Sogno e son desto

Sarei dovuta andare con mia madre alla serata spettacolo di Massimo Ranieri.

Dal giorno in cui, in piazza Unità, ha ricambiato il suo saluto con grande simpatia, lei ne è rimasta incantanta lodandone continuamente le sue caratteristiche di persona gentile ed amabile. Mia madre però quella sera, all’ultimo minuto non è stata molto bene, e così si è persa questa occasione.

Mi sono recata allo spettacolo insieme ad una amica, fedele fan dello show man.

Io non ero al corrente di questo movimento: Massimo Ranieri ha uno stuolo di fan che lo adorano, molte delle quali sono rimaste in piedi durante tutto lo spettacolo perchè la loro emozione era talmente grande da non riuscire a stare composte. Al mio fianco due amiche erano in fibrillazione, e una di esse batteva le mani senza produrre suono, come quando ai bimbi si offre un dono impacchettato per loro ambito. Perfino la mia amica non smetteva di sussurrarmi quanto fosse felice di rivederlo.

La band ha preso posto e Massimo Ranieri è entrato. Con mio gran stupore non ci sono state scene d’isteria ma un composto e felice coinvolgimento del pubblico per tutta la durata dello spettacolo.

Massimo Ranieri ha iniziato a ballare da subito dimostrando  grandi capacità atletiche e mimiche unite a briosità ed a vivacità.

La sua figura così elegantemente maschile, si è intrisa di raffinata capacità interpretativa di ballo e lasciava chiaramente intravedere il grande lavoro atletico e di studio che stava dietro a tutta la coreografia.

Molto eleganti i vestiti proposti che vestivano sopra a due calze rigorosamente diverse.

Il suo timbro vocale e la sua melodiosa voce hanno continuato a rapire gli animi, e durante questo spettacolo, i suoi omaggi e ringraziamenti a chi è stato per lui maestro e collega, hanno seguito il filo conduttore.

Un omaggio dovuto alla canzone napoletana si è unito alla carellata dei suoi successi più famosi, suscitando un’esclamazione di stupore nell’attesa esibizione della famosissima canzone Perdere l’amore.

All canzoni ha alternato letture di testi, barzellette e racconti di vita e lo spettacolo è volato via in un attimo, richiedendo a gran voce un bis.

Unica nota dolente il suo sfuggire veloce ai saluti delle più affezionate che l’hanno aspettato quasi un’ora al freddo intenso di Trieste.

Per fortuna, e solo per questo motivo, mia madre non vedrà rovinato il ricordo della sua gentilezza, un ricordo piacevole che viene ancor oggi raccontato anche dagli addetti ai lavori del Teatro lirico cittadino, dove ha prestato la sua opera come regista in una scorsa stagione.

 

Laura Poretti Rizman

Massimo Ranieri, foto fornita dal Teatro Stabile del FVG

“Massimo Ranieri è in prima regionale con “Sogno e son desto” al Politeama Rossetti di Trieste giovedì 30 novembre alle ore 21. Già più volte in scena con i suoi spettacoli al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Ranieri vi fa ritorno con uno spettacolo che è un inno alla vita e mette in luce le sue straordinarie doti teatrali e canore”.

Ritorna al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dopo una lunga assenza un grande protagonista del teatro italiano, Massimo Ranieri artista completo, eclettico e di incredibile talento che il pubblico di Trieste ha già applaudito al Politeama Rossetti.

Sogno e son Desto è un titolo giocoso e provocatorio, un inno alla vita, all’amore e alla speranza. Ritorna a teatro in una nuova edizione dopo il grande successo delle prime serate su Raiuno, lo spettacolo di Massimo Ranieri, ideato e scritto con Gualtiero Peirce.

Continua così il viaggio affettuoso, spettacolare e sorridente dell’artista attraverso grandi canzoni, racconti particolari e colpi di teatro. I protagonisti, ancora una volta, non saranno i vincitori o le imprese degli eroi, ma i sognatori e la vita di tutti noi.
Nel duplice ruolo di attore e cantante, Massimo Ranieri porterà in scena il teatro umoristico e le più celebri canzoni napoletane. E naturalmente non mancheranno, accanto ai suoi successi, novità musicali e sorprese teatrali proposte con la formula che nelle precedenti edizioni ha già conquistato le platee di tutta Italia.

Orchestra: Max Rosati (chitarra), Flavio Mazzocchi (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (fiati), Stefano Indino (fisarmonica).
Light designer: Maurizio Fabretti.
Il tour dello spettacolo è a cura di Show Bees in collaborazione con RAMA 2000

I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e naturalmente anche attraverso il sito www.ilrossetti.it. Si possono acquistare anche alla Biglietteria del Teatro Sloveno fino all’inizio dello spettacolo. Attraverso gli stessi canali si possono acquistare ancora molte tipologie di abbonamento alla Stagione del Teatro Stabile che proseguirà il 6 dicembre con “Il nome della rosa” di Umberto Eco per la regia di Leo Moscato.

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