Zero il Folle in Tour

 

Ritornare a Bologna per sentire Renato. Essere davanti allo sportello all’apertura, e trovarmi emozionata come quando ero bambina.

I volti intorno non appartengono soltanto a coetanei, ma ritrovo anche tra loro giovani di ogni età. Ci sono i ragazzi dello staff, che ballano e cantano tutte le canzoni, ma anche nonne, mamme, figlie e nipoti. Ci sono anche moltissimi uomini, perchè Renato piace a tutti, si sa.

Renato ricrea il suo carrozzone, ogni volta, ad ogni suo concerto. Ci sono i baracchini fuori che vendono le sue icone, e ci sono gli ambulanti che offrono leccornie. Tra loro si mescolano sempre dei personaggi che cercano di proporti sciarpe, cappelli, braccialetti. All’interno dell’arena il suo staff e quello locale, sorride. Nel parterre distribuiscono caramelle dello sponsor, nei piani alti invece no. Gli sponsor ruotano con le loro pubblicità che appaiono sui televisori intorno, mentre a intervalli regolari, la voce di Renato ci ricorda quanto lui non ami farsi fotografare, invitandoci a non farlo neppure stavolta, ed a goderci lo spettacolo. Sarà possibile? No di sicuro. Al suo apparire centinaia di schermi si illuminano di luce azzurrina e lo spettacolo ha inizio.

Lui appare vestito come un doge veneziano in periodo carnevalesco. Imponente come la sua scenografia, supportato da un’orchestra di tutto rispetto, la Grande Orchestra del Cinema diretta da Renato Serio; si avvale della sua band e di un grande coro che a tratti canta dei riarrangiamenti dei suoi brani per permettergli il cambio d’abito che puntuale esegue quasi ad ogni cambio canzone. Abiti bellissimi, eseguiti con tessuti meravigliosi, luccicanti e di grande effetto, contornati da cappelli maestosi. Sul palcoscenico inneggiano delle maschere giganti, a tratti dagli occhi partono bagliori. Il gioco di luci è splendido, si crea subito un’atmosfera regale. Ci sono anche i ballerini che interpretano dei mimi, tutti vestiti di bianco volti compresi. Renato si vede da lontano, se non sei nelle prime file. Non ci sono primi piani proiettati sullo schermo, ma l’impressione sfuocata che rimane è ad ogni modo maestosa.

Il pubblico lo ama, non solo quello di Bologna al quale lui riconosce un affetto profondo dato dal fatto che è stato, insieme a quello di Firenze, il primo ad accettarlo fin dai suoi esordi.

Le sue canzoni scorrono, mescolandosi. Il suo repertorio è enorme. Scorrono valori e musica, principi e poesia. Non dimentica i suoi cari, Mia Martini e Stefania Rotolo per prime, ma non soltanto loro, sullo schermo scorrono i nomi dei più grandi artisti scomparsi. Non dimentica di lasciare un segno, insegnando una via difficile, a tratti impercorribile nella sua semplicità. Renato canta, con la sua consueta bella voce. Renato si dà totalmente, per quattro ore, concedendo soltanto dieci minuti di sosta tra una parte dello spettacolo e l’altra.

Renato fa cantare, e nel finale, quando ricercando amore esulta con la sua solita frase, Non dimenticatemi, eh?, i brividi salgono al cielo, insieme alle ultime note della sua canzone migliore, portando commosse lacrime e emozioni in ognuno del suo pubblico, e l’arena era piena in entrambe le serate, a Bologna.

Renato il Folle ha colpito ancora. Con una forza incredibile sta sostenendo un tour che vedrà la sua conclusione a fine gennaio nella sua città.

 

Laura Poretti Rizman

Folle è chi sogna, chi è libero, chi provoca, chi cambia.

Folle è chi rifiuta le regole e l’autorità, alimentando i desideri nascosti di chi lo giudica e segretamente vorrebbe assomigliargli.Folle è chi non si vergogna mai e osa sempre, per rendere eterna la giovinezza.

Folle è RENATO ZERO. L’artista italiano più rivoluzionario di sempre sta per tornare a stupire la sua gente con UN NUOVO TOUR dall’1 Novembre nei principali palasport italiani con un grandioso show nel quale, oltre ad attingere al suo storico repertorio, presenterà dal vivo anche il nuovo album di inediti, in uscita a ottobre,”ZERO IL FOLLE”.

Renato Zero commenta:

“Scommettiamo che il tempo non ci tange? Che la ruga non ci sfiora?
Che il sogno ci sostiene e la musica ci adora?
Siamo folli Impenitenti.
Siamo Alunni e Professori.
Siamo Principi e Corsari.
Siamo Giovani Maturi.
Scommettiamo che non ci fermerà nessuno?”

e così continua:

“Il folle esprime il rifiuto di ogni autorità e si alimenta dei desideri nascosti di chi lo giudica e segretamente vorrebbe assomigliargli.
La Storia l’hanno fatta i folli: Gesù, Galileo, Mozart, Martin Luther King, John Lennon, Pasolini, Steve Jobs.
Non vergognarsi mai e osare tutto, per rendere eterna la giovinezza.
L’elogio alla follia 500 anni dopo ha parole nuove e incontra il pentagramma. Perché, 500 anni fa come oggi, nessuna società, nessun legame potrebbe essere gradevole o duraturo se gli uni con gli altri non ci lusingassimo vicendevolmente col miele della follia.”

I biglietti saranno disponibili in prevendita dalle ore 11.00 di Giovedì 9 Maggio, sul sito ufficiale di Renato Zero , sul sito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati Vivaticket.

tutte le date di “ZERO IL FOLLE IN TOUR”, sono prodotte e organizzate da Tattica.
Rtl 102.5 è la radio media partner ufficiale del tour

 

 

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