I vicini

Leggero, scorrevole, pulito: così si presenta lo spettacolo che racconta la storia di due coppie vicine di casa, in un luogo dove vive il fantasma di una donna. Perfetti gli interpreti per questa messa in scena così inusuale ma estremamente piacevole.
Nello scorrere del racconto, notiamo come lo scorrere della vita muta le persone e con esse il rapporto di coppia.
All’inizio la coppia funziona perchè uno dei due cede parte della sua personalità per acconsentire all’altro il benessere; nel corso della loro vita vengono a tratti influenzati dai comportamenti esterni e mutando atteggiamento, perdono la vicinanza con il compagno.
Vivono di consenguenza un lungo periodo di silenzio e di realizzazione personale, lontana dalla condivisione, per ritrovarsi vicini a sconosciuti.
Faticano nell’imporsi di ritornare ad amare quell’uomo e si continua a porre l’accento sul sentimento femminile, in quanto sia il meno egoistico e quindi quello destinato a soffrire maggiormente.
Anche il fantasma è donna, e la sua apparizione spaventa ma in realtà vuole solo evitare la guerra. Lei, la vecchia donna morta, vuole solo raccontare la sua storia di guerra reale, ma soprattutto vuole aiutare i giovani a non ripetere gli stessi errori.
Un intento fallito, perchè si sa, la guerra non è soltanto quella militare, ma troppo spesso è quella psicologica che molte coppie si trovano a dover affrontare.
Toni grigi neutro alle pareti e grandi giochi di luce e ombre, accendono le scene e le spengono lasciando spazi di buio e di silenzio, a render più efficace il senso dello scorrere della vita e dei ricordi lampo di certe situazioni.
L’analisi della paura, la condivisione dolce del rapporto femminile, la lotta violenta puramente maschile, sono esternate continuamente.
Di gran forza l’affermazione maschile sull’importanza dei ruoli, ma proprio nel momento che la forza si esprime definendo marcati confini, i rapporti smettono di esistere nella loro pienezza.
Aspettando che la guerra finisca, di qualsiasi guerra si tratti,  in fondo cambiamo tutti non ritrovando più le persone accanto per come pensavamo ricordare che fossero.
©Laura Poretti Rizman
I VICINI, di Fausto Paravidino, © TUTTI I DIRITTI RISERVATI ©, foto fornita da Il Rossetti
I VICINI, di Fausto Paravidino, © TUTTI I DIRITTI RISERVATI ©, foto fornita da Il Rossetti
“Drammaturgia contemporanea di alto profilo al Politeama Rossetti da venerdì 6 a domenica 8 marzo. Andrà in scena infatti I vicini spettacolo scritto e diretto da Fausto Paravidino, uno degli autori italiani più accreditati anche sul piano internazionale. Lo spettacolo è ospite del cartellone Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

«È un incubo, ma finisce bene. Parla di paura, della paura dei vicini e di un fantasma…» A Fausto Paravidino – uno degli autori del panorama italiano più accreditati e amati, anche a livello internazionale (nel 2011 ha diretto un proprio testo alla Comedie Française di Parigi, una delle istituzioni più prestigiose d’Europa) – sono sufficienti poche parole per introdurci nel suo nuovo lavoro, I vicini, di cui è anche regista e uno dei protagonisti.

La pièce, che si incentra appunto sulla paura – in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui improvvisamente tutto sembra poterci minacciare – sta incontrando ovunque il favore del pubblico e della critica.
I vicini di Fausto Paravidino, sarà in scena al Politeama Rossetti da venerdì 6 a domenica 8 marzo, ospite del cartellone Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
«Lui sente dei rumori provenire dal pianerottolo – racconta Paravidino – (…) Quando Greta torna a casa glielo dice, mentre lei non c’era lui ha visto i vicini. Com’erano? Lui non sa dire, vedere non è capire, però ne ha paura. Perché? E chi lo sa, se sapessimo esattamente di cosa abbiamo paura, probabilmente paura non ne avremmo. Lui ha paura dei vicini… E Greta? Greta no. Anzi, non vede l’ora di farne la conoscenza, lei ha paura della vecchia. Che vecchia? La vecchia che vede di notte. La vicina che c’era prima che arrivassero i nuovi vicini. È un sogno? No. È un fantasma? (…) Lui, come la maggior parte delle persone che non li vedono, non crede ai fantasmi, Greta, come la maggior parte delle persone che li vedono, sì, un po’ ci crede. I vicini, ovvero Chiara e suo marito, non sembrano affatto pericolosi. Una sera si incontrano persino, tutti e quattro. Quella sera succedono cose strane, però non spiacevoli, bene. Solo che la notte la vecchia ricompare (…)
Una pièce su noi stessi, sugli altri, su noi stessi e gli altri, sui vicini lontani, sulla guerra, su quello che è reale, su quello che è immaginato, su quello che è reale perché è immaginato. Un po’ come certi fantasmi, un po’ come certo teatro».
I vicini è scritto e diretto da Fausto Paravidino che ne è anche protagonista, nel ruolo di “Lui”. Iris Fusetti interpreta Greta, la sua compagna, Sara Putignano è Chiara, la nuova vicina, Savide Lorino è Mario, suo marito. Monica Samassa è la misteriosa Vecchia.
Le scene sono di Laura Benzi, i costumi sono di Sandra Cardini, le luci sono create da Lorenzo Carlucci e le musiche da Enrico Melozzi.
Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano.
Repliche da venerdì 6 a domenica 8 marzo; le prime due recite sono serali con inizio alle 20.30 e quella di domenica 8 marzo si tiene come di consueto la pomeridiana alle ore 16. I posti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line.
Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

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