Richard O’Brien’s Rocky Horror Show

foto dal sito Il Rossetti

“In esclusiva per l’Italia, dopo il successo ottenuto a Berlino,  ritorna al Teatro Stabile regionale Rocky Horror Show, nell’edizione kolossal curata da BB Promotion. Rob Fowler protagonista e un cast di straordinario livello rappresentano – assieme alla ricchezza dell’allestimento e alla regia di Sam Buntrock – i punti di forza di un musical vincente fin dal debutto londinese del 1973. L’edizione internazionale, in scena alla Sala Assicurazioni Generali dal 16 al 20 novembre, è stata supervisionata dallo stesso autore Richard O’Brien. Nel ruolo del Narratore, il giornalista triestino Umberto Bosazzi”.
È biondo, sexy, ha una voce da brivido… ed è follemente provocatorio. Il protagonista di The Rocky Horror Show in programma allo Stabile regionale – incarnato perfettamente da Rob Fowler – è irresistibile e non solo per gli appassionati di questo musical cult. E come lui l’intero cast appare straordinario nell’interpretazione, nella fisicità e nelle doti vocali… È sicuramente questa la sorpresa più preziosa della produzione internazionale dell’amatissimo musical di Richard O’Brien ospitata alla Sala Assicurazioni Generali dal 16 al 20 novembre – per la seconda volta dopo il successo registrato nel 2009 – a Trieste in esclusiva per l’Italia (la BB Promotion, che ormai è stata partner dello Stabile in diverse occasioni, ha infatti scelto di inserire il palcoscenico del Rossetti fra le repliche a Berlino e quelle in programma a Vienna).

Dunque una cornice kolossal – per l’imponenza di tutto l’impianto scenografico, per gli effetti, le videoproiezioni, oltre che per la pregevolezza dei costumi – con un “contenuto” di alto livello sul piano artistico: questo raro mix è coordinato e armonizzato dall’energica regia di  Sam Buntrock, uno dei nomi più brillanti dell’universo teatrale broadwayano (già abbiamo avuto modo di evidenziare come il suo allestimento di Sunday in the park with George, il musical di Stephen Sondheim, si sia meritato due Drama Desk Awards e nove nomination ai Tony Awards, compresa la categoria della migliore regia).

L’incandescente colonna sonora del musical – successi celeberrimi, che il pubblico in platea ama cantare e addirittura talvolta ballare con gli interpreti – sarà eseguita naturalmente dal vivo da una band che regalerà intensi momenti rock a partire dall’elettrizzante Lets’ do the time warp again.

A supervisionare la riuscita finale dello spettacolo è stato lo stesso creatore del musical, Richard O’Brian, che lo inventò nel 1973. E nonostante gli oltre trentacinque anni dal debutto al Royal Court di Londra, lo show è sempre attuale: per il messaggio di cui sono portatori i suoi bizzarri personaggi e anche per il divertente gioco di citazioni che contiene. A partire da quelle tratte dai film di fantascienza americani Anni Cinquanta, che molto devono aver ispirato O’Brian: fin troppo immediato individuare quelle legate a Frankenstein (dal nome del dottor Frank’n’Furter, alla sua creatura terrorizzata dal fuoco), poi c’è il dottor Scott, scienziato già al soldo del Terzo Reich e bloccato su una sedia a rotelle, come il protagonista del Dottor Stranamore.

E non mancano rimandi a Ultimatum alla Terra, una parodia dedicata alle tutine dei supereroi, un omaggio a Fay Wray, la prima sensuale protagonista di King Kong… Cantando dei morigerati fidanzatini Brad e Janet, poi, è facile accennare a Anne Francis, star di Forbidden Planet… E l’edizione di Buntrock, dalle evocazioni molto cinematografiche, invita proprio a questo gioco.

Gioco a cui si unirà naturalmente quello – ormai arcinoto ­– che fin dal debutto accompagna il musical: una sorta di rito collettivo tra attori e spettatori che spesso si aggirano in teatro abbigliati in stile Rocky, pronti a rispondere alle provocazioni dei protagonisti e addirittura ad aprire ombrelli o lanciare riso in precisi momenti.

A offrire un ulteriore, divertente imprevisto a questo geniale spettacolo, è infine il Narratore dell’edizione triestina: lo riconosceremo tutti perché si tratta di uno dei volti più noti del giornalismo cittadino e regionale, Umberto Bosazzi.
La produzione internazionale ha scelto proprio il giornalista per il ruolo che affida a personaggi di rilievo e di grande forza comunicativa, anche perché il Narratore ha una notevole importanza nell’evoluzione dello spettacolo, del cui svolgimento tiene le fila e in cui spesso interviene con commenti e incisive partecipazioni… A Berlino – piazza che ha preceduto Trieste – ad esempio, il Narratore era Sky Dumont, uno fra i più noti attori tedeschi, che ricorderemo certo nel film di Kubrick Eyes Wide Shut e in tanti episodi della serie L’ispettore Derrik; in Svizzera un celebre giornalista sportivo…

Nel cast figurano, oltre al già citato Rob Morton Fowler (Frank’n’Furter), Jon Hawkins (Brad), Daisy Wood-Davis (Janet), Matthew McKenna (Riff Raff /cover di Frank’n’Furter), Djalenga Scott (Magenta/Usherette), Kerry Winter (Columbia /cover di Janet), Sam Cassidy (Rocky), Sean Kingsley (Eddie/ Dr.Scott). Sono parte dell’Ensemble: Ross Aldred, Lara Denning, Ewan Gillies, Clare Ivory. Sono Swings Jama Stelley, Vincent Gray, Elliot Powell.

La band è diretta da Greg Arrowsmith che è anche primo tastierista; secondo tastierista è Hans Christian Petzoldt; al sax c’è Matthias Jahner, alle chitarre Dennis Hormes, al basso Robert Lindemann e alla batteria Richy Denis.

Scritto da Richard O’Brien e messo in scena da Sam Buntrock Rocky Horror Show si avvale delle coreografie di Matthew Mohr, delle scene e dei costumi di David Farley, del trucco e delle parrucche di Vanessa White. Le luci sono di David Howe, la direzione musicale di Jeff Frohner.

Lo spettacolo è prodotto da Howard Panter per la Rocky Horror Company Limited e da Michael Brenner per BB Promotion GmbH.

Rocky Horror Show va in scena a Trieste, ospite del cartellone Musical dello Stabile regionale in esclusiva italiana, da mercoledì 16 a domenica 20 novembre. Le repliche sono serali da mercoledì a sabato con inizio alle ore 20.30 e pomeridiane sabato e domenica, con inizio alle ore 16.

La Stagione 2011-2012 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

Tutta la stagione e le possibilità di adesione ai diversi cartelloni sono illustrate anche sul sito www.ilrossetti.it; inoltre il Teatro può essere contattato telefonicamente al centralino 040.3593511.

 AL ROSSETTI È IN ARRIVO DAL 16 AL 20 NOVEMBRE IL “ROCKY HORROR SHOW”… PER ESSERE PREPARATI AL MEGLIO, ECCO LE “ISTRUZIONI PER L’USO”

Lancio di coriandoli – Primo Round
Un matrimonio – che bello! Proprio all’inizio si celebra il matrimonio tra Ralf Hapshatt e Betty Munroe. Quando gli invitati lasciano la Chiesa, tutti pronti a lanciare i coriandoli alla felice coppia!
Solo un piccolo suggerimento: tenere da parte un po’ di coriandoli per un secondo momento…

Spari con pistola ad acqua
Non esiste un forte temporale senza pioggia! Quindi: tenere a portata di mano le pistole ad acqua e farle sparare quando il brutto tempo raggiunge Brad e Janet che hanno forato la ruota della macchina…

Agitare in alto lo stick luminoso
“There’s a light, over at the Frankenstein place. There’s a light, burning in the fireplace.” Quando Brad e Janet cantano di questa luce sul luogo di Frankenstein, vogliamo anche vederla questa luce!! Tutti pronti ad agitare in alto i bastoncini di luce durante il ritornello!

Fare confusione in sala
Quando Frank pronuncia il discorso di presentazione della sua creatura è un momento molto importante…. Che cosa si può fare più di applaudire? Far confusione con tutti gli strumenti possibili!

Lancio di coriandoli – Secondo Round
Alla fine della canzone di Charles Atlas (“I can make you a man” reprise), dopo il triste passaggio di Eddie, tutti i Transilvani gettano coriandoli per abbellire il percorso di Rocky e Fank verso il loro letto di nozze. Non ci sono dubbi: anche il pubblico parteciperà alla gioia lanciando i coriandoli che gli sono rimasti!

Gettare le carte da gioco per l’ Addio
“I’m going home, cards for sorrow, cards for pain…” (Sto andando a casa … carte per il dolore, carte per la pena …) Quando Frank canta questi versi in “I’m going home”, gli diciamo Good Bye, con una pioggia di carte da gioco.

RICORDIAMO INOLTRE :

È assolutamente consentito (e consigliato) alzarsi e ballare il “Time Warp” purché questo avvenga durante l’esecuzione del brano;
Ai fan più preparati è consentito rispondere al richiamo del nome EDDIE con “Shhhhhh!” e del nome DOCTOR SCOTT con “Hu!”
Per ragioni di sicurezza si prega di non gettare nessun oggetto sul palcoscenico verso il cast!
È assolutamente vietato l’uso di accendini, lanciafiamme, fuochi d’artificio… ecc.!
È assolutamente vietato lanciare cibo (riso, toast, patatine, ecc.)!
È assolutamente vietato lanciare “gavettoni” o uova marce!

Cordiali saluti

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Stefano Curti
Direttore organizzativo
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Largo Giorgio Gaber, 1
34126 TRIESTE
Tel. 040-3593511
Fax 040-3593555
E-mail stefano.curti@ilrossetti.it
Internet www.ilrossetti.it

 Dopo tutte queste sollecitazioni, come si poteva non organizzarsi accuratamente per seguire lo spettacolo?

Dunque: per prima cosa la scelta degli abiti, del trucco e dell’acconciatura. Poi un ripasso per la sequenza dei riti e preparazione della borsa: ombrello, lampadina, coriandoli, pistola ad acqua. Fatto anche questo, a seguire la fibrillazione per lo spettacolo.

Mia figlia era pronta, prontissima, e io pure.

Entriamo tra le prime, e veniamo accolte dallo staff de Il Rossetti vestito per l’occasione: boa di struzzo, minigonne, trucchi, ma soltanto le dipendenti donne, e chiedo come mai l’esonero per gli uomini. Mi rispondono che era facoltativo, comprendo allora che il mettersi in gioco è prettamente di spettanza femminile. Così credo, perlomeno fino ai saluti di fine spettacolo.

Ci accomodiamo in sala mentre il teatro inizia a riempirsi, tutto, ma proprio tutto, loggione compreso.

I soliti abbonati si sistemano ai loro soliti posti, mentre un popolo di corpetti rossi e calze a rete chiede permesso per passare tra le file ad occupare i posti rimasti liberi. C’è elettricità nell’aria ma non serve aspettare molto: sono inglesi, l’inizio è puntuale.

Dalle prime note rimango incantata. Nel corso degli anni ho visto varie edizioni passare su questo palcoscenico, ma questa non ha nulla da invidiare alla prima presentata in questa città. Un’unico punto debole, a mio avviso, rispetto delle altre interpretazioni poteva essere quello della figura di Brad, ma in fin dei conti, il personaggio stesso forse lo richiedeva così.

Alla fine del primo tempo mi rendo conto che non mi sono accorta del tempo che è passato; alla fine dello spettacolo vorrei riavvolgere il nastro.

Uno spettacolo che non sente il tempo che passa. Uno spettacolo che nonostante l’affluenza e gli applausi, purtroppo non riesce a coinvolgere come dovrebbe il pubblico triestino.

Liberarsi a volte dei propri pensieri abbandonandosi alla musica, può risultare davvero un compito troppo ardito, anche per me, ma non certamente per Umberto Bosazzi che ha saputo dimostrare un grandissimo senso di appartenenza al mondo dello spettacolo e della vita, presentandosi prima come narratore, e poi, svestito mostrando calze a rete ed un grandissimo senso dell’humor per i saluti finali.

Laura Poretti Rizman

foto da Il Rossetti

RICHARD O’BRIEN’S ROCKY HORROR SHOW

Di: Richard O’Brien
Scene:David Farley
Costumi: David Farley
Musiche: Richard O’Brien
Regia: Sam Buntrock
Coreografie: Matthew Mohr
Produzione: Howard Panter per la Rocky Horror Company Limited Michael Brenner per BB Promotion GmbH
Interpreti: Matthew McKenna, Jon Hawkins, Daisy Wood-Davis, Djalenga Scott, Kerry Winter, Sam Cassidy, Sean Kingsley, Lara Denning, Clare Ivory, Ross Aldred, Ewan Gillies, Jana Stelley, Vincent Gray, Elliot Powell e Umberto Bosazzi nel ruolo del narratore.

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