Orchidee

“Con Orchidee ritorna a Trieste Pippo Delbono, artista di spessore e fama internazionale in scena al Teatro Sloveno il 25 e 26 novembre per il cartellone altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Dal 24 novembre al via la rassegna CORPOaCORPO dedicata a Delbono che incontrerà il pubblico alla Sala Bartoli”.
Karine De Villers e Mario Brenta, foto fornita da Il Rossetti
Karine De Villers e Mario Brenta, foto fornita da Il Rossetti
È senza paragoni l’impatto emotivo del teatro di Pippo Delbono: un artista di difficile definizione, affascinante, singolare, nuovamente ospite – dopo il successo ottenuto nel 2002 con Barboni –  della stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Martedì 25 e mercoledì 26 novembre porterà in scena Orchidee il suo ultimo lavoro, molto apprezzato dalla critica per la sua nitida linea formale e per la potente intensità comunicativa.
Lo spettacolo, inserito nell’abbonamento altripercorsi, andrà in scena al Teatro Sloveno,  alle ore 21, nell’ambito della collaborazione avviata con lo Stabile del Friuli Venezia Giulia sia nell’attività di produzione sia sul piano culturale e degli spazi.
Assieme, dunque, i due enti provvedono alla presentazione dello spettacolo di Delbono nonché a un’interessante rassegna di film e docufilm realizzati dall’artista in programma fra il 24 e il 27 novembre, in collaborazione anche con la Casa del Cinema di Trieste e con il Kinoatelje di Gorizia. Un approfondimento appropriato sul lavoro appassionante di un artista che si è imposto sia in Italia che all’estero, come dimostrano la sua costante presenza ai massimi festival internazionali, le retrospettive a lui dedicate dal Théatre du Rond-Point di Parigi, la sua messinscena entrata nel repertorio del Residenztheater di Monaco di Baviera…
«Ancora posso scrivere d’amore scriveva il poeta Dario Bellezza, grande amico di Pier Paolo Pasolini morto ucciso dall’aids» commenta Pippo Del Bono a proposito di Orchidee. «L’orchidea è il fiore più bello ma anche il più malvagio, mi diceva una mia amica, perché non riconosci quello che è vero da quello che è finto. Come questo nostro tempo. In Orchidee c’è, come in tutti i miei spettacoli, il tentativo di fermare un tempo che sto attraversando. Un tempo mio, della mia compagnia, le persone che lavorano ormai da molti anni con me, ma anche un tempo che stiamo attraversando e vivendo oggi tutti noi. Italiani, europei, occidentali, cittadini del mondo. Un tempo confuso dove mi sento, ci sentiamo, in tanti, credo, sperduti… Con la sensazione di aver perduto qualcosa. Per sempre. Forse la fede politica, rivoluzionaria, umana, spirituale. Orchidee nasce anche da un grande vuoto che mi ha lasciato mia madre quando è partita per sempre. Mia madre che dopo i conflitti, le separazioni, avevo rincontrato per ridiventare amici. Io, un po’ più grande un po’ più saggio, lei vecchia ritornata un po’ più bambina».
Ma Orchidee parla anche di altri vuoti, come lo smarrimento dell’artista nella realtà attuale. Com’è nella sua poetica, Delbono risponde a tali spunti attraverso una successione lirica e generosa di immagini, scene, chiaroscuri, momenti drammatici, canzoni delicate, citazioni teatrali, leggerezza… Il suo è un teatro totale, un linguaggio semplice e mai noioso a cui bisogna abbandonarsi, consapevoli che non lo si può decodificare attraverso i canoni classici della “lettura” di una messinscena. Così, dopo aver raccontato vuoti e abbandoni struggenti (come quello dalla propria stessa madre) l’artista, assieme alla sua compagnia stabile – anch’essa composta da elementi diversi, ognuno con un proprio portato molto significativo e nient’affatto scontato – racconta anche del bisogno di “riempire” quei vuoti, in uno slancio vitale che è forse il motore di tutto. Un istinto che ci spinge a esistere, superare, creare e – come ricorda lo stesso Delbono – ancora parlare e scrivere d’amore.
Orchidee è uno spettacolo di Pippo Delbono, interpretato da Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella. Le immagini e i filmati sono di Pippo Delbono, le luci di Robert John Resteghini, le musiche di Enzo Avitabile, Deep Purple, Miles Davis, Philip Glass, Victor Démé, Joan Baez, Nino Rota, Angélique Ionatos, Wim Mertens, Pietro Mascagni.
Lo spettacolo è una produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma, Nuova Scena – Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna, Théâtre du Rond Point- Parigi, Maison de la Culture d’Amiens – Centre de Création et de Production.
In concomitanza con la rappresentazione di Orchidee a trieste è stata organizzata la rassegna di film CORPOaCORPO- Omaggio a Pippo Delbono che prevede lunedì 24 novembre alla Sala Bartoli la proiezione dalle 19 di Amore Carne e Sangue: segue incontro con Pippo Delbono condotto dal critico teatrale Roberto Canziani e da Aleš Doktorič presidente del Kinoatelje. Martedì 25 novembre al Teatro Sloveno alle 19 (prima della messinscena di Orchidee) La Paura e Blue Sofa; nella stessa sala e con le medesime modalità il 26 novembre alle ore 19 Grido. La rassegna si chiude il 27 novembre con la proiezione al Teatro Miela di CORPO aCORPO cui seguirà l’incontro con i registi Karine De Villers e Mario Brenta condotto da Daniele Terzoli della Casa del Cinema e infine alle 22.30 di Guerra. Ingresso alle proiezioni a 5 euro, con riduzione per abbonati o possessori del biglietto di Orchidee.
Lo spettacolo va in scena martedì 25 e mercoledì 26 novembre alle ore 21 al Teatro sloveno di Trieste, via Petronio 4.  I posti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, presso il la Biglietteria del Teatro Sloveno i cui abbonati accedono a Orchidee con una speciale riduzione e naturalmente è attiva la vendita on line su tutti i consueti circuiti e attraverso il sito www.ilrossetti.it. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro Stabile Sloveno
in collaborazione con Teatro Miela, Casa del Cinema, KinoateljeCORPOaCORPO
Omaggio a Pippo Delbono
dal 24 al 27 novembre a TriesteL’attore e regista italiano Pippo Delbono sarà protagonista lunedì 24 novembre di un incontro imperdibile con il pubblico triestino condotto dal critico teatrale Roberto Canziani e da Aleš Doktorič, presidente del Kinoatelje di Gorizia. Inizierà così l’omaggio dal titolo CORPOaCORPO che in quattro serate offrirà una panoramica sull’attività di Delbono come regista teatrale e film-maker.  L’iniziativa è a cura di Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del Teatro Stabile Sloveno, di Bonawentura – Teatro Miela, della Casa del Cinema e del Kinoatelje.
Il percorso artistico personalissimo di Pippo Delbono inizia negli anni ottanta con l’incontro con l’attore argentino Pepe Robledo che utilizzava la creazione collettiva come mezzo di espressione e denuncia della dittatura in Argentina. Insieme a lui si è unito al gruppo Farfa in Danimarca, diretto dall’attrice Iben Nagel Rasmussen. In India, Cina e Bali Delbono ha approfondito lo studio dei principi del teatro orientale, concentrandosi in particolare sull’espressività del corpo e della voce. Su queste basi ha costruito una poetica teatrale che non si limita alla rappresentazione di un testo, ma mira alla creazione totale. Il suo teatro non è fatto da personaggi, ma da persone, in una dimensione lontana dagli insegnamenti standard di scuole e accademie. La compagnia di Delbono ha fatto tappa con i suoi spettacoli in più di cinquanta paesi al mondo, rappresentando un caso unico nella storia del teatro italiano. Lo sguardo di Delbono crea immagini sul palcoscenico, ma anche sullo schermo, sempre in un modo assolutamente personale, anche dal punto di vista tecnico. Di questa doppia dimensione narrativa parlerà il ciclo di eventi che si aprirà lunedì alle ore 19.00 alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti con la proiezione del film “Amore Carne”, un viaggio che tra Parigi e Budapest intreccia un tessuto del mondo contemporaneo. Seguirà alle ore 20.45 “Sangue”, film del 2013 che documenta l’incontro tra Delbono e Giovanni Senzani, ex leader delle Brigate Rosse. Al termine delle proiezioni il pubblico potrà conoscere di persona il regista nell’incontro che illustrerà le esperienze umane e artistiche alla base della sua poetica.
Martedì il ciclo di eventi si trasferirà nella sala principale del Teatro Stabile Sloveno dove verrà presentato in replica doppia (martedì 25 e mercoledì 26 novembre alle ore 21.00) l’ultimo lavoro teatrale di Delbono: “Orchidee”. E’ uno spettacolo maturo, commovente, spiazzante che si interroga sul senso profondo della vita, sulla solitudine, sui nostri vuoti, sullo spaesamento che prova oggi l’artista e con lui tutti coloro che hanno ormai smarrito una fede politica, rivoluzionaria, umana, spirituale. Entrambe le serate comprenderanno anche un’introduzione su grande schermo, sempre al Teatro Sloveno di via Petronio. Martedì alle ore 19.00 verrà presentata la graffiante poesia di “Paura”, film girato interamente con un telefono cellulare, seguito dall’originale e inquietante situazione proposta da “Blue Sofa”. Mercoledì alle ore 19.00 sarà invece la volta di “Grido”, film del 2006 che Delbono definisce come “il desiderio di cercare nel linguaggio del cinema la libertà del volo, dell’irreale, del sogno e della poesia, senza perdere la coscienza della verità”.
Giovedì 27 il ciclo di eventi si concluderà al Teatro Miela con due film e un incontro. Alle 20.30 verrà proiettato il docufilm “CORPOaCORPO” (Belgio/Italia, 2014, 90′) di Karine de Villers e Mario Brenta, realizzato durante le cinque settimane intense di prove per lo spettacolo “Orchidee”. Seguirà “Guerra”, film di Delbono che nasce dopo la tournée della sua compagnia teatrale in Israele e Palestina. Daniele Terzoli dialogherà con Karine de Villers e Mario Brenta che saranno presenti alle proiezioni.
I biglietti per lo spettacolo teatrale “Orchidee” si possono già acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale e presso la biglietteria del Teatro Stabile Sloveno.

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