Pazzi di libertà e Lettera a una professoressa 🗓 🗺

Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.

Lorenzo Milani

La storia di Don Milani e della sua comunità di ragazzi è nota al mondo italiano, e proprio poco tempo fa, grazie alla visita del Papa Francesco che ha voluto rendere omaggio nel cinquantesimo della sua morte alla memoria di questo grande maestro e sacerdote, è ritornata sui media rispolverando una lodevole missione.

Anticonvenzionale e contro le regole tutte, Don Milani ha lottato contro le imposizioni, forte del suo intento: nella scuola bisognava accogliere tutti senza nessuna esclusione. La scuola era apprendimento e non noia; nella scuola di questo sacerdote gli alunni erano curiosi e interessati alla scoperta di lingue e nozioni che venivano proposte con sistemi innovativi per il tempo.

Un messaggio ed una tipologia educativa ancora attuale che andrebbe rivalutato per rivoluzionare un sistema scolastico di apprendimento e di risultato.

Giovedì 18 ottobre per il Festival Spaesati, al teatro Miela di Trieste, è andato in scena alle 20.30 lo spettacolo  LETTERA A UNA PROFESSORESSA , liberamente ispirato al libro-creazione collettiva degli allievi di Barbiana con la “regia” di Don Lorenzo Milani, nel 50.mo della sua pubblicazione e della scomparsa del Maestro. Di e con Claudio Ascoli, con la partecipazione di Sissi Abbondanza e Monica Fabbri per una produzione Chille de la Balanza, coinvolgendo parte del pubblico, si è ricostruita la storia dell’imparar facendo, motto tanto amato da Don Milani.

Grande partecipazione da parte del pubblico che, commosso nel ricordo, ha voluto conservare gran parte delle storie proposte nel racconto perchè, come diceva Don Milani: Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.

Laura Poretti Rizman

 

Doppio appuntamento giovedì 18 ottobre per il Festival Spaesati dedicato ai 40 anni della legge Basaglia.

Alle ore 18.00 la  Presentazione del libro  PAZZI DI LIBERTA’ – IL TEATRO DEI CHILLE  a 40 anni dalla legge Basaglia  (Pacini Editore) alla presenza della psichiatra Giovanna Del Giudice, dello scrittore Pino Roveredo e del regista teatrale Claudio Ascoli.

Un libro a più mani,  tanti autori, ricchissimo il materiale iconografico. Emozioni, interrogativi, felicità… in una stretta di mano collettiva che accomuna chi ha creduto nell’utopia di San Salvi. Il teatro dei Chille è diventato anche un libro a più voci: Matteo Brighenti, Pietro Clemente, Franco Corleone, Antonella D’Arco, Peppe Dell’Acqua, Carlo Orefice e Concetta, Giannantonio, Rosaria, Pierluigi, Emanuele Pellicanò. Con una ricchissima parte iconografica con foto di Massimo Agus, Marco Ascoli, Mario Dondero, Cristina Giaquinta, Paolo Lauri, Ivan Margheri, Max Pruneti.

Alle 20.30 lo spettacolo  LETTERA A UNA PROFESSORESSA , liberamente ispirato al libro-creazione collettiva degli allievi di Barbiana con la “regia” di Don Lorenzo Milani, nel 50.mo della sua pubblicazione e della scomparsa del Maestro. Di e con Claudio Ascoli, con la partecipazione di Sissi Abbondanza e Monica Fabbri. Produzione Chille de la Balanza

Scheduled Associazioni
Teatro Miela, Corso Cavour, Città Nuova-Barriera Nuova-San Vito-Città Vecchia, Trieste, UTI Giuliana, Friuli Venezia Giulia, 34132, Italia Map

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