Tutu

La scena dello spettacolo si apre con l’illuminazione su di una corolla bianca vestita da un corpo scuro inesistente nel buio dello sfondo: rappresenta la femminilità ed è l’unica presenza femminile sulla scena ma lo si scoprirà soltanto ai saluti finali. Immediatamente dopo arriva un  trionfo di tulle rosa per vestire le gambe di struzzi che risulteranno morbidissime e e piumose.

Gli abiti sono talmente belli da essere utilizzati come foto di copertina per il cartellone pubblicitario affinchè le persone siano invogliate a recarsi a vedere lo spettacolo.

Sei sono i ballerini della compagnia Chicos Mambo, capaci e simpatici, che alternano momenti di danza a tratti comici e mimici e con grande ironia  scatenano l’ilarità del pubblico. La ballerina con il Tutù bianco dona l’anima e la femminilità ai danzatori che iniziano il percorso storico attraverso la storia della danza con chiari riferimenti alle scuole più importanti ed alle coreografie più note.

Con passi in punta di piedi aggiunti all’assaggio di poesia di danza classica vestendo costumi fantastici riescono a mescolare l’ironia  che, sommata alla loro capacità comica e mimica crea ilarità e divertimento. Ed ecco dunque che ci troviamo a vedere la breakdance su base classica, il tango sensuale con ballerini  che vestono tacchi alti e che, oltre ai momenti di ilarità, mostrano una grande bellezza e una forte sensualità. Le Danze Polonesiane,  sono spiritosaggini ma anche portamento di corpi che in abiti e veli usualmente femminili esprimono un lato inconsueto e bello.

La magia della danza aerea su di un corpo che sembra una scultura e che ruota come un Dervisci fa sognare.

Una gara di ballo che parte da un bel valzer viennese con lo stile di un cha cha cha  e che arriva ai  balli proibiti molto hot pop attraversando il volo di un cigno che, con una perfetta esibizione muscolo dorsale, simboleggia perfettamente il movimento delle ali degli animali citati  rasentando  la perfezione e soprattutto voltando  per tutta l’esibizione la schiena al pubblico rimanendo fermo sul posto, stupiscono.

Pezzi di danza che vengono esibiti solo con settori del corpo che possono essere la schiena come nel caso sopra descritto, oppure le gambe come nel caso degli struzzi rosa dove il corpo a terra portava la danza  solo  esclusivamente alle gambe rialzate continuano a portarci fuori quella zona confortevole che ci aspettavamo di vedere, e la risposta è una risata.

Contrapposizioni  continue tra   spiritosaggini e serietà come nel caso della banda dei cuccioli di cigno imbranati e comici nei loro piumosi   pannolini mentre scoprono il loro corpo nei loro limiti. Le donne di Pina Bausch bilanciano la danza classica moderna alla danza degli indigeni neozelandesi attraverso un mixaggio musicale e un lavoro coreografico eccezionale che terminano in un cliché di domande inopportune rivolte agli uomini che decidono di danzare.

Non potevano mancare gli atleti cinesi con la danza artistica e un finale una pioggia di Pon Pon scatenano gli applausi a scena aperta ma la chicca è stata il voler coinvolgere da parte del coreografo della compagnia,  tutto il pubblico del Teatro Politeama Rossetti in una danza e in un canto scatenati che hanno concluso una piacevolissima serata a teatro in allegria talmente grande da portar le lacrime agli occhi da tanto ridere.

Anche il cuore ringrazia.

Laura Poretti Rizman

chicos-mambo, foto fornita dal Teatro Stabile del FVG

“I Chicos Mambo invadono il Politeama Rossetti con la loro tecnica eccellente e la loro irresistibile ironia: uno spettacolo che attraversa la storia della danza, incanta e fa sorridere il loro “Tutu”. Sono ospiti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia per il programma di TS Danza 4.0 soltanto martedì 6 febbraio, alle ore 20.30 alla Sala Assicurazioni Generali”.

Martedì 6 febbraio arrivano per la prima volta a Trieste i Chicos Mambo, simpatici e attesi ospiti del festival TS Danza 4.0 organizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Presentano “Tutu” in una data unica, con inizio alle 20.30 alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti.

I Chicos Mambo sono sei incredibili danzatori e declinano impeccabilità tecnica e portata ironica, secondo uno spirito franco-catalano.
Compagnia francese – ma fondata a Barcellona nel 1994 da Philippe Lafeuille che tuttora firma le coreografie e dirige l’ensemble – nei suoi oltre vent’anni d’attività ha avuto successo in tutto il mondo e arriva in Italia dopo aver inanellato addirittura sei mesi di repliche “sold out” a Parigi.

Al pubblico regionale presentano uno spettacolo che racchiude, fin dal titolo, la quintessenza della danza: “Tutu”.
I sei eccellenti ballerini lo interpretano attraverso una ventina di brani che con ritmo incalzante attraversano tutte le possibili evoluzioni del ballo, dall’immagine kitch della danzatrice che volteggia sui carillon, a Pina Bausch: mettono al servizio dell’irresistibile parodia tutta la loro preparazione, il loro vigore fisico e il loro contagioso humour. “Tutu” – spettacolo premiato nel 2015 al Festival di Avignone e applaudito a livello internazionale (ha ormai superato il traguardo delle 250 repliche e dei 1000.000 spettatori) – alla danza dedica un vero e proprio inno. Un inno appassionato, certo, ma capace anche di scherzare un po’ su tic e fissazioni, su icone e vezzi dell’universo sognante e suggestivo del balletto.

Vi si si potranno riconoscere i cult del repertorio classico, il kitsch intramontabile della danzatrice sul carillon, la modernità di Pina Bausch, il tango e addirittura la danza maori “haka” in un costante intreccio di spirito canzonatorio e meticolosa esecuzione. E così si passa attraverso i passi, gli stili, le figure si conoscono tutti i possibili eccessi nella fantasia dei costumi, delle acconciature… e anche l’amatissimo tutu riceve il personale tocco degli scatenati Chicos Mambo.

Assolutamente seri nel loro amore per la danza, che desiderano trasmettere sopra ogni cosa, i Chicos si impegnano a calamitare il più ampio ventaglio possibile di spettatori: ognuno, sia un bambino, un esigente critico, un danzatore, o semplicemente un curioso troverà in “Tutu” il proprio motivo di gioia e soddisfazione.

“Tutu” è firmato per la regia e coreografia da Philippe Lafeuille.
Tutulogue: Romain Compingt
Zentaï: Corinne Barbara
con: David Guasgua M., Pierre-Emmanuel Langry, Julien Mercier, Guillaume Queau, Vincenzo Veneruso, Stéphane Vitrano

Costumi: Corinne Petitpierre
Parrucche: Gwendoline Quiniou
Colonna sonora: Antisten
Luci: Dominique Mabileau
Coproduzione: Val Productions/Cie La Feuille d’Automne con il sostegno per la residenza creativa presso Klap/Maison pour la Danse -Marseille, L’Orange Bleue -Eaubonne, L’Apostrophe -Cergy Pontoise. Accueil studio Théâtre Paul Éluard/Scène conventionnée – Bezons, Centre national de la danse, un centre d’art pour la danse -Pantin

La tournée italiana è organizzata da International Music and Arts

I biglietti per “Tutu” sono disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e naturalmente anche attraverso il sito www.ilrossetti.it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.