Tutte le ombre di una vita, rassegna

LA NUOVA RASSEGNA DI TEATRO CONTEMPORANEO DELLA CONTRADA AL VIA AL TEATRO DEI FABBRI VENERDì 31 GENNAIO CON “TUTTE LE OMBRE DI UNA VITA” DI NADIA DALLE VEDOVE CON SARA ALZETTA NEI PANNI DI INGMAR BERGMAN.

Sayonara, foto fornita da La Contrada

Tanta musica per la nuova rassegna di teatro contemporaneo al Teatro dei Fabbri sotto l’egida della Contrada che vedrà in calendario diversi appuntamenti tra gennaio e giugno. La stagione 2020 aprirà questo venerdì alle 20.30 con “Tutte le ombre di una vita” scritta da Nadia Dalle Vedove, una one-woman show che vede in scena Sara Alzetta nei panni del regista Ingmar Bergman alle prese con la sua ultima regia, quella del proprio banchetto funebre. La scelta originale sta proprio nell’aver affidato il ruolo maschile all’attrice e regista che porterà lo spettatore tra le pagine biografiche ispirate a “Lanterna magica” e “Tre Diari” scritti da Bergman. Musica dal vivo e proiezioni di fotografie accompagneranno questo racconto nato in occasione del centennale dalla nascita del regista. Il 21 e 22 febbraio sarà la volta di “Fino all’ultimo sguardo. Ritratto messicano di Tina Modotti” con Beatrice Visibelli e Chiara Riondino; regia e adattamento di Nicola Zavagli. Chiara Riondino, con la sua chitarra, insieme all’attrice Beatrice Visibelli compongono insieme, tra canzoni e parole, un ritratto biografico della mitica Tina Modotti, donna straordinaria, bellissima, grande attivista politica e grande fotografa. Sabato 7 marzo calcherà le scene Stefano Cutrupi, allievo dell’Accademia teatrale di Trieste della Contrada nei primi anni 2000, con “Il Signor Dopodomani”, un monologo di Domenico Loddo. Questo spettacolo, selezionato al Roma Fringe Festival 2019, ha come protagonista un uomo alla ricerca di una vendetta. Quella che era la sua Ada infatti si è portata via la sua felicità e lui ha trascorso i giorni sopraffatto dal dolore. Prima che scomparisse per sempre, lei gli ha lasciato soltanto una audiocassetta, con dentro canzoni, voci e rumori dei loro anni insieme. Musiche dal vivo anche per “Sayonara Trieste” venerdì 17 aprile in cui regia e drammaturgia sono affidate a Marzia Postogna; una storia ambientata a Trieste in un periodo nel quale la città era all’apice del suo splendore e, grazie all’apertura delle rotte con l’Oriente da parte del Lloyd Austriaco, era divenuta un centro importante di quel fenomeno noto come “giapponismo”. In calendario ancora canzoni e musica con il nuovo album “Al caffè San Marco” di Marzia Postogna realizzato insieme ad Edoardo Contizanetti, il 15 maggio. Infine chiuderanno la stagione alcuni appuntamenti del Festival del Litorale.

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