Una neomamma all’Ironman

FESTEGGIANO DIECI ANNI DI MATRIMONIO TAGLIANDO IL TRAGUARDO DELL’IRONMAN MANO NELLA MANO: SONO LA NEOMAMMA ELENA PADOVESE E IL MARITO ADRANO GALL 

Hanno concluso insieme la durissima competizione che si è svolta a Cervia lo scorso 23 settembre, con un tifoso speciale ad attenderli al traguardo: il figlio di un anno Edoardo. Ma la coppia è già pronta per ripartire: prossima tappa l’EuroMarathon del primo ottobre. 

TRIESTE – Hanno festeggiato i loro primi dieci anni di matrimonio affrontando insieme l’IRONMAN, il durissimo triathlon per la prima volta ospitato in Italia, con un tifoso molto speciale ad attenderli al traguardo, che hanno tagliato mano nella mano. Sono la neomamma Elena Padovese, personal trainer certificata IRONMAN COACH e il marito Adriano Gall, business coach, che sabato 23 settembre a Cervia si sono cimentati, insieme ad altri 2600 iscritti provenienti da ogni angolo del globo, con questa competizione per uomini e donne di ferro, che prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bici e 42,2 km di corsa, con un tempo limite totale di 16 ore. Ad attenderli al traguardo, insieme alle migliaia di tifosi riuniti nella cittadina romagnola per l’occasione, c’era il figlio Edoardo, che oggi ha un anno e ha seguito mamma e papà nel corso di tutta la loro preparazione per questa gara estrema, iniziata subito dopo la nascita del bimbo e proseguita a ritmo serrato per tutta l’estate. Elena e Adriano sono riusciti a concludere l’IRONMAN tagliando insieme il traguardo dopo 13 ore 32 minuti e 27 secondi dalla partenza: un modo decisamente originale per festeggiare i loro primi dieci anni di matrimonio.

La strategia ideata dalla coppia prevedeva che Elena prendesse vantaggio nella frazione di nuoto, mantenesse il distacco durante il tratto di bici per poi essere raggiunta da Adriano durante la corsa, data la sua maggiore velocità. Ma non tutto è andato esattamente secondo i piani. Le difficoltà non sono mancate: la temperatura dell’acqua dell’Adriatico di 18,4°C, che dopo più di un’ora di nuoto ti intorpidisce mani e piedi; le cinque soste forzate di Adriano durante la sessione di bici dovute alla perdita di una borraccia e alla caduta della catena, che hanno causato un accumulo di ritardo; il vento a sfavore durante tutti gli ultimi 90 km di bici. Ciò ha fatto sì che Adriano forzasse la pedalata per cercare di recuperare, ritrovandosi poi a corto di energie dalla fine della frazione di bici e durante tutta la maratona finale. Elena nel frattempo ha rispettato la strategia stabilita, senza però vedersi raggiungere dal marito. Così al 30° km ha deciso di rallentare per aspettarlo e concludere insieme la gara. Il quarto e ultimo giro di maratona è stato gestito alternando la corsa con la camminata, per recuperare le energie e concludere gli ultimi 4 km correndo ininterrottamente fino al traguardo, che i due hanno tagliato mano nella mano, regalando molte emozioni agli amici e tifosi che li stavano seguendo in diretta su Facebook grazie alla sorella Francesca Padovese.

Elena e Adriano hanno confermato con la loro prestazione il motto dell’IRONMAN Anything is possible”: sono riusciti a portare a termine questa durissima impresa, per cui si sono allenati tutta l’estate, gestendo tutte le difficoltà che ogni famiglia può avere, tra lavoro, figli, affetti.

IRONMAN è una gara estrema: se però viene affrontata con la giusta motivazione e preparazione chiunque può portarla a termine, lavorando principalmente sullo stile di vita – dice Elena, che nel suo libro, bestseller Amazon, “Trasforma la tua vita attraverso il movimento” (Mind edizioni, 2017) svela tutti i trucchi per affrontare al meglio la corsa di resistenza -. Immagina come vorresti essere e metti in atto tutte le strategie utili per diventare come desideri, alla fine raggiungerai il tuo obiettivo.” 

Che nel caso della coppia di sportivi non finisce qui, perché già il primo ottobre Elena e Adriano saranno impegnati nell’EcoTrail della Penisola di Muggia, evento clou dell’Euromarathon, una 25 chilometri con più di mille metri di dislivello che i due disputeranno, come consentito dal regolamento di quest’anno, in coppia. Per l’occasione venerdì 29 settembre alle 18.30 Elena Padovese presenterà anche il suo libro “Trasforma la tua vita attraverso il movimento” presso il Decathlon all’interno dello Shopping Center Montedoro.

Classe 1980, l’Ironmum Elena Padovese nasce a Latisana e cresce a Concordia Sagittaria. Dopo il dottorato di ricerca e il post-doc in Scienze del Farmaco all’Università di Trieste decide di fare della sua passione, la corsa, la sua professione, utilizzando la formazione in biologia, chimica e biomeccanica acquisita all’università. Già istruttrice di fitness, frequenta diversi corsi per diventare una buona allenatrice, tra cui il MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni), attraverso cui diventa una coach certificata. E’ autrice del libro“Trasforma la tua vita attraverso il movimento” e del programma online “Strategie per correre“. Comincia a gareggiare nel 2013 e nell’anno tra il 2014 e 2015 partecipa a cinque maratone, diverse mezze maratone e alcune gare di triathlon. Nel frattempo guadagna, unica donna in Italia, la certificazione di IRONMAN COACH come preparatrice fisica e mentale per sport di endurance, come la maratona e il triathlon. Continua a correre e gareggiare anche adesso che è mamma, insieme al marito Adriano Gall (anche lui coach MICAP, attivo nel campo aziendale, autore del libro “Come trasformare un reclamo in un’opportunità”).

UNA NEOMAMMA ALL’IRONMAN: LA RICETTA PER IL BENESSERE DELL’IRONMUM ELENA PADOVESE 

Maratoneta e personal trainer, certificata Ironman Coach, parteciperà con il marito al primo Ironman d’Italia, in calendario il 23 settembre a Cervia. Nel bestseller Amazon “Trasforma la tua vita attraverso il movimento” svela tutti i segreti per mantenere in forma corpo e mente con la mezza maratona. Anche da neomamma.

TRIESTE – Lo sport è una costante della sua vita: l’ha aiutata a superare l’anoressia in cui era scivolata da ragazzina e ad affrontare al meglio una gravidanza che l’ha resa felicemente madre del piccolo Edoardo, che oggi ha otto mesi. Non stiamo parlando della classica fitmom, per cui l’attività fisica è soltanto un mezzo per mantenere il corpo scolpito. Per Elena Padovese, maratoneta e personal trainer, dottorata in Scienze del farmaco all’Università di Trieste, lo sport di resistenza, in particolare la corsa su lunga distanza e il triathlon, è prima di tutto una passione a cui è impossibile resistere e che ti pone dinnanzi a sfide sempre nuove, come la vita. 

La sua prossima sfida da neomamma si chiama Ironman, il durissimo triathlon a lunga distanza che per la prima volta si disputerà in Italia, a Cervia, il prossimo 23 settembre. La prova, alla quale sono attesi oltre 2 mila atleti, prevede 3,8 km di nuoto, 180 km in bici nel parco naturale delle saline e sulla colline di Bertinoro, e la maratona di 42 km nel circuito Cervia-Milano Marittima. Elena, che grazie alla sua esperienza nell’allenamento da pochi mesi ha ottenuto la certificazione di “Ironman Coach”, sarà tra le prime Ironmum d’Italia

Senza superpoteri. Perché per farcela non serve essere Wonder Woman: basta seguire alcuni semplici consigli, che la maratoneta di origine veneta propone nel suo programma online “Strategie per correre” e ha riunito nel libro “Trasforma la tua vita attraverso il movimento”, uscito lo scorso marzo per la casa editrice Mind nella collana “Le vie del successo” e subito entrato nella classifica dei Bestseller Amazon. Grazie alle sue “istruzioni per l’uso” e alla lunga esperienza maturata sul campo, nutrita da una passione smodata per la corsa, l’autrice ha fatto macinare chilometri d’asfalto a persone che prima, per pigrizia o per peso eccessivo, non si spostavano dal divano di casa. Ha portato perfino la madre sessantaduenne a infilare le scarpe da ginnastica per correre tutti i 21 km della mezza maratona. La sfida lanciata da questo saggio al lettore, che verrà guidato passo per passo verso la meta, divertendosi pure, è infatti quella della mezza maratona. Che per l’autrice è un’impresa alla portata di tutti, indipendentemente dall’età e dalla preparazione atletica di partenza. L’importante è non improvvisare, perché nessuno può pensare di affrontare una prova sulla lunga distanza senza una preparazione adeguata ed è meglio evitare il fai-da-te. Per raggiungere la meta basta seguire alcuni consigli utili e metterli in pratica con un training che dev’essere, prima di tutto, mentale, passando poi per una corretta nutrizione e un programma d’allenamento step by step. Che la mente c’entri parecchio nella corsa di lunga distanza Elena Padovese lo ha verificato frequentando il MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni), che tra le prove richieste ai suoi diplomati mette anche la maratona. “La maratona è una metafora della vita – spiega l’autrice -: è fatta di alti e bassi, di una curva dopo l’altra, che percorri senza sapere cosa troverai dopo. Per la sua lunghezza ti insegna a reclutare le risorse di cui hai bisogno quando ne hai bisogno, a imparare a riconoscerle. Ti insegna a gestire il tuo corpo e la tua mente nei momenti di crisi e a calibrare le forze”. 

Perciò il consiglio rivolto a chi decide di cominciare a fare attività fisica ripartendo sostanzialmente da zero è di rispettare una scaletta di allenamenti senza troppe deroghe e senza forzare. “Si può iniziare a re-imparare a correre camminando. Non c’è nulla di poco dignitoso nel farlo – spiega Elena Padovese – non bisogna preoccuparsi di sembrare goffi se qualcuno sfreccia accanto a una velocità superiore. Occorre procedere per gradi, alternando tratti di camminata a tratti di corsa”. Il suggerimento è di darsi otto settimane di tempo, alternando tre e quattro uscite la settimana, per arrivare a correre consecutivamente per mezz’ora a un buon ritmo. Lo step successivo è rappresentato dai dieci chilometri di corsa, con quattro uscite per quattro settimane, cominciando con i 5 km per finire con la distanza doppia. Padovese consiglia l’impiego durante questi allenamenti di un cardiofrequenzimetro, per misurare l’intensità dello sforzo e ottimizzare la propria performance. Il consiglio, ottenuti buoni riscontri sui 10 km, è di consolidarsi su questa distanza, estendola quindi a 12 chilometri, prima di tentare il passo successivo: la mezza maratona. In questo caso la tabella suggerita nel libro prevede dodici settimane di lavoro, alternando le distanze percorse e preferibilmente i tracciati in modo da fornire sempre nuovi stimoli ed evitare che la ripetitività possa intaccare l’entusiasmo. Ben vengano anche i compagni di avventura: correre in compagnia è un deterrente contro la noia e permette di confrontare i progressi compiuti. Elena Padovese individua undici errori da evitare. Eccoli. 1) Pensare che per iniziare bisogna essere degli atleti in super-forma. 2) Avere fretta e bruciare le tappe del programma. 3) Saltare o ridurre troppo il riscaldamento iniziale. 4) Scegliere compagni di corsa troppo forti per il proprio livello. 5) Credere di potersi abbuffare perché “tanto poi consumo”. 6) Iniziare a correre con scarpe inadatte. 7) Iniziare a correre “come viene” senza educare il corpo alla corretta postura. 8) Scoraggiarsi subito perché non si vedono risultati. 9) Scegliere percorsi difficili e pieni di saliscendi sin dalle prime uscite. 10) Correre sempre lungo lo stesso percorso senza mai variare. 11) Non ascoltare i segnali del proprio corpo.

Classe 1980, l’autrice nasce a Latisana e cresce a Concordia Sagittaria. Comincia a soffrire di anoressia all’età di 15 anni, malattia che la porta a un ricovero ospedaliero appena 17enne. Supera la malattia a Trieste, dove si trasferisce per frequentare il corso di laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, e riconquista il suo equilibrio psicofisico attraverso uno stile di vita sano e praticando diversi tipi di sport. Dopo la laurea, frequenta il dottorato di ricerca in Scienze del Farmaco all’Università di Trieste e successivamente ottiene un post-doc per lo stesso progetto di ricerca. Nel 2012 vengono tagliati i fondi per il suo progetto e rimane senza lavoro. La svolta arriva quando decide di fare della sua passione, la corsa, la sua professione, utilizzando la formazione in biologia, chimica e biomeccanica acquisita all’università. Già istruttrice di fitness, frequenta diversi corsi per diventare una buona allenatrice, tra cui il MICAP, attraverso cui diventa una coach certificata come preparatrice fisica e mentale per sport di endurance, come la maratona e il triathlon. E’ autrice del programma online “Strategie per correre”. Comincia a gareggiare nel 2013 e nell’anno tra il 2014 e 2015 partecipa a cinque maratone, diverse mezze maratone e alcune gare di triathlon. Continua a correre e gareggiare anche adesso che è mamma da soli otto mesi, insieme al marito Adriano Gall (anche lui coach MICAP, attivo nel campo aziendale).

 

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