Pinocchio

Ad aprire lo spettacolo, Luciano Pasini si appresta a ringraziare come di rito le istituzioni ed i singoli partecipanti alla realizzazione dello spettacolo che apre il decimo anno di attività dell’Associazione Culturale StarTs Lab.

Chi siede in prima fila riesce a notare un velo di commozione negli occhi del regista,  che ha voluto nominare tutti i collaboratori ma soprattutto spiegare il perchè della scelta di questo testo partendo dal collegamento che lega due grandi autori che hanno vissuto nello stesso periodo storico, due giornalisti, che sottolineavano nei loro testi, l’importanza della cultura per realizzare un mondo migliore.

Edmondo De Amicis e Carlo Collodi, si avvalgono dell’importanza del potere della scuola per tramandare un messaggio forte ai giovani. La cultura e l’educazione passa necessariamente attraverso l’impegno personale nello studio. Non a caso questi due scrittori non erano ben visti al tempo dai critici e dai politici forse perchè ricordavano vivamente tutti i sogni del Risorgimento, andati delusi e perduti.

Lo spettacolo inizia e mi ritrovo a considerare che davvero il lavoro svolto dai maestri d’arte è grande. Le ragazze ed i ragazzi sono tutti bene impostati, sia nel canto che nella recitazione. Ovviamente ci sono le punte di diamante, le vecchie conoscenze che mantengono la passione negli anni,  le giovani entusiaste che vestono ruoli maschili senza difficoltà ed i giovani maschi per fortuna, sempre più numerosi che si avvicinano a questo mondo di recitazione che in altri anni non troppo lontani, scarseggiavano sensibilmente.

Un plauso speciale a chi ha creato le musiche ed i testi delle canzoni, a dir poco deliziosi, così come agli allievi del Liceo artistico “Nordio” di Trieste  che hanno ideato le scenografie ma soprattutto i meravigliosi costumi, costruiti poi dalle mani sapienti della sarta Sara Bessich.

Bravi tutti, ma tra tutti alla prima spicca la bravura dell’attrice protagonista che aggiunge un sorriso pieno alla sua totale capacità interpretativa. Sorriso che non manca neppure in chi interpreta Colombina, a segno che la bravura è supportata dalla espressione di un totale divertimento nello svolgere il proprio compito.

Sembra che il messaggio di Pasini, di Collodi e di De Amicis, sia davvero passato, dunque: non soltanto con l’impegno nello studio ma anche e soprattutto usando il cuore si arriva al risultato.

Ottimo lavoro che verrà portato in cartellone 2016\2017, ma che è possibile vedere ancora fino a martedi 20 giugno in Sala Bartoli a Trieste.

Pongo un’ultima riflessione, portata da uno starnuto che essendo fuori dalle regole, si rivela la salvezza per Pinocchio sia con Mangiafuoco che con la Balena.

Forse, e dico forse, riuscissimo a starnutire o far starnutire più spesso, non ci sarebbero tanti pericoli nel divenire schiavi di chi ci vuole manovrare a volte anche con un salto nel vuoto per raggiungere una balena blu, inesistente e mortale.

Lascio il teatro chiedendomi se non sarà proprio Cuore lo spettacolo che si prospetta come prossimo.

Laura Poretti Rizman

Pinocchio, foto fornita dal Teatro Stabile del FVG

“Pinocchio, il celeberrimo personaggio di Collodi, è al centro del saggio che gli allievi dell’Associazione Culturale StarTs Lab diretti da Luciano Pasini presentano al pubblico da giovedì 15 a martedì 20 giugno (sempre alle 19.30) alla Sala Bartoli. Com’è tradizione, Pinocchio diverrà uno spettacolo vero e proprio, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e sarà inserito nella Stagione 2017-2018: ma chi volesse assistere in anteprima al lavoro degli oltre 60 ragazzi che studiano recitazione, musica e si mettono alla prova allo Stabile, potrà acquistare i biglietti per questa tranche di recite, portate in scena a rotazione da tre diversi cast.”

«Ti crescerà il naso, come Pinocchio!». Chi da bambino, non si è sentito minacciare almeno una volta di diventar vittima del prodigio che colpiva – ad ogni bugia – l’amatissimo personaggio di Collodi? Il celeberrimo burattino di legno che l’autore toscano ha creato fra il 1881 e il 1883 (quando le sue avventure sono uscite a puntate sul “Giornale per bambini”) ha conquistato il mondo, attraversando il tempo, i confini, le culture e le generazioni e continua ad essere un simbolo fondamentale nell’immaginario infantile.

La favola di cui è protagonista è certo una metafora dell’evoluzione che ogni bambino compie per crescere, attraversando esperienze belle e talvolta anche difficili. Ma il capolavoro di Collodi (Carlo Lorenzini, in realtà, giornalista acuto e interprete integerrimo degli ideali dell’unità nazionale), possiede una ragguardevole stratificazione di chiavi di lettura e significati, tali che la favola è stata oggetto di innumerevoli interpretazioni e non solo in ottica di pedagogia infantile.

Ne sono stati scandagliati i reconditi messaggi sociologici, psicanalitici, addirittura storici. Il burattino, infatti, è stato pensato dall’autore anche come simbolo di una società migliore, quella dell’Italia unita, in cui Collodi depositava i suoi sogni e le sue utopie più importanti e che gli procurò non poche delusioni. Fu addirittura diffidato dal criticare la classe politica ufficiale sulla stampa, e per questo, forse, affidò metaforicamente il suo pensiero alla letteratura per i ragazzi.

Tale complessità ha ispirato costantemente il mondo dell’arte e della cultura e molte sono le riletture cinematografiche, televisive, teatrali, musicali che hanno per protagonista Pinocchio: dall’intramontabile film di Disney allo sceneggiato di Luigi Comencini, dal famoso spettacolo di Carmelo Bene, al musical della Compagnia della Rancia…

Ora tocca agli allievi dell’Associazione StarTs Lab, diretti da Luciano Pasini, offrire il loro punto di vista sulla favola collodiana: e come sempre sarà un punto di vista espresso in recitazione, canto e coreografia. Teatro a 360 gradi.
È questo infatti l’approccio al palcoscenico che il Laboratorio StarTs Lab – che opera da molti anni in collaborazione con lo Stabile regionale – impone ai suoi iscritti, che imparano ad amare, conoscere ed affrontare il mondo dello spettacolo, nella sua ricchezza e complessità di linguaggi.

Luciano Pasini firmerà anche quest’anno la regia dello spettacolo, dopo aver formato durante tutto l’anno i suoi entusiasti ed energici giovani attori: nel compito lo hanno aiutato Noemi Calzolari per l’educazione al linguaggio e Daniela Ferletta per l’educazione musicale.

Come per i precedenti successi dei ragazzi, anche per Pinocchio di Carlo Collodi, l’adattamento è curato da Adriano Braidotti, la parte musicale che arricchisce lo spettacolo si avvale dell’apporto creativo di Marco Steffé e – per i testi delle canzoni – di Luciano Pasini con lo stesso Steffé.
Com’è avvenuto per Ventimila leghe sotto i mari, Il mago di Oz, Peter Pan e Il sogno di Alice per Pinocchio si rinnova la collaborazione con il Liceo artistico “Nordio” di Trieste i cui allievi sono stati coinvolti nella concezione e creazione di scenografia e costumi: hanno curato la scenografia gli allievi dei professori Renzo Grigolon e Luigi Leaci.

Per la concezione dei costumi – realizzati da Sara Bessich – vanno invece ringraziati gli studenti guidati dalla professoressa Grazia De Robertis. Le luci sono di Davide Comuzzi ed il suono di Borut Vidau.

Nelle recite di Pinocchio alla Sala Bartoli, si alterneranno tre diversi cast: vi hanno lavorato infatti, nel complesso, oltre sessanta ragazzi – fra gli 11 e i 18 anni – che hanno frequentato le attività del Laboratorio teatrale durante l’intero anno.
Cast “Quercia”: Lorenzo Manzin, Stefano Parmesan, Matilde Marino, Giorgia Vinci, Margherita Girardelli, Virginia Lanza, Jennifer Stigliani, Vittoria Biloslavo, Rebecca Mattossovich, Marco Fachin, Anna Padovan, Caterina Trevisan, Petra Meneghetti, Giulia Pergola, Gioia Turco, Anna Sclip, Giulia de Leonardis, Giovanni Lesini, Susanna Cerna, Caterina Lanza, Giulio Marino.

Cast “Olmo”: Virgilio Bordon, Enea Bordon, Gabriele Pacini, Giulia Bernardi, Elisabeth Scherlich, Evita Bertolini, Sara Despotovich, Samuele Steindler, Simone Lippolis, Federcica Crulci, Giovanni Tomasi, Sara Aiello, Sofia Maiola, Miriam Pangrazzi, Nassima Bakhti, Bianca Sibenik, Beatrice Vidi, Sofia Manetti, Ester Mauri, Margherita Pines, Alessio Bernardi.

Cast “Tasso”: Filippo Zoppolato, Luca Rocchi, Sofia Rosie Myers, Letizia Paschina, Bianca Borghesi, Giulia Zerjal, Angela Cotterle, Loris Carboni, Loris Alberti, Teresa Rabusin, Laura Cecchelin, Lorenzo Verga Falzacappa, Caterina Zoppolato, Anna Vlacci, Beatrice Patisso, Giorgia Pandullo, Erin Dorci, Daniele Cruciani, Giorgio Borghesi Nicolò Venezia, Matteo Surez, Angelica Valerio.

Pinocchio che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia produce con l’Associazione Culturale StarTs Lab va in scena da giovedì 15 a martedì 20 giugno alle ore 19.30 alla Sala Bartoli. I biglietti sono in vendita al prezzo unico di €2, alla biglietteria del Politeama Rossetti.

Dopo questa serie di anteprime estive, com’è ormai tradizione, il saggio dei ragazzi di Stars Lab diviene uno spettacolo vero e proprio e rientra a pieno titolo nella programmazione 2017-2018 del Teatro Stabile regionale alla Sala Bartoli e poi andrà in scena in una intensa “matinée” al Politeama Rossetti davanti a una platea gremita di scuole: un’entusiasmante esperienza dedicata ai più piccoli, spettatori “speciali” di attori loro coetanei.

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