Romeo e Giulietta

Applauditissimi in ogni teatro nel quale si sono esibiti, i giovani del Balletto di Toscana sono approdati ieri sera al teatro Politeama Rossetti di Trieste per presentare la storia d’amore più importante di tutti i tempi, Romeo e Giulietta.

Molti i giovani ad applaudirli, in un teatro affollato, mentre molte tra le persone più avanti con gli anni non hanno compreso appieno il significato della coreografia.

A mio avviso lo spettacolo era molto ricco e di storie ne presentava più di una.

Romeo e Giulietta, in fondo, sono il simbolo di un amore impossibile, dove la società preme per la convenienza d’interessi che erge muri e confini.

Romeo muore per mano dei parenti di Giulietta e in fondo muore per l’ottusità che è diretta conseguente delle regole di ogni fanatismo.

Ieri come oggi, e molto probabilmente come domani, perchè se è vero che andare a teatro aiuta a evolvere il pensiero, nulla si può contro gli schemi mentali errati e l’opportunismo che troppo spesso abita nei cuori umani.

Così, come noi dovremmo piangere per la morte di due giovani e del loro amore, allo stesso modo potremmo soffermarci su piccoli particolari che appartengono alla nostra vita, come quello di voltare la faccia di fronte a un amico che ci tende la mano, lasciandolo li, basito e incredulo, di fronte al nostro freddo disinteresse.

Romeo può chiamarsi con un’altro nome, portare il volto serbo o palestinese, ma senza andare troppo lontano, può essere semplicemente quella mano che noi non vogliamo vedere, uccidendo ancora una volta la purezza dell’amore e in esso, uccidendo la forza del nostro Universo migliore.

Difficile da comprendere, bello da vedere, forse impossibile da attuare.

Abbiamo bisogno di ancora molto, ma molto teatro, per educarci all’Amore.

In scena tre coppie di primi ballerini, una migliore dell’altra.

Abiti scelti con cura, veli che sembrano non voler scendere sui volti femminili, quasi a rifiuto di una copertura.

Ancora una volta una serata importante, al Teatro Rossetti

Laura Poretti Rizman

foto dal sito del Teatro Rossetti
foto dal sito del Teatro Rossetti

 

©_luigi_angelucci_ foto fornita dal teatro Stabile del FVG
©_luigi_angelucci_ foto fornita dal teatro Stabile del FVG

“Romeo e Giulietta, sulla splendida musica di Sergej Prokofiev e nella coreografia di Davide Bombana è il primo spettacolo del cartellone Danza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. La più appassionante storia d’amore di ogni tempo, va in scena solo lunedì 7 novembre alle 20.30 al Politeama Rossetti nell’emozionante interpretazione dello Junior Balletto di Toscana.”

Il cartellone Danza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si apre lunedì 7 novembre al Politeama Rossetti nel nome di uno dei più amati classici del balletto: Romeo e Giulietta. E a interpretare in modo ineccepibile e fresco questa grande storia d’amore è una giovane ed apprezzatissima formazione italiana, lo Junior Balletto di Toscana.

Un ensemble di ballerini eccellenti, tutti fra i 16 e i 22 anni, che incarneranno le emozioni dei due innamorati di Verona sulle note della splendida partitura di Prokofiev e nella nuova e attuale coreografia di Davide Bombana.

Data unica, con inizio alle 20.30 alla sala Assicurazioni Generali.

Partito nel 2002 come spin off dell’attività didattica dell’omonima Scuola, ben presto lo Junior Balletto di Toscana è diventato una realtà artistica analoga a celebrate esperienze internazionali come il Nederland Dance Theatre 2 .
L’ensemble è diretto da Cristina Bozzolini e immediatamente si è imposto per il riconoscibile piglio con cui affronta palcoscenici sempre più prestigiosi in Italia e all’estero, e soprattutto per i diversi stili coreografici cui viene sollecitato. E sono proprio l’apertura a diversi autori ed esperimenti coreografici – sulla falsariga dell’antico Balletto di Toscana, rimasto attivo fino al 2000 – assieme allo sguardo privilegiato riservato alla scena italiana e ad una progettualità capace di osare, a rendere ancor più interessante il progetto artistico di questa formazione.

La coreografia che Davide Bombana ha creato per la nuova produzione di Romeo e Giulietta dello Junior Balletto di Toscana interpreta l’immortale storia d’amore alla luce di riflessioni attuali: era infatti il maggio del 1993 quando Admira Ismic, una ragazza musulmana, e Bosko Brkic, serbo – nel pieno della guerra dei Balcani – venivano uccisi dai cecchini nella “terra di nessuno” fra le zone musulmana e serba della capitale bosniaca. I loro corpi abbracciati rimasero a lungo privi di sepoltura perché non si riusciva ad ottenere un cessate il fuoco che ne consentisse il recupero: i “Romeo e Giulietta di Sarajevo” divennero il simbolo di un amore più forte dell’odio etnico.

Chissà quanti sono adesso i Romeo e le Giulietta curdi, siriani, o anche sorprendentemente vicini a noi, che stanno vivendo la medesima sfida: amore e umanità contro ottuso estremismo.
Mettendo in scena oggi Romeo e Giulietta, come non farvi vibrare anche queste emozioni e dare un’energia ancora più decisa alla storia…

«Trovo che la vicenda di Romeo e Giulietta sia di grande attualità oggi più che mai» dice infatti Bombana. «La vera tragedia di Romeo e Giulietta rimane la sconfitta dell’amore, al suo stadio più puro, davanti alla cecità ed alla barbarie dell’odio razziale, del conflitto di ideologie e religioni. Il dramma si snoda e si sviluppa sino alla sua catarsi tra giovani, la cui purezza di passioni e sentimenti mai arriverà ad intorpidirsi a contatto con il corrosivo bisogno di supremazia e potere del mondo adulto. Per questo ho accettato di creare il mio primo Romeo e Giulietta per i danzatori del Balletto di Toscana in una versione “da camera”, focalizzando e comprimendo il dramma sull’impulso vitale e veemente che solo l’amore e la passione giovanili possono avere».

Se la musica rimane quella, splendida di Prokofiev, per ottenere queste sfumature, il coreografo ha lavorato molto su interpretazione e drammaturgia (la Balia ad esempio è sostituita da una più complice amica di Giulietta) e sui caratteri dei personaggi. Noteremo tutti, come Mercuzio sia qui più arrogante che folle, e come lo stesso Romeo appaia all’inizio spregiudicato e convinto della sua ideologia.

La storia si scosta così un po’ dall’epos shakespeariano per aumentare in verosimiglianza. E l’intensità della partitura, immaginifica e trascinante aiuta in questo la fantasia del coreografo, che riesce così a trasformare l’originale pas de trois di Romeo, Mercuzio e Benvolio in un corteggiamento un po’ sbruffone di Romeo e Mercuzio verso Giulietta e l’amica, oppure riesce a esprimere nella marziale e celeberrima Danza dei Capuleti, tutta la violenza delle loro convinzioni sociali.

Alla purezza del gesto, all’immediatezza poetica della danza più nitida, sono invece affidati i turbamenti di giovani cuori, il pathos di un amore inscalfibile, quelli sì eterni, commoventi, privi di filtri. In essi è riposta l’ultima speranza del mondo.

Romeo e Giulietta sulla musica di Sergej Prokofiev è diretto e coreografato da Davide Bombana, con i ballerini dello Junior Balletto di Toscana. Le scene sono di Carlo Cerri, come pure il disegno luci, i costumi sono creazioni di Santi Rinciari. Lo spettacolo è una produzione della compagnia Junior Balletto di Toscana.

Per abbonamenti e per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

 

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