Trote

“Quando sei arrivato alla fine, la Vita e la Morte si fondono insieme”.

Uno splendido spettacolo quello che rivede sulle scene Paolo Triestino e Nicola Pistoia con la rappresentazione di Trote, di Edoardo Erba.

Una commedia nuova scritta espressamente per questi due attori, molto amati dal pubblico triestino che ha avuto modo di conoscerli nelle precedenti stagioni teatrali.

L’ironia in questo testo si  unisce fortemente alla drammaticità degli eventi  che la vita ci presenta quotidianamente, toccando i rapporti personali e spaziando tra legami di vario genere che vanno da quelli lavorativi, a quelli d’amicizia, d’amore e  familiari.

Uno spaccato del nostro mondo, dove bellezza e tristezza passeggiano insieme mantenendo un’equilibrio così precario a volte, da sfociare spesso in pazzia.

Un racconto nel quale rivediamo tratti a noi noti, esagerati a volte, ma proprio in quell’esagerazione riusciamo a riconoscerne i profili.

Un sorriso amaro ci accompagna fino in fondo lasciandoci per fortuna, la consapevolezza che, nonostante tutte le difficoltà, la vita rimane sempre e comunque, Meravigliosa.

 

 

Riproduzione riservata©Laura Poretti Rizman

TROTE

Di: Edoardo Erba
Scene: Alessandra Ricci
luci di Luigi Ascione
Costumi: Isabella Rizza
suono di Hubert Westkemper
Regia: Paolo Triestino e Nicola Pistoia
Produzione: Nuova Compagnia di Prosa
Interpreti: Paolo Triestino, Nicola Pistoia e Elisabetta de Vito
Repliche: 3

foto ILROSSETTI

Il binomio Nicola Pistoia e Paolo Triestino, per il pubblico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, è vincente: i due, forti di una sintonia negli interessi e nei linguaggi teatrali, da alcune stagioni collaborano stabilmente, regalando al pubblico spettacoli di successo, che riescono ad affrontare temi interessanti attraverso un approccio intelligente che sa divertire e allo stesso tempo emozionare.
Fin dall’inizio hanno volto la loro attenzione alla drammaturgia contemporanea, per regalarci uno sguardo critico e acuto che si posa talvolta su questioni sociali, talvolta su profili più intimi. Edoardo Erba – che firma Trote – è uno dei loro autori preferiti : ne realizzano “a quattro mani” la regia, oltre a esserne naturalmente affiatati protagonisti assieme ad Elisabetta De Vito. Lo spettacolo è allo Stabile – inserito nel cartellone Prosa – da martedì 6 a giovedì 8 novembre.
Trote è una commedia molto piacevole, che intreccia divertimento e poesia per affrontare un tema del quale è più facile tacere che parlare: la malattia. Ma il sortilegio di Triestino e Pistoia fa sì che il testo non appaia mai cupo. Si affronta ogni sviluppo con ironia e senso pratico, senza indugiare troppo nella commozione, come fa la gente semplice che Edoardo Erba pone al centro dello spettacolo. Gente abituata ad affrontare la vita nei suoi doni come nelle sue durezze. A regalare un accento metaforico e universale alla vicenda è la filosofia molto “zen” della pesca che accompagna l’intera trama, mentre a riportarci al sorridente disincanto della quotidianità è l’irresistibile eloquio romanesco dei protagonisti.
La Roma metropolitana dai ritmi concitati fa infatti da sfondo allo spettacolo: sulla riva dell’Aniene dove i due protagonisti s’incontrano, sembra quasi di coglierne in modo ovattato il frastuono. Maurizio e Paolo sono estraniati dalla vita “normale”: colpa del caso, che regala sorprese a volte crudeli ma spesso piene di significato.
Maurizio è un meccanico arricchito cui la vita non ha negato quasi nulla. Luigi invece è un operaio e la sua esistenza non è altrettanto facile: un lavoro alienante fra emissioni velenose, una madre anziana e prepotente… È un uomo ruvido, solitario, ma capace ancora di sognare un futuro con una giovane donna rumena, e magari una macchina usata, da regalarsi con i proventi dell’imminente pensionamento.
È il caso a farli incontrare. Maurizio ritira un referto medico che lascia poche speranze: immediatamente valuta la sua esistenza da un diverso punto di vista e la  “rivoluziona”. Si riconosce egoista, confessa alla moglie i suoi assurdi tradimenti. Ma… scopre presto di non essere l’oggetto del referto, e ritorna quasi quello di prima. L’angoscia provata lo ha però toccato: e decide di consegnare la famigerata cartella nelle mani del vero destinatario. Lo trova in riva all’Aniene intento a pescare trote: è questo il principale passatempo di Luigi, quello che gli permette di ritrovare l’armonia col mondo. Senza discostarsi troppo dall’atteggiamento ringhioso e burbero Luigi accoglie Maurizio, lo rende partecipe della filosofia della pesca e questi, neofita, si appassiona, cambia, tanto che… saprà consegnare il duro verdetto medico?
«Le sue opere contengono l’humor di Gogol, con lo charme di Italo Calvino e Fellini»  ha scritto di Edoardo Erba il Los Angeles Time. Pluripremiato (ha conquistato i maggiori premi nazionali Olimpici del Teatro, Riccione, Candoni, Salerno e Idi) l’autore infatti è considerato a ragione uno dei massimi talenti della sua generazione. Eclettico – si impegna nel campo del teatro, ma anche della fiction della radio, e dell’insegnamento all’Università di Pavia – sa raccontare la realtà con sensibilità e delicatezza, ma anche attraverso stilettate taglienti. Fra i molti lavori ricordiamo almeno il clamoroso successo di Maratona di New York  (tradotta in 17 lingue e rappresentata in tutto il mondo), il cult Muratori e Roman e il suo cucciolo di cui ha curato l’adattamento per l’edizione italiana diretta da Gassman.
Trote di Edoardo Erba è una produzione Nuova Compagnia di Prosa e va in scena alla Sala Assicurazioni del Politeama Rossetti dal 6 all’8 novembre, il 6 e l’8 alle ore 20.30 e – il 7 novembre –alle 16, in abbonamento Prosa.

Il cast è composto dai già citati Nicola Pistoia, Paolo Triestino (anche registi) ed Elisabetta De Vito. Le scene sono di Alessandra Ricci, i costumi di Isabella Rizza, le luci di Luigi Ascione, il suono di Hubert Westkemper.

Informazioni e biglietti per lo spettacolo sono disponibili presso i consueti punti vendita dello Stabile regionale, sul sito www.ilrossetti.it. Per informazioni si può contattare anche il centralino del Teatro allo 040.3593511.

La Stagione 2012-2013 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste. Si ringraziano tutti i Soci, in particolare il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trieste.

L’ufficio stampa

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