Volare

Gennaro Cannavacciuolo interpreta Domenico Modugno in “Volare”,

fuori abbonamento al Teatro Bobbio.

 

foto fornita da La Contrada

Martedì 18 dicembre alle 20.30 debutta al Teatro Orazio Bobbio il secondo dei cinque eventi “Extra” della Stagione della Contrada: “Volare. Omaggio a Domenico Modugno” con Gennaro Cannavacciuolo.

Definito dalla critica “un autentico gioiello”, “Volare” è un tuffo emozionante nella storia della grande canzone italiana, interamente dedicato a Domenico Modugno, che Gennaro Cannavacciuolo fa rivivere in scena attraverso una personale e originale reinterpretazione. Nell’intento di scandagliare le varie strade musicali percorse da Modugno, lo spettacolo parte con canzoni dialettali e macchiettistiche – da “O ccafè” a “La donna riccia”, da “La cicoria” e “U pisci spada” alla più famosa “Io mammeta e tu” – per arrivare poi fino ai monologhi teatrali e al suggestivo dialogo tra madre e figlia tratto dalla commedia musicale “Tommaso D’Amalfi” di Eduardo de Filippo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio, che volle dare il suo contributo a questo spettacolo.

Nella seconda parte, lo spettacolo vira verso un’atmosfera “brechtiana” e cede il posto alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno, come “Vecchio frac”, “Tu si na cosa grande”, “Resta cu mme” e così via, sino all’ormai inno nazionale “Nel blu dipinto di blu”, cantato e danzato a mo’ di tip tap, alla maniera di Fred Astaire.

Uno spettacolo coinvolgente ed interattivo, applaudito dalla critica più esigente, che propone un alternarsi sottile di momenti comici e di alcuni più melanconici, di aspetti gioiosi e di suggestive evocazioni poetiche; uno spettacolo in cui Gennaro Cannavacciuolo miscela il pathos di Di Giacomo al realismo triste-ironico di Eduardo, approdando con successo ad una comicità teatral-musicale dai mille volti.

Già protagonista del primo evento “Extra” della Stagione della Contrada (“Operetta, eterno amore” di Gori-Gilleri), torna a calcare il palcoscenico del Bobbio Gennaro Cannavacciuolo, uno fra i più eclettici artisti italiani; attore, cantante e fantasista, Cannavacciuolo scopre il teatro da bambino e, seguendo diversi corsi di recitazione (nonostante il parere contrario dei genitori), riesce a farsi notare da Eduardo De Filippo che, per cinque anni, sino alla sua morte, lo prende sotto la sua ala inserendolo nella sua compagnia. Saranno ovviamente cinque anni fondamentali per la sua formazione anche perché, nel medesimo periodo, incontra Pupella Maggio di cui diventerà grande amico e con cui dividerà anche la scena.

Alla morte di Eduardo, si cimenta anche nel canto e nel ballo e le sue scelte artistiche diventano sempre più impegnative, portandolo ad interpretare ruoli da protagonista o co-protagonista in spettacoli che hanno fatto storia: “Cabaret”, “Concha Bonita”, “Notti di Cabiria”, “Bacio della Donna Ragno”, “Carmela e Paolino”, “Questa sera Amleto”, “Novecento Napoletano”, per citarne solo alcuni.

Dal 1996, lavora per vari enti lirici ricoprendo ruoli brillanti in numerose operette, in particolare per il Teatro Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli, il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, il Filarmonico e l’Arena di Verona. Dal 1988, partecipa anche a numerose trasmissioni televisive nonché a fiction e film sia per il cinema che la televisione. Ha lavorato con Giuseppe Patroni Griffi, Gina Lollobrigida, Francesca Dellera, Pippo Baudo, Paolo Limiti, Mireille Mathieu, Marisa Laurito, Nicola Piovani, Alfredo Arias, Gianni Morandi, Saverio Marconi, Giulio Scarpati, Vittorio Sindoni, Carlo Vanzina e molti altri.

Per i critici più esigenti del settore, Gennaro Cannavacciuolo è sinonimo di talento, di classe, di eclettismo e di fantasia insuperabili, uno degli ultimi eredi della grande scuola teatrale-attoriale legata ad Eduardo, che lo rende capace di affrontare il comico, il tragico, la rivista, il cabaret con uno stile inconfondibile. Fra i numerosi premi vinti, ottiene due volte, nel 2005 e 2009, quello più importante nel settore teatrale, il Premio ETI Olimpici del Teatro.

In “Volare. Omaggio a Domenico Modugno”, diretto da Marco Mete e dallo stesso Cannavacciuolo, l’attore è accompagnato dalle musiche dal vivo eseguite da Marco Bucci (pianoforte e curatore degli arrangiamenti musicali), Andrea Tardioli (clarinetto e sax contralto) e Claudia Della Gatta (violoncello). I movimenti coreografici sono di Leda Lojodice.

Prodotto da LeArt/Elsinor, “Volare. Omaggio a Domenico Modugno” debutta al Teatro Bobbio martedì 18 dicembre alle 20.30. Ingresso intero 20 ¤ (primo settore) / 18 ¤ (secondo settore); ridotto (sopra i 60 anni, sotto i 26 e abbonati della Stagione di Prosa della Contrada) 18 ¤ (primo settore) / 16 ¤ (secondo settore); gruppi (min. 8 persone) 14 ¤. Parcheggio gratuito alla Fiera di Trieste (ingresso principale in P.le De Gasperi).

Prevendita dei biglietti presso la biglietteria del Teatro Bobbio o al TicketPoint di Corso Italia 6/C. Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (www.vivaticket.it).

Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; contrada@contrada.it; www.contrada.it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.