La Comunità croata di Trieste compie vent’anni

La “COMUNITA’ CROATA DI TRIESTE – HRVATSKA ZAJEDNICA U TRSTU” compie vent’anni di attività e li festeggia alla grande in un incontro tra amici. Rifondata a Trieste nel 1999 su iniziativa di un gruppo di cittadini triestini di origine croata con lo scopo di creare un ponte culturale tra la città di Trieste, la regione Friuli Venezia-Giulia e la Croazia.
“La Comunità croata di Trieste – dichiara Gian Carlo Damir Murkovic – è stata rifondata su nuove basi con la massima apertura nei confronti dei soggetti politici, economici e culturali del territorio, ed è cresciuta negli anni grazie alle collaborazioni e sinergie con istituzioni pubbliche e privati eminentemente culturali”. Anche per questo motivo ha scelto di mettere in risalto questa dimensione, premiando non se stessa ma “gli altri”. Il tutto in una cerimonia di alto profilo ad invito, con autorità italiane e croate, membri, sostenitori e collaboratori ma soprattutto tanti amici della Comunità, durante la quale sono stati consegnati gli Attestati di socio ad honorem a ben otto personaggi sia italiani che croati, veri protagonisti dell’incontro.
La serata ha avuto inizio con un gradito omaggio della cantante jazz istriana, Tamara Obrovac, accompagnata dal chitarrista Uros Rakovec nella libreria del Savoia Hotel di Trieste. Un nome noto in città perché partecipa da qualche anno, con grande successo ed il sostegno incondizionato della Comunità croata, a TriesteEstate presentando il melos della sua terra attraverso gli idiomi che la caratterizzano.
Una commistione che è sinonimo di ricchezza, come per la città di Trieste che nella sua “multiculturalità e plurilinguismo – ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Roberto Dipiazza all’inizio di serata – rappresentano un volano di crescita ed un valore aggiunto in una città che promuove la scienza, la letteratura, la portualità, le nuove frontiere della convivenza. La Comunità croata per tanto – ha aggiunto -, con la sua attività, avvicina le realtà, le mette al servizio delle nuove mete che insieme vogliamo raggiungere”.
A raccontare la vita comunitaria sono stati alcuni brevi video proiettati nel corso della serata con interviste a vari esponenti della Comunità croata, delle istituzioni italiane e croate che, oltre ad illustrare attività e progetti, hanno rimarcato l’ottimo livello di collaborazione raggiunto.
Il presidente Murkovic ha ricordato nel suo intervento introduttivo le prime iniziative mirate a dare visibilità ai croati triestini con il libro monografico “I Croati a Trieste”, edito nel 2007 e ormai esaurito, unitamente all’insegnamento della lingua croata per le giovani generazioni. La Regione Friuli Venezia Giulia nel 2017, “nel riconoscere la storica presenza sul territorio della comunità linguistica e culturale croata, ha stabilito espressamente di sostenere le iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza, alla tutela ed alla valorizzazione della lingua e cultura croate”.E infatti, la Comunità, che come da proprio statuto ha carattere apartitico e aconfessionale, si occupa principalmente di favorire e promuovere contatti a vari livelli con le istituzioni ed associazioni italiane e croate in vista dello sviluppo dei rapporti socio culturali tra i due popoli; promuovere in Italia ed in Croazia la conoscenza del reciproco patrimonio naturale, storico, culturale, artistico e religioso.
Molto importante, oltre all’organizzazione dei citati corsi di lingua e cultura croata, gli incontri letterari, mostre, spettacoli, conferenze, dibattiti, convegni e rassegne cinematografiche, viaggi ed escursioni culturali e quant’altro necessario a tali scopi. Nel corso degli anni la Comunità Croata di Trieste si è dimostrata una delle più attive associazioni presenti a Trieste ed ha promosso varie iniziative culturali con esponenti del mondo artistico, letterario ed accademico croato. Molti i personaggi che l’hanno supportata e che ha voluto accanto nella cerimonia del ventennale, da Giorgio Rossi, assessore alla cultura del Comune di Trieste che si spende oggi “per trasformare Trieste nella città del Sogno: quella della scienza, della letteratura, una città inclusiva che abbraccia le nuove sfide economiche e guarda con fiducia al futuro. Un uomo che parla col cuore e si dona al prossimo sempre pronto ad “imparare” ma anche ad indicare la via”, all’amica della Comunità, Serena Tonel, assessore alle attività economiche ed ai teatri.
Insieme a loro Laura Carlini Fanfogna, storica dell’arte, dal 2017 direttore dei Servizi dei Civici Musei e Biblioteche del Comune di Trieste. “Una fortuna averla a Trieste – è stato detto -, al nostro fianco negli eventi più importanti che ci hanno permesso di portare l’arte croata a Trieste con grande successo. Ha accettato con slancio la proposta di creare a Trieste un percorso sull’archeologia di un vasto territorio che comprende Giapidi, Histri e Liburni e coinvolge i musei di Trieste e della Croazia, della Slovenia e Bosnia ed Erzegovina, già iniziato ma che ci riserva ancora grandi sorprese”. E poi Stefano Bianchi curatore del Museo Teatrale Carlo Schmidl per essere stato “un riferimento importante ed un valido collaboratore che ha saputo cogliere la portata delle iniziative proposte, con slancio, autentico entusiasmo ed amicizia”.
Profonda riconoscenza è stata espressa a Nevenka Grdinić, Console Generale della Repubblica di Croazia a Trieste. La cui formazione umanistica ha reso ancora più importante la presenza del Consolato in città. “Quello con la nostra Comunità croata – è stato detto – è un rapporto privilegiato, innanzitutto per la cura che la Croazia fornisce ai croati che vivono fuori dai confini nazionali ma anche per identità e affinità soprattutto in campo culturale con le iniziative promosse dalla minoranza croata in FVG”.
Non soltanto, gli ottimi rapporti con la Croazia hanno portato ad una maggiore presenza di giovani croati in città. Un esempio: nel 2013 gli iscritti al Conservatorio Tartini provenienti alla Croazia erano 14, oggi sono 43. Alla serata, Sven Ipsa e Iva Bobanovic, hanno portato un saggio del livello raggiunto presentando due brevi intermezzi musicali per chitarra.
Tra i premiati anche Marijan Kravos preside dell’Istituto Comprensivo sloveno di San Giacomo dove ha messo a disposizione gli spazi per il doposcuola in lingua croata. “E’ una collaborazione che dura da ben 15 anni – scrive nella motivazione – con nostra somma soddisfazione. La gratitudine nei suoi confronti e della sua scuola è immensa”.
E non poteva mancare lo sport con Diego Modrušan, sportivo ma anche avvocato di Rovigno. Molo vicino alla Comunità croata. Diego Modrušan è un atleta di successo con una grande passione per la pallamano che pratica sin dal 1993. Ha giocato sia nelle squadre croate che in quelle italiane, vincendo per ben tre volte titoli nazionali. Due volte in una formazione della Croazia, e una in quella dell’Italia. Tra i suoi trofei una Coppa Italia, e la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi nel 2001 con la nazionale croata di pallamano. Presente in sala un altro sportivo, molto noto nel mondo della pallanuoto, Kristijan Milakovic, oggi impegnato con la squadra locale nel campionato italiano della massima serie.
A Miroslav Gašparović e Vesna Ledic direttore e responsabile dei progetti della grande istituzione museale di Zagabria – il MUO – impegnati altrove il riconoscimento verrà consegnato in altra occasione.
Vent’anni che rappresentano un traguardo ma anche una tappa, perché le cose più importanti, la Comunità croata, intende ancora realizzarle in futuro. I progetti già ci sono, numerosi, con l’aiuto di tutti. Alla serata tra le autorità presenti i rappresentanti del Ministero che si occupa che si occupa dei croati e della diaspora nel mondo, con a capo il sottosegretario Dario Magdic, della Fondazione culturale dei croati nel mondo, con a capo il direttore Ivan Tepes. La Console generale Grdinic, accompagnata dalle colleghe del Consolato Natasa Degiuli Kos e Gordana Simic, ha portato i saluti della Presidente di Croazia, Kolinda Grabar Kitarovic. Mentre è stata sottolineata la presenza di esponenti del mondo culturale ed economico italiano e croato e di tanti amici che hanno reso la serata una festa.
Rosanna Turcinovich Giuricin

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