Il Quartetto Arod al Teatro Verdi di Trieste

LUNEDì 10 FEBBRAIO ALLE 20.30 AL TEATRO VERDI DI TRIESTE PER LA SOCIETA’ DEI CONCERTI IL QUARTETTO AROD

Arod MarcoBorggreve, foto fornita da Daniela Sartogo per Società dei Concerti
Prima data in Italia per il Quartetto Arod lunedì 10 febbraio alle 20.30 al Teatro Verdi di Trieste per la Società dei Concerti. Il richiestissimo quartetto, dopo aver suonato negli Stati Uniti e diversi paesi europei, debutta in Italia proprio a Trieste e il giorno dopo suonerà a Trento per ripartire subito in direzione Norvegia, Israele, ancora Stati Uniti e Canada in un fitto calendario di concerti che impegnerà i musicisti fino a giugno. Fondato nel 2013, il Quartetto Arod, formato dai francesi Jordan Victoria, Samy Rachid, Corentin Apparailly, e dal violinista di origini vietnamite, Alexandre Vu, ha attirato l’attenzione del panorama musicale internazionale nel 2016 con l’assegnazione del Primo Premio al Concorso Musicale Internazionale “ARD” di Monaco, dopo aver già vinto il Primo Premio al Concorso Musicale Internazionale “Carl Nielsen” di Copenaghen nel 2015 e al Concorso Europeo “FNAPEC” a Parigi nel 2014. Designato come “BBC New Generation Artist” per le stagioni dal 2017 al 2019 ed “ECHO Rising Star” per la stagione 2018/2019, si è già esibito nelle più grandi sale da concerto del mondo. Il Quartetto Arod registra per l’etichetta Erato Warner Classics. Il suo primo disco Mendelssohn è stato rilasciato nell’autunno del 2017 mentre il disco dedicato alla figura di Mathilde Zemlinsky e con la partecipazione della soprano Elsa Dreisig (Schoenberg, Zemlinsky, Webern), è uscito di recente nell’autunno del 2019. Gli interpreti si confrontano qui per la Società dei Concerti Trieste con tre capolavori del repertorio per quartetto d’archi: il Quartetto op. 76 n. 5 di Joseph Haydn, scritto per il conte ungherese Erdödy, opera della maturità, che sorprende per libertà formale, lirismo intimo ed esuberanza; il Quartetto n. 4 di Béla Bartók, con la sua trascinante vitalità sonora e l’esplorazione non convenzionale di tutte le possibilità espressive e tecniche degli strumenti ad arco; ed infine il celeberrimo Quartetto op. 59 n. 1 di Ludwig van Beethoven ( a ben rappresentare l’anniversario del 2020, i 250 anni dalla nascita ) primo dei tre “Quartetti russi”, dedicati al conte Razumowski. Prima del concerto, alle 19.30, al Caffè degli Specchi per il ciclo di eventi “La Società dei Concerti Incontra” appuntamento ad ingresso libero con il critico musicale Jacopo Toso che ha realizzato le note di sala di questo concerto e che presenterà le curiosità del programma proposto dal giovane quartetto d’archi; un’occasione per stare insieme e conoscere la musica.

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