaticket.it).
Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; contrada@contrada.it; www.contrada.it.

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