Progetto “In Boschetto” – Presentazione attività

Il giorno 10 Maggio 2012 alle ore 18:00 a Trieste presso la Piccola Sala del Centro di Aggregazione Rionale – ProLoco via san Cilino 40/2 (di fronte teatro oratorio) le associazioni:

Legambiente circo verdazzurro Trieste,

Eoh San,

International Society Doctors for the Environment – Trieste ISDE,

Proloco San Giovanni,

il Pane e le Rose,

presentano il progetto

In Boschetto

 Programmazione delle attività

 Sono invitati coloro i quali vogliono:

  • Semplicemente saperne di più
  • Vogliono vivere il boschetto come luogo di gioco ed avventure
  • Hanno voglia di fare nuove esperienze sensoriali a stretto contatto con la natura
  • Vogliono condividere la propria esperienza e conoscenza del luogo

Chi non ha tempo di venire il giorno della riunione nonostante sia interessato al progetto può chiamare:

Tiziana Cimolino: 328.7908116

Lino Santoro: 328.4397769

Luciano Ferluga: 338.2118453

In Boschetto progetto finanziato da CSV FVG.

In collaborazione con il Comune di Trieste.

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Il progetto “in Boschetto” in sintesi

Perché.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di gruppi di cittadini residenti nei rioni limitrofi al Parco Farneto, che ritengono che la cura e la tutela del Bosco nella sua integrità paesistica e storica sia buona prassi per vivere in maniera sostenibile il rapporto con il verde urbano con modalità partecipative e pratiche quotidiane di tutela degli spazi naturali, di osservazione e conoscenza del territorio. L’obiettivo sociale e culturale è la responsabilizzazione del cittadino e la creazione di relazioni sociali, il coinvolgimento delle scuole affinché trovino nel boschetto un’aula all’aperto, una naturale collocazione per apprendere conoscenze e modalità di contatto con il verde urbano a portata di mano.

Dove.
Il Parco Farneto – il cui nome deriva dalla storica presenza delle farnie (quercus robur) – è il più esteso polmone verde della città di Trieste con 915.400 mq. di superficie, sovrasta il rione di San Giovanni e si estende da San Luigi a Melara fino al Rio Farneto che scorre nella valle di Longera. Rappresenta un raro e prezioso esempio di bosco urbano e un serbatoio di biodiversità per piante, funghi e animali. I sentieri e gli antichi tracciati, che numerosi lo solcavano in passato, sono stati restaurati a più riprese fino a una decina di anni fa. Sono mancate però le successive e necessarie manutenzioni. Questa immensa area verde, che ha svolto una funzione ricreativa e di svago per più di 200 anni, oggi è poco frequentata, è pertanto necessario valorizzarla e renderla più fruibile per la cittadinanza.

Il progetto.
Il progetto In Boschetto risponde a queste esigenze e si pone nell’ottica della creazione di spazi aggreganti e socializzanti che offrano iniziative, non occasionali e frammentarie, ma stabili e plurime di natura sociale, culturale ricreativa ed artistica, con attività che promuovano la tutela del bene comune. Un laboratorio di valori fondamentali: cittadinanza attiva, diversità vissuta come valore aggiunto, tutela ambientale per stimolare la cura del bosco ed estendere il concetto del vivere urbano nell’ottica della tutela partecipata di un bene comune per un futuro di città sostenibile e per ricontestualizzare il bosco come parte integrante dei rioni limitrofi da utilizzare quotidianamente (luogo di passeggiata, riposo, benessere, riflessione e pensiero creativo). Ma anche la volontà di estendere a tutta la città la conoscenza degli spazi del Boschetto e delle sue peculiari caratteristiche botaniche, storiche, ambientali per stimolare una partecipazione attiva nella sua tutela, integrando il lavoro delle associazioni di volontariato con quello degli enti pubblici. Il progetto In Boschetto dunque intende creare opportunità per bambini e adolescenti e per le loro famiglie, agevolando l’utilizzo di spazi e percorsi ludico-ricreativi che consenta l’accesso quotidiano a tutti, integrando anche soggetti con diversa abilità nei contesti e nelle attività attraverso la predisposizione di spazi e accessi privi di barriere architettoniche.

Come.
• Attraverso la cura del bosco e degli spazi verdi del Farneto da parte dei cittadini che riconoscono questa area come bene comune da tutelare,
• attraverso lo sviluppo di interesse da parte di tutte le istituzioni e dei cittadini per l’iniziativa e per l’ambiente in generale,
• attraverso l’ acquisizione di elementi di alfabetizzazione sensoriale e nozioni di educazione ambientale (nozioni sul concetto di ecosistema e di biodiversità ) nonché di capacità di riconoscimento di alcune piante erbacee e alberi e la minima conoscenza dei caratteri fisici del suolo e del bosco e delle trasformazioni naturali della materia,
• attraverso la predisposizione di spazi dedicati a laboratori e l’organizzazione di percorsi didattici per abili e diversamente abili in lingua italiana e slovena.

Articolazione del progetto.
3 fasi di realizzazione:
1. Individuazione dei tempi, delle attività da compiere attraverso la realizzazione di un organigramma delle risorse umane e un elenco dei luoghi destinati alle attività di animazione e di attività varie, elaborazione di un calendario delle attività da svolgere nei vari luoghi, organizzazione di seminari tecnici e corsi illustrativi e diffusione di strumenti per fornire la conoscenza del territorio.
2. Organizzazione di momenti culturali e informativi periodici legati ai temi di tutela ambientale, di momenti di pulizia periodica del bosco dai rifiuti a cura dei volontari, predisposizione di un’aula verde per laboratori, proiezioni e percorsi di attività didattiche dedicata ad adulti e bambini, abili e diversamente abili per creare un’opportunità di apprendimento multi-sensoriale su tematiche diverse, in lingua italiana e slovena. Allestire laboratori di musica e favole, di musica e costruzione di strumenti musicali con riciclo di materiali, di musica e storie di popoli che hanno vissuto in stretto contatto con la natura, allestire laboratori natura e acquerello, arte e natura, attività ginniche e di rilassamento per stare a contatto con la natura e per ritrovare il piacere nello stare semplicemente in essa. Redazione di un reportage fotografico dei cambiamenti dei luoghi e delle persone, utilizzando la fotografia come raccolta di immagini per raccontare la storia non solo dei singoli, ma la costruzione di una comunità per la difesa del verde urbano.
3. Report e valutazione finale con la ricostruzione delle componenti del progetto (teoriche , operative e logistico-strutturali). Produzione materiali di diffusione, brochure, locandine, quaderni, in forma cartacea o online. Valutazione delle conoscenze sulle modalità di tutela dell’ambiente verde urbano acquisite dai partecipanti e dei metodi di gestione dei beni comuni mediante test iniziali e finali del corso valutazione del gradimento delle docenze e delle iniziative, dei luoghi, dei metodi e dei tempi.

Alla fine.
Sarà organizzato un evento finale con la presentazione dei risultati alla conferenza internazionale della decrescita 2012 a Venezia come esempio di “buona prassi”.
Verranno inoltre pubblicati i risultati e i contenuti on line sui siti associativi e allestita una mostra fotografica sull’esperienza condivisa.

A questo link il programma completo.

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