Judith 🗓

A Trieste l’Ensemble Dialogos, per un tuffo musicale in un passato davvero lontano eppure straordinariamente moderno

La formazione, nota a livello internazionale, proporrà l’opera “Judith”, lavoro centrale del periodo rinascimentale croato

Se c’è dialogo non si è mai soli. Per uscire dal silenzio in cui sono stati costretti musica e spettacoli in questi anni di pandemia e ricominciare dalle origini, nella vita come nella musica, la Comunità Croata di Trieste propone agli appassionati di musica antica e canto un concerto di rilevanza internazionale. Protagonista l’Ensemble Dialogos, nome significativo ed emblematico per una formazione musicale che da anni conquista il mondo degli estimatori della musica colta rinascimentale, e non solo loro: ne ha scritto, elogiando la formazione, la critica di tutto il mondo, dal New York Times a Le Monde, da Le Figaro a Diapason e La Vanguardia. L’appuntamento è in programma sabato 29 gennaio alle 20, nella Chiesa Evangelica Luterana di Largo Panfili 1, e vedrà la celebre Ensemble presentare al pubblico un’opera centrale del periodo rinascimentale croato: Judith, una storia di seduzione e di vendetta. Il concerto è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su Ticketpoint (negli uffici di Corso Italia 6, oppure online).

Diretto da Katarina Livljanić, cantante e musicologa, professoressa alla Schola Cantorum di Basilea, l’Ensemble Dialogos esplora il nostro rapporto con le nostre radici musicali. Fondato a Parigi nel 1997, riunisce cantanti e strumentisti di origini e paesi diversi, per far rivivere le tradizioni musicali europee, dal Medioevo ai giorni nostri. Attraverso la ricerca di Katarina Livljanić, i programmi di Dialogos consentono al pubblico di tutto il mondo di (ri)scoprire repertori sconosciuti, con un particolare interesse per il mondo slavo meridionale. Il passato rinasce attraverso un linguaggio musicale basato su fonti medievali, orazioni, melodie tradizionali e polifonie. Profonda musicalità e allestimenti contemporanei rivelano la bellezza senza tempo di queste storie che hanno attraversato i secoli. L’Ensemble si è esibito in diversi paesi europei e nei più importanti festival di musica antica in Europa, negli Stati Uniti, in Canada, nell’Africa Settentrionale e in America Latina. Ha vinto anche numerosi premi internazionali per i suoi progetti ed esecuzioni, che uniscono le nuove esplorazioni musicologiche con le interpretazioni innovative, la dimensione teatrale e la musicalità espressiva.

Per la data triestina l’Ensemble Dialogos si presenterà composta dalla voce solista di Katarina Livljanić, con Albrecht Maurer (viella e voce) e Norbert Rodenkirchen (flauto e pìffero doppio). L’esecuzione si avvarrà dei soprattitoli in italiano, con la consulenza linguistica di Bratislav Lučin; la regia è affidata a Sanda Hržić.

Dialogos porterà in scena un lavoro cruciale per il periodo rinascimentale croato: Judith (Giuditta o Judita in croato), basata sul testo di Marko Marulić (1450), conosciuto anche come Marco Marulo, o Marcus Marulus Spalatensis (perché nato a Spalato), stampato a Venezia nel 1521. Si tratta di un poema che ha viaggiato nel tempo, tanto da guadagnarsi titoli diversi: tratto dal Libro di Giuditta, nel quale la ragazza ebrea, con il suo coraggio e la sua fede, salva la propria città natale. Il tema dell’opera è chiaramente ripreso dalla Bibbia, ma Marulić lo compone imitando lo stile dei poeti epici antichi, specialmente Virgilio, e la tradizione poetica illirica. In quest’opera è chiaro l’intento del poeta di proporre un parallelismo fra l’antica città biblica di Betulia (minacciata dagli Assiri) e la Spalato minacciata dagli Ottomani. Giuditta è oggi considerato il primo poema epico rinascimentale della letteratura croata.

Judith, nella versione musicata da Katarina Livljanić, è stata presentata con successo in prestigiosi palchi  e festival di tutto il mondo, dal Lincoln Center di New York al Boston Early Music Festival, fino all’Opera de Butxaca di Barcelona. “Ciò che fa sembrare “Judith” sorprendentemente moderna e metafisica è l’incorporazione da parte di Katarina Livljanić di altri testi del XVI secolo, che trattano di dialoghi interiori nei momenti culminanti della storia”, ha scritto il New York Times, lodando la purezza del suo canto, la narrazione urgente, lo sguardo penetrante e le mani espressive.

Per La Vanguardia la voce di Livljanić è “di grande fascino, con una straordinaria espressività”, mentre il Boston Globe ha lodato le capacità dell’artista, e studiosa, nel “reclutare e organizzare le reliquie di un passato davvero lontano in modo da creare un’opera in grado di affascinare gli ascoltatori moderni”.

Katarina Livljanić, direzione artistica ma anche “voce” del gruppo, sceneggiatrice e autrice della ricostruzione musicale, a capo dell’ensemble vocale Dialogos, si dedica in modo specifico ai canti medievali e al teatro liturgico. È docente ordinario di musica medievale all’Università La Sorbonne di Parigi, dove è anche direttrice aggiunta del programma master per l’esecuzione di musica medievale. La sua passione per questo genere musicale ha trasformato il suo impegno in autentico successo internazionale. Nel 1997 è stata relatore ospite e ha diretto l’ensemble vocale dell’Università di Harvard negli Stati Uniti. All’Università di Limerick in Irlanda, nel 1998 ha fondato il Dipartimento per l’esecuzione del canto gregoriano. Numerose università in Europa, negli Usa e in Canada la invitano regolarmente come docente e come artista residente. Livljanić pubblica articoli sulle riviste specializzate di tutto il mondo. Nel 2002 è stata ospite, come consigliere artistico, al Festival di musica antica a Utrecht, Olanda. Insieme a Benjamin Bagby (Sequentia) ha vinto il “Cornille Visiting Professorship” al Wellesley College (USA) per l’anno 2007 e numerosi premi prestigiosi le sono stati assegnati in Croazia, il suo Paese.

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