La rondine al Rossetti

Non sapevo cosa aspettarmi da questa proposta teatrale, ma le ricerche effettuate in rete mi hanno condotta al trailer pubblicitario dello spettacolo il quale lo ha rivelato di notevole spessore.

Molto curiosa mi sono dunque recata alla sala Bartoli del Politeama Rossetti di Trieste per assistere alla prima de La Rondine. Il testo di Guillem Clua, uno degli autori contemporanei più innovativi e interessanti,  fa divenire il teatro denuncia e appello contro l’intolleranza di ogni genere.

Il futuro può essere migliore.

La storia inizia attraverso una lezione di canto. La base della lezione verte sull’importanza della respirazione anche e soprattutto come forma di autocontrollo e di meditazione. A volte però la calma non riusciamo a mantenerla, soprattutto se quello che vorremmo dire pesa tanto dentro il nostro cuore, attraverso una ferita che procura un dolore che non si placa.

Si racconta dell’intolleranza verso gli omosessuali, si parla di un’attentato e mentre il racconto di una madre ci rapisce, i teli si coprono di rosso sangue. Si parla di muri e di mancanza di volontà nel comprendere l’altro. In fondo si parla di mancanza di empatia.

Mamma: sto per morire!

“Noi siamo costretti a vivere in tempi difficili dove un dolore non è diverso dall’altro. Piangere un figlio, un amante, un amico, non deve portare una mancanza di rispetto. Il dolore di uno non è migliore del dolore dell’altro perchè in fondo la nostra umanità è principalmente fondata sul dolore e sul sentire come proprio il dolore degli altri.”

La rondine che un giorno se ne va e poi torna e un bacio ti darà.

Lo spettacolo diretto da Francesco Randazzo e interpretato da Lucia Sardo e Luigi Tabita. “La rondine” è andata in scena alla Sala Bartoli ed ha ottenuto un grande successo alla prima martedì 19 marzo alle ore 19.30. Replica nei consueti orari fino a domenica 24 marzo per il cartellone “Altri percorsi” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Laura Poretti Rizman

La rondine, foto fornita da Teatro Stabile FVG

Con “La rondine” di Guillem Clua – che va in scena alla Sala Bartoli per il cartellone “Altri percorsi” dello Stabile regionale da martedì 19 marzo – non si assiste soltanto ad uno spettacolo teatrale, ma anche ad una denuncia e ad un appello: contro l’intolleranza di ogni genere, contro l’omofobia, contro l’odio che fa strage di innocenti.

All’accreditato autore catalano, il testo viene ispirato dall’attacco terroristico avvenuto nel 2016 al Bar Pulse di Orlando, dove trovarono la morte ben 49 persone, soltanto perché si trovavano in quel momento in quel locale, noto per essere frequentato da avventori gay. Un fatto molto recente, che fa riflettere sul nostro tempo mentre è ancora accesa la sensazione che simili eventi lasciano nella gente: Guillem Clua cerca proprio questo, s’impone attraverso il teatro, di raccontare storie significative e renderle vicine allo spettatore. 

In ciò ha un notevole peso la sua formazione di giornalista – che lo rende abile nell’indagare fra argomenti di forte presa, su cui è necessario discutere e riflettere – e contemporaneamente la sua sensibilità per la commistione di linguaggi e strumenti espressivi diversi, come i video, i social… 

Dopo aver trattato sul palcoscenico temi come il conflitto palestinese, i nazionalismi, i cambiamenti climatici, ecco dunque l’interessamento di Clua all’intolleranza: «Tutti siamo noi – scrive nelle note a “La rondine” – perché davanti ad un attacco indiscriminato tutti siamo vittime, e tutti ci troviamo allo stesso bivio: odio o amore. Il nostro mondo dipenderà dalla direzione che prenderemo».

La questione è incastonata in un plot molto intrigante, che si esprime nel confronto fra due potenti personaggi, Marta, un’anziana e rigorosa insegnante di canto (che in scena sarà Lucia Sardo) e Matteo (interpretato da Luigi Tabita) un giovane che desidera prendere qualche lezione da lei per migliorare la propria tecnica vocale. Intende infatti cantare una canzone che aveva un particolare significato per sua madre alla cerimonia in cui la donna, scomparsa, verrà commemorata.

Con il proseguire dello studio i due si rivelano a poco a poco dettagli del loro passato, e si scoprono profondamente segnati da un attacco terroristico di segno islamista che la città ha subito l’anno precedente. Il vero significato di quell’attacco, le motivazioni del terrorista e la lunga ombra delle sue vittime provocano uno scontro fra i protagonisti che scoprono una verità sull’evento che li obbliga a fare i conti con il concetto di identità, con l’accettazione della perdita e con la fragilità dell’amore. I loro destini saranno così uniti per sempre in un canto comune alla vita.«In questi tempi che vedono, accanto a progressi sempre più diffusi di riconoscimento di diritti civili finalmente raggiunti, rigurgiti di oscurantismo e violente negazioni – sottolinea il regista Federico Randazzo – è molto importante mettere in scena storie come quella raccontata da Clua, perché così si può dare al pubblico, e a noi artisti, la possibilità di esplorare le nostre contraddizioni e, attraverso le emozioni, trovare le ragioni per renderci migliori».

La potente scrittura del drammaturgo catalano rivivrà nella traduzione di Martina Vannucci e nell’adattamento di Pino Tierno, per la regia di Francesco Randazzo. I colpi di scena incalzano nel duetto tra un’interprete di prima grandezza come Lucia Sardo e Luigi Tabita, tra gli attori più interessanti della sua generazione. Le musiche sono di Massimiliano Pace, i costumi Riccardo di Cappello, le luci di Salvo Orlando.

I biglietti ancora disponibili si possono acquistare nei consueti punti vendita e circuiti oppure in internet accedendo direttamente dal sito del Teatro, www.ilrossetti.it. Per ogni informazione ci si può rivolgere al numero 040. 3593511.

La Rondine
(La canzone di Marta) 

di Guillem Clua 

traduzione Martina Vannucci 

adattamento Pino Tierno 

con Lucia Sardo e Luigi Tabita

regia Francesco Randazzo 

musiche originali Massimiliano Pace 

costumi Riccardo Cappello
luci Salvo Orlando 

produzione Teatro Stabile di Catania

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.