Lettera agli Amici della Lirica

 

 

 

Ci sono giorni difficili e molti modi per essere vicini ai nostri cari. Di messaggi ricevuti i cellulari oramai ne sono pieni, così di lettere e di mail, ma capita a volte di trovarne una che spicca tra le altre per la sua genuina e spontanea espressione di vicinanza e di affetto. Io oggi, sono rimasta colpita da questa.

Laura Poretti Rizman

 

Cari Amici, Cari Soci,

Spero che questo messaggi Vi trovi tutti bene e in salute.

Siamo nel pieno di un’emergenza sanitaria mai sperimentata prima. I nostri timori espressi a fine febbraio, che ci avevano consigliato di cancellare tanti nostri impegni, si sono manifestati fondati. Stiamo passando giorni difficili, e giorni ancora più difficili ci aspettano nelle prossime settimane.

Come Associazione Triestina Amici della Lirica G. Viozzi oggi non possiamo far altro che chiedere a ognuno dei nostri Soci di seguire con estremo rigore le istruzioni del nostro Presidente del Consiglio. Restiamo a casa, limitiamo allo strettamente e minimo necessario le uscite. Laviamoci le mani e disinfettiamo tutte le superfici che tocchiamo. Arieggiamo le stanze. Manteniamo le distanze di sicurezza. E cerchiamo di non deprimerci!!! perché altrimenti si potrebbero abbassare le difese immunitarie… 

La partita in gioco non è banale. Ad essere in gioco è il futuro di tutti noi, e dipende solo dal comportamento più o meno responsabile che riusciremo ad avere. Oggi il problema non è se riusciremo o meno a vedere la fine della stagione lirica 2019-20.

Durante i nostri incontri abbiamo sempre riservato un cordiale, sincero applauso agli ospiti che venivano a parlarci di musica, ora virtualmente Vi prego di applaudire con gratitudine quelle persone che stanno quotidianamente mettendo a rischio la loro salute per la nostra salvezza: i medici, gli infermieri, i farmacisti, gli addetti ai supermercati e a quanti seguitano a andare a lavorare per il governo del paese, per far funzionare il sistema, la luce, le connessioni internet, e tanto altro ancora.

Il nostro preoccupato pensiero va però a tutti quei cantanti, a tutti gli artisti, a tutte le maestranze, a tutti gli operatori del teatro musicale che in ogni parte del mondo hanno visto cancellarsi da un giorno all’altro i contratti, a tutti i nostri amici che non hanno nessuna idea di quando potranno tornare a lavorare, a tutte le persone che lavorano in questo settore va la nostra sincera solidarietà. Il nostro pensiero va al futuro dei teatri, delle istituzioni culturali.

Questo scenario è spaventoso, ma dobbiamo fare uno sforzo e cercare di avere fiducia.

Più grande è il sacrificio che ognuno di noi riuscirà a fare restando a casa e più grande sarà la gioia di poterci presto rivedere tutti in un grande teatro per vivere lo spettacolo che amiamo di più: l’opera lirica. Un genere che, da quando è nato tra il ‘500 e il ‘600, è sopravvissuto nei secoli a peste e colera, a guerre mondiali, a crisi internazionali, e che sopravviverà anche a questa pandemia.

Ricordiamo però che le nostre speranze potranno trasformarsi in realtà solo grazie al comportamento responsabile di ognuno di noi.

Vi mandiamo un abbraccio grande, ci mancano ognuno e ognuna dei nostri cari soci. Prendetevi cura di voi, teniamo duro! ci rivedremo presto!

Elisabetta d’Erme

Presidente

Associazione Triestina Amici della Lirica Giulio Viozzi

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