Trio Irnberger 🗓

SOCIETÁ DEI CONCERTI TRIESTE

STAGIONE 2018-2019

Teatro Verdi di Trieste

LUNEDì 11 MARZO ALLE 20.30 

IL TRIO IRNBERGER, GERINGAS, KASPAR IN UN CONCERTO OMAGGIO AI TRE GRANDI COMPOSITORI CECHI DVORAK, SUK E SMETANA.

TRIESTE – Lunedì 11 marzo alle 20.30 suonerà al Teatro Verdi di Trieste per la Società dei Concerti il Trio Irnberger, Geringas e Kaspar che celebrerà la grandezza e l’autenticità del linguaggio di tre grandi compositori cechi – Dvorak, SuK e Smetana –  in un programma dall’altissima temperatura emotiva. 

Thomas Albertus Irnberger, nato a Salisburgo nel 1985, è considerato uno dei più grandi violinisti austriaci. La stampa tedesca ha scritto di lui: “Come pochi altri giovani artisti nel suo campo, Irnberger è riuscito a raggiungere negli ultimi anni una posizione predominante tra i maggiori violinisti europei.” All’età di 15 anni, ha attratto l’attenzione della critica in seguito al suo debutto al Palais des Beaux Arts a Bruxelles, come solista al concerto per violino di Tchaikovsky.

Il violoncellista e direttore d’orchestra lituano David Geringas appartiene all’ élite musicale del giorno d’oggi. Presenta un repertorio insolitamente vasto che va dal primo barocco al contemporaneo, testimone della flessibilità e della curiosità dell’artista. Il suo rigore intellettuale, la sua versatilità stilistica, il suo sentimento melodico, e la sensualità del suo tono sono stati motivi di lode in tutto il mondo. Allievo di Rostropovich e vincitore della medaglia d’oro del Tchaikovsky Competition nel 1970, può ora vantare una carriera che ha attraversato decenni. Come fuoriclasse della musica lituana e dei compositori lituani, David Geringas ha vinto i più alti riconoscimenti della sua terra natia. Paul Kaspar ha studiato con il Prof. Rudolf Macudzinski a Bratislava, con il Prof. Frantisek Rauch a Praga e ha concluso gli studi con il Prof. Ludwig Hoffmann a Monaco. Il pianista ceco si esibisce regolarmente in tutta Europa, Israele, Turchia, Cina, Messico, U.S.A. e Canada.  

La passione per la musica Ceca li ha portati a creare questo splendido Trio e grazie al successo dei loro concerti, hanno deciso, con il supporto della casa discografica viennese GRAMOLA di incidere insieme tre CD, a partire già dal 2019, con i più rilevanti concerti di musica cameristica per pianoforte violino e violoncello. La prima opera in programma a Trieste sarà il Trio in si maggiore op. 21, composto da Dvorak nel 1875, un anno che rappresentò per il compositore un periodo di grande entusiasmo e possibilità. Il successo della terza sinfonia e l’ammirazione di cui godeva presso personaggi del calibro di Johannes Brahms e del critico Eduard Hanslick gli valsero l’ottenimento di una borsa di studio statale permettendogli finalmente di affrancarsi dall’occupazione di orchestrale per dedicarsi a tempo pieno alla composizione.

A seguire si potrà ascoltare l’Elegia per pianoforte, violino e violoncello, composta da Josef Suk nel 1902, in omaggio all’amico, poeta e drammaturgo, Julius Zeyer, inaspettatamente scomparso l’anno precedente e per il quale il compositore ceco aveva curato la stesura di un paio di partiture teatrali. Concepita inizialmente per violino, violoncello, quartetto d’archi, harmonium ed arpa, l’opera doveva far parte di una serie di tableaux vivants che sarebbero dovuti essere rappresentati in occasione della cerimonia in ricordo dell’amico, tuttavia, dal momento che il livello qualitativo si rivelò superiore rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato per una composizione occasionale, essa venne ben presto riproposta nella versione per trio che conosciamo oggi. Infine in programma il Trio in sol minore Op. 15 del 1855, opera legata ad un periodo estremamente difficile nella vita di Smetana, anno in cui venne a mancare la figlia Bedriska che aveva appena quattro anni. L’intensità e la drammaticità del momento appaiano evidenti nell’opera che viene da molti identificata come il primo grande lavoro dove il linguaggio compositivo di Smetana trova una sua compiutezza. Prossimo appuntamento con la SdC il 20 marzo: per la prima volta a Trieste, il canadese Marc André Hamelin, uno degli interpreti più originali del nostro tempo.

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