Saduros 🗓

Non c’è niente da capire, bisogna solo lasciarsi andare. Questa è la formula magica per poter assistere allo spettacolo in scena dal 29 giugno alla Sala Bartoli “Saduros” che il Collettivo L’Amalgama ispira alle opere di Daniil Charms. Il progetto – vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 – è messo in scena nella produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. 

Due gli artisti scena che attraverso espressività gioco e relazione con il pubblico,  ballano, recitano, stupiscono e fanno divertire in un’ora che scorre velocemente attraverso l’assurdità di comportamenti che spesso possono rispecchiare l’assurdità del nostro vivere.

 Laura Poretti Rizman

Saduros, foto fornita da Teatro Stabile del FVG

L’interessante gruppo di artisti del Collettivo L’Amalgama è in scena alla Sala Bartoli da martedì 29 giugno a domenica 4 luglio con “Saduros”, progetto vincitore del Festival ExPolis18 del Teatro della Contraddizione e del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 – Premio della Giuria Artistica e Premio del Pubblico. Proprio grazie a quest’ultimo risultato, lo spettacolo viene prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che nelle ultime stagioni ha scelto di sostenere le potenzialità e il valore di gruppi emergenti portando in scena i progetti giunti al podio del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro, promosso dall’Accademia “Nico Pepe” di Udine.

La programmazione dello spettacolo – come molti degli eventi delle ultime due stagioni – ha purtroppo incontrato gli “stop” relativi all’emergenza sanitaria, ma giunge ora finalmente sul palcoscenico.

“Saduros” è ispirato a “Casi”, la più importante raccolta italiana degli scritti di Daniil Charms, geniale autore dell’avanguardia russa. Censurato per molti anni in patria e, nonostante la recente restaurazione, poco conosciuto anche in Italia, Charms è lo scrittore del non senso, l’inventore di mondi assurdi, illogici, impossibili, indefinibili.
“Saduros” allora è un anagramma, uno spettacolo teatrale e un inanellamento di testi e situazioni pensato tentando di essere fedeli alla logica di dis-ordine di “Casi”.
Cosa rimane dell’“ordine” consueto? Poco o nulla. Non c’è storia (o forse ce ne sono molte), non ci sono personaggi (o forse ce ne sono molti). Rimangono il ritmo, un pubblico, la voglia di giocare. Poco o nulla.
Può apparire destabilizzante, e in effetti è così. Succede così al lettore che, non conoscendo Charms, gli si avvicina per la prima volta: destabilizzato chiude la pagina. Perché non ha senso, non c’è nulla. Eppure, è in quel nulla che si trova tutto, ed è quel nulla che, oggi più che mai, è veramente, profondamente politico. Non a caso, fu in nome di quelle favolette per bambini che il regime rivoluzionario rinchiuse Charms in un manicomio, dove morì. Avevano capito che quella era avanguardia, quella vera: saper distruggere per ricreare, per trasformare, per riprendersi in mano quel senso che a volte ci lasciamo sfuggire, che spesso lasciamo costruire ad altri.

Gli artisti del Collettivo L’Amalgama hanno compiuto un lavoro importante su Charms: in scena si muovono Caterina Bernardi e Gilberto Innocenti ma la creazione è di tutto il collettivo con l’apporto del dramaturg Jacopo Bottani: «Il materiale scenico di Saduros – spiegano infatti – è stato elaborato principalmente attraverso improvvisazioni scelte, riviste e assemblate dai due attori. Il lavoro si è poi evoluto introducendo l’occhio esterno del dramaturg per cercare una più efficiente gestione del lavoro improvvisativo e un punto di vista altro che potesse discernere criticità o potenzialità. Il lavoro che presentiamo è frutto dunque di questo lavoro d’ensemble».
Spiegano inoltre di essersi confrontati con il mondo dello scrittore seguendo alcune suggestioni:
«L’equivalente dell’ipotetico lettore charmsiano non poteva che essere lo spettatore ed è a lui, al suo grado di attenzione, di reazione o di intolleranza che cerchiamo costantemente di riferirci, in un modo o nell’altro. Il mondo di Casi è un mondo apparentemente di frammenti, difforme. Abbiamo tentato di rispettare questa caratteristica, inserendo tuttavia qua e là dei richiami che possano dare la sensazione di un universo unitario, perché Charms, a leggerlo bene, scrive e riscrive sempre dello stesso mondo: il nostro. Ricerchiamo intorno all’idea di tempo, convinti che è dentro la dimensione del tempo, dentro la dimensione della composizione musicale se vogliamo, che si può evocare e far percepire (non descrivere!) il senso di assurdo che permea Charms».

«Fare uno spettacolo su Charms è impossibile» concludono. «La sua scrittura è sempre ulteriore, perché si dà, così, e non accetta commenti. Inizia e finisce, punto. Un po’ come la vita, che inizia, ad un certo punto ahinoi finisce e non si lascia spiegare. Semplicemente accade. Cosa vuoi aggiungere? Fare uno spettacolo su Charms dunque è impossibile e dunque è doveroso. E appassionante. Abbiamo scavato in Charms portando in superficie di tutto: nonsense, film gialli, ortaggi, sfere, altro nonsense, polvere moscovita, pezzi di morti, servizi da tè. C’era parecchia confusione per la stanza. Però, sul fondo, sorpresa! Abbiamo trovato, come nel famoso vaso di Pandora, anche lei; era tutta rannicchiata, ma c’era».

“Saduros” replicherà fino a domenica 4 luglio: le recite serali si tengono alle ore 21 mentre l’unica pomeridiana è la domenica alle ore 18.
In accordo alle raccomandazioni per il contenimento dell’epidemia, si chiede di ricorrere in via preferenziale alla prenotazione e all’acquisto dal sito www.ilrossetti.it .
La biglietteria del Politeama Rossetti è regolarmente aperta: da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli, lavora esclusivamente per le operazioni legate agli spettacoli in partenza.
Ricordiamo che la capienza delle sale è ridotta per il contingentamento: per informazioni sulla disponibilità di posti e altre eventuali esigenze, invitiamo a contattare la biglietteria telefonicamente, al tel. 040.3593511.

COLLETTIVO L’AMALGAMA
“SADUROS”

tratto dalle opere di Daniil Charms
da un’idea di Caterina Bernardi e Gilberto Innocenti
con Caterina Bernardi e Gilberto Innocenti
Dramaturg Jacopo Bottani
lightdesign Alberto Biasutti
grafica Emo Risaliti – Davide Perrone
collaborazione ai costumi Corinne Giugni
si ringrazia Stefano Pettenella
Progetto vincitore del Festival ExPolis18 del Teatro della Contraddizione
Progetto vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 – Premio della Giuria Artistica e Premio del Pubblico
con il sostegno di Associazione Culturale Speakeasy Teatro Off
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

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