Tempo d’attesa

AMICI DELLA CONTRADA
TEATRO A LEGGIO 2017|2018
“TEMPO D’ATTESA” DI PIETRO SPIRITO E ELKE BURUL

marzia postogna, foto fornita da La Contrada

Quinto appuntamento con il “Teatro a Leggìo” 2017|2018, al Teatro Orazio Bobbio alle 17.30, lunedì 19 marzo con un testo inedito dal titolo “Tempo d’attesa” di Pietro Spirito e Elke Burul per la regia di Marko Sosič. La pièce sarà interpretata da Marzia Postogna, Maurizio Zacchigna, Adriano Giraldi e Lorenzo Acquaviva, le musiche sono di Stefano Schiraldi.

L’azione si svolge al tempo presente seguendo il racconto di Krystof, immigrato negli Stati Uniti negli anni Settanta dopo essere fuggito dalla Cecoslovacchia invasa dai sovietici. Il filo della memoria si sdoppia in un racconto in cui il tempo dell’oggi si trasforma nel tempo passato in una continua alternanza tra la memoria agita e la memoria indagata.

La scena si apre con il protagonista Krystof, interpretato da Adriano Giraldi, seduto “oggi” alla scrivania dello studio nel suo appartamento di New York, intento ad osservare alcune fotografie in bianco e nero della “sua” Praga, immortalata nei suoi scatti tanti anni prima. I ricordi scivolano nella Trieste del1972, dove, alle porte della città, è attivo il campo profughi per stranieri di Padriciano, una struttura voluta dal governo italiano per accogliere persone della più varia estrazione, in fuga dai Paesi del blocco sovietico, che chiedono asilo politico in cerca della libertà. Il centro, recintato da un muro e sorvegliato dalla polizia, è una vera e propria cittadella, con gli alloggi per i profughi, l’infermeria, una chiesa, un cinema, persino un campo di calcio.
Trieste, città di confine e spartiacque, in quegli anni, tra due realtà opposte e nemiche, l’Est e l’Ovest, tra il mondo dei regimi democratici – minati da tensioni sociali e politiche – e quello dei regimi socialisti, barricati oltre la cortina di ferro. In quegli anni Trieste è una città-sismografo, che coglie e riflette i mutamenti e le inquietudini di un mondo diviso in due blocchi.

Ed è in questo centro per profughi stranieri che un giorno dell’autunno del 1972 arriva proprio Krystof Paklic, fotografo cecoslovacco, noto per aver immortalato i fatti della Primavera di Praga, in fuga del suo Paese nonostante la posizione privilegiata acquisita sotto il regime sovietico. Come tanti altri fuggitivi, Krystof è arrivato a Trieste attraverso la Jugoslavia passando la frontiera di nascosto, di notte nei boschi, ma durante la fuga ha perso ogni contatto con l’amata moglie Jana.
Il campo profughi non è solo un centro di accoglienza e smistamento per richiedenti asilo politico, ma è anche un centro di raccolta informazioni gestito in parte dai servizi segreti che cercano di raccogliere quanti più elementi possibili sui regimi oltrecortina. Nel centro ci sono anche spie mandate proprio da quei Paesi, camuffate da falsi profughi.
In questo ambiente di frontiera Krystof si trova sospeso in un limbo, diviso tra il sogno di un futuro migliore, e l’angoscia di un presente spesso incomprensibile. Nonostante chieda con insistenza alle autorità di cercare la moglie, Krystof non sa nulla della sorte di Jana, la donna sembra svanita nel nulla. E mentre anche lui, come gli altri, viene sottoposto agli interrogatori dei funzionari dei Servizi segreti italiani – interessati in particolare a quella parte dell’archivio di negativi che il fotografo ha portato da Praga con sé in una valigia -, nel campo conosce un’altra profuga, Ivana, interpretata da Marzia Postogna, fuggita dall’Ungheria.
Fra Krystof e Ivana si insatura un rapporto ambiguo, finché Krystof scopre la vera identità della donna, una spia infiltrata nel campo. Sullo sfondo una Trieste città di frontiera pressata tra forze e tensioni opposte, dove si confrontano e si mischiano culture diverse si consuma, il dramma di un uomo in fuga dalla sua terra e da se stesso, in cerca di una libertà che appare piena di insidie.

Per iscriversi agli Amici della Contrada la quota associativa ordinaria è di 20 euro, 17 per gli abbonati alla Contrada. I tesseramenti sono possibili presso il foyer del Teatro Bobbio ogni pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. Sarà possibile tesserarsi anche nelle giornate delle letture di “Teatro a Leggio”, ma tassativamente dalle 16 alle 17.

Oltre alla normale quota associativa è possibile sostenere il teatro e diventare sostenitore ORO. Con questa tessera, che ha una quota associativa di 30 euro I soci avranno uno special prezzo CRAL per tutti i tipi di abbonamento (FISSO A 8 o 12; CARNET LIBERISSIMO e ABBONAMENTI MINI), una RIDUZIONE ABBONAMENTI e BIGLIETTI spettacoli FUORI ABBONAMENTO, Promozioni speciali last minute dedicate ai soci, il Guardaroba gratuito, 2 cambi turni gratuiti e lo sconto 10% nei negozi convenzionati (indicati nel corso della stagione). Per gli studenti delle scuole superiori, in collaborazione con il proprio Istituto, l’iscrizione è gratuita.

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