Testimone d’accusa 🗓

 

TESTIMONE D’ACCUSA

Di Agatha Christie

Traduzione di Edoardo Erba

Regia di Geppy Gleijeses

Con Vanessa Gravina, Giulio Corso, Paolo Triestino e Yaser Mohamed, Antonio Tallura, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Michele Demaria, Erika Puddu, Lorenzo Vanità

Scene Roberto Crea

Costumi Chiara Donato

Artigiano Della Luce Luigi Ascione

Musiche Matteo D’amico

Aiuto Regia Norma Martelli

Foto di scena PINO LEPERA

Leonard quella sera rientrò a casa alle 9.25 e non uscì più per tutta la sera.

E’ la verità, tutta la verità e  nient’altro che la verità.

Va bene così signor giudice?

Ci si reca a teatro e non ci si aspetta di salire sul palcoscenico per assistere allo spettacolo sotto forma di giuria in un aula di tribunale fedelmente ricostruita. Sei sono i giurati, scelti tra il pubblico ogni sera, a poter salire sul palcoscenico nei panni di giurati al processo.

La visione è certamente migliore: sei dentro lo spettacolo ed assisti da vicino al dramma. Il racconto poi è pieno zeppo di colpi di scena e quindi non riesci a comprendere davvero la trama finchè non finisce lo spettacolo.

Dame Agatha Mary Clarissa Christie, Lady Mallowan, nata Agatha Mary Clarissa Miller, è stata una scrittrice e drammaturga britannica. Il suo repertorio è denso di mistero e suspance, non a caso è divenuta la regina del Giallo, filone di crimininologia letteraria e teatrale. Sono suoi figli i personaggi Hercule Poirot e Miss Marple, ed a lei si sono ispirati centinaia di scrittori a seguire. Agatha Christie  è una figlia di una guerra e non si può non leggere dentro ogni suo romanzo una forma di appartenenza di parte alla sua nazione, e forse proprio per questo motivo, in questo caso più unico che raro, ci si stupisce non poco nel suo finale.

“Testimone d’accusa” è un dramma giudiziario magistrale, mai messo in scena in Italia in un grande allestimento, ed è arrivato al Teatro Bobbio di Trieste: tratto dal racconto di Agatha Christie pubblicato per la prima volta nel 1925, porta la firma di regia di Geppy Gleijeses e interpretato da Vanessa Gravina, Giulio Corso e Paolo Triestino. Gli altri attori in scena sono stati Yaser Mohamed, Antonio Tallura, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Michele Demaria, Erika Puddu e Lorenzo Vanità. È certamente la commedia più bella di Agatha Christie. La pièce fu adattata per il cinema dal grande Billy Wilder e aveva come protagonisti Charles Laughton, Marlene Dietrich e Tyrone Power.

Si tratta un tema noto, quello dell’adulterio, ma anche dell’amore assoluto, della vendetta e non da meno dalla lotta tra colleghi e dell’affermazione attraverso i successi lavorativi: i continui colpi di scena lasciano sbalordito il pubblico ogni volta che si svela un lato diverso da quello appena confermato.

Si è reso evidente il grande lato recitativo degli attori, ma anche la loro predisposizione ad assumere un lato comico che ha reso molto più scorrevole il testo reso in parte molto aderente al gergo avvocatizio. Proprio grazie a questa grande regia e capacità artistica, nonostante il tema trattato non sia certo un tema onorevole ed allegro perchè si tratta di omicidio, lo spettacolo scorre in maniera veloce e divertente.

Giuseppe Gleijeses, in arte Geppy Gleijeses, regista dello spettacolo, è un attore, drammaturgo, regista teatrale, direttore artistico, direttore teatrale e produttore teatrale ben noto alla città che ha avuto modo di apprezzare i suoi lavori negli anni e nei teatri cittadini.

Uno spettacolo che Roberto Crea firma con un disegno scenografico di grande attenzione storica, così come risalta la bellezza dei costumi di Chiara Donato, la scelta delle luci da parte di colui che a buon merito si definisce Artigiano Della Luce Luigi Ascione e da non dimenticare la completezza nelle musiche a firma Matteo D’amico.

“Testimone d’accusa” è in scena dal 23 al 26 febbraio alle 20.30 (domenica alle ore 16.30), come ottavo titolo in abbonamento della Stagione 2022/2023 del Teatro La Contrada.

Laura Poretti Rizman

Note di regia:

Esiste la “commedia perfetta”? Forse sì. Secondo alcuni critici è “Il matrimonio di Figaro” di Beaumarchais, secondo altri è “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde. Sul più bel dramma giudiziario però non ci sono dubbi: “Testimone d’accusa” di Agatha Christie. Il gioco non verte tanto sulla psicologia dei personaggi (ci aggiriamo tra simulatori occulti, assassini, grandi avvocati) quanto sulla PERFEZIONE del meccanismo. È infernale questo meccanismo, con un colpo di scena dopo l’altro, in un crescendo raveliano, una battuta dopo l’altra. E la costruzione “giudiziaria”? Impressionante per precisione e verità, come se l’avesse scritta il più grande giudice inglese del secolo scorso. Lo spunto, come spesso accade nelle opere della Christie, parte dalla storia di una donna tradita dal marito più giovane; ed è uno spunto autobiografico. L’autrice fu tradita dal primo marito (di cui però portò sempre il cognome) e sposò poi un uomo molto più giovane di lei. Ma bastasse questo… Il film capolavoro che ne trasse Billy Wilder era assai liberamente tratto -la Christie lo considerava il miglior adattamento cinematografico della sua opera-. Il testo teatrale è assai più asciutto, non concede tregua alla tensione, affonda come una lama di coltello affilatissima (letteralmente) nella schiena di chi osserva. Considerare la “maestra del brivido” un’autrice di consumo è come valutare Hitchcock un cineasta di serie B. Agatha è un genio e tale per sempre resterà. E qui, più che in “Trappola per topi”, più che in “Dieci piccoli indiani” questo diamante luccica in tutto il suo splendore. Naturalmente metterlo in scena richiede un cast di livello superiore e un realismo (non certo naturalismo) rigidissimi. E una dovizia di mezzi scenografici e recitativi. Io l’ho messo in scena con Vanessa Gravina, bella, bravissima e impossibile, Giulio Corso, uno dei migliori dell’ultima generazione, e altri 9 attori, tutti perfettamente aderenti ai ruoli. Per chiudere (ed essere più chiaro) vi anticiperò due particolari: in scena avremo lo stenografo che scriverà -con il particolare ticchettio- tutti i verbali del processo su una macchina stenografica autentica del 1948 (la commedia è del ‘53), i sei giurati saranno scelti tra il pubblico sera per sera, e chiamati a giurare e ad emettere il verdetto.

Buoni brividi a tutti!

Geppy Gleijeses

Il più bel dramma giudiziario dal genio di Agatha Christie

“TESTIMONE D’ACCUSA”

Con VANESSA GRAVINA, GIULIO CORSO e PAOLO TRIESTINO

Regia di GEPPY GLEIJESES

Dal 23 al 26 febbraio 2023

Teatro Orazio Bobbio – Trieste

 

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471), presso TicketPoint (Corso Italia, 6/c • tel. 040.3498276), sulla App gratuita della Contrada e on line sui siti contrada.it e vivaticket.it.

from to
Scheduled Arte e spettacolo Trieste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.