La coscienza di Zeno 🗓

LA COSCIENZA DI ZENO

personaggi e interpreti in ordine di apparizione

ZENO H ​​​Alessandro Haber
COSINI ​​​Francesco Migliaccio
MARIA ​​​Ester Galazzi
ZENO ​​​​Alberto Onofrietti
COPROSICH ​​​Riccardo Maranzana
GIOVANNI ​​​Francesco Migliaccio
AUGUSTA ​​​Meredith Airò Farulla
ALBERTA ​​​Valentina Violo
SIGNORA MALFENTI ​Ester Galazzi
ADA ​​​​Chiara Pellegrin
COPLER ​​​Riccardo Maranzana
CARLA ​​​Valentina Violo
GUIDO ​​​Emanuele Fortunati
CARMEN ​​​Caterina Benevoli
IL SUGGERITORE ​​Giovanni Schiavo

 

L’amore sano è quello che abbraccia una donna sola e intera,  compreso il suo carattere e la sua intelligenza.

Italo Svevo,La Coscienza di Zeno

 

Nel centennale della ricorrenza della pubblicazione del romanzo di Italo Svevo, La coscienza di Zeno, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha voluto omaggiare il grande autore dedicandogli l’apertura della Stagione Teatrale 2023 – 2024.

Sotto la mirabile regia di Paolo Valerio, il debutto dello spettacolo vede come interprete principale Alessandro Haber, che offre al pubblico triestino una interpretazione veramente interessante e calata nel territorio al punto da poterlo, quasi, scambiare per uno del posto nel gergo dialettale. Il dialetto triestino, inserito nel testo e nelle interpretazioni, seppur marginalmente, è un tocco magistrale voluto dal regista per permettere un ulteriore immersione nel territorio. Considerando la lunga tournée nazionale, la volontà di portare il gergo cittadino nel territorio italiano in una rappresentazione di prosa italiana, è un omaggio molto importante e un chiaro intento di valorizzazione della città. Una città, quella di Trieste, amata ma poco conosciuta nel resto d’Italia e troppo spesso confusa nel gergo veneto. Trovare in scena dunque anche tratti di canzoni popolari ormai dimenticate non risulta soltanto esser un omaggio alla città ma una ricerca storica e una volontà chiara di mantenere la conoscenza di quanto rischia d’esser dimenticato.

Haber dunque è Svevo, quello maturo, che racconta il romanzo della sua vita. Una prova d’attore veramente ottima che pone altresì sullo stesso piano il resto della compagnia, ed in particolare il Svevo giovane ed il breve ma significativo apparire del suggeritore. In questa scelta registica si nota l’aderenza al testo nel voler raccontare la vita attraverso vari punti di vista dati dal trascorrere dell’età, ma soprattutto dalle diverse voci e sensazioni che vivono dentro il personaggio principale, continuamente in bilico tra esse.

La scenografia è delineata da tre parti di tendaggi che coprono tutta la vasta parete della stanza/palcoscenico. Tendaggi ondeggianti, posti quasi a voler ricreare un moto ondoso, delineato bene dalla presenza della visione marina ma intimamente allacciato all’altalenante essere instabile del personaggio.

Su questo sfondo i personaggi si integrano immergendosi aiutati dalle proiezioni che appaiono di volta in volta, riportanti scene cittadine di un tempo non troppo lontano, quello nel quale viveva Svevo ed il protagonista del suo romanzo. Il pubblico si ritrova così a viaggiare nel tempo con l’ausilio di fotografie e cartoline d’epoca, ma tra tutte le immagini una prende il posto principale, l’occhio del psicoanalista che attraverso uno spioncino, osserva l’animo del personaggio, o forse scruta tra il pubblico nella ricerca empatica di emozioni similari.

Sul palcoscenico oltre ad Alessandro Haber, Alberto Onofrietti, Francesco Migliaccio, Valentina Violo, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Emanuele Fortunati, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin e Giovanni Schiavo.

Con Paolo Valerio collaborano Marta Crisolini Malatesta per la scena ed i costumi, Gigi Saccomandi per le luci, Alessandro Papa per i video e Oragravity per le musiche.

Lo spettacolo La coscienza di Zeno appartiene agli eventi nell’ambito del protocollo siglato per il centenario con Comune di Trieste e LETS Letteratura Trieste, l’Università degli Studi e la Fondazione lirica Teatro Verdi .

A Trieste replica fino a domenica 8 ottobre, conseguentemente il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Goldenart Production porteranno questo spettacolo ad una lunga tournée nazionale.

 

Laura Poretti Rizman

 

LA TOURNÉE

Dal 3 al 8 ottobre Trieste_ Politeama Rossetti

dal 10 al 12 ottobre, Udine_Teatro Nuovo Giovanni da Udine

13 ottobre Castiglione delle Stiviere_ Teatro Sociale

14 ottobre Venaria Reale_Teatro della Concordia

15 ottobre Vercelli_Teatro Civico

dal 17 al 29 ottobre Roma_Teatro Quirino

dal 31 ottobre al 2 novembre Faenza_Teatro Masini

dal 3 al 5 novembre Bologna_Teatro Duse

il 6 novembre Sanremo_Teatro del Casinò

8 novembre Rovereto_Teatro Zandonai

dal 9 al 12 novembre Bolzano_Teatro Comunale

dal 14 al 19 novembre Firenze_Teatro della Pergola

dal 21 al 26 novembre Verona_Teatro Nuovo

27 novembre Sacile_Teatro Zancanaro

28 novembre Gorizia_Teatro Verdi

dal 30 novembre al 3 dicembre Ancona_Teatro delle Muse

4 dicembre Montegiorgio_Teatro Comunale

dal 6 al 7 dicembre Foggia_Teatro Umberto Giordano

dall’8 al 10 dicembre Barletta_Teatro Curci

dal 12 al 14 dicembre Savona_Teatro Chiabrera

dal 15 al 17 dicembre Ferrara_Teatro Comunale

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“A cent’anni dalla pubblicazione del romanzo, una nuova produzione de “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo con protagonista Alessandro Haber e la regia di Paolo Valerio debutta a Trieste – città di Svevo – al Politeama Rossetti, il 3 ottobre. L’operazione è firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e da Goldenart Production e avrà una lunga tournée nazionale. È inserita in un ampio progetto di Paolo Valerio, direttore dello Stabile, volto alla valorizzazione dei giacimenti culturali di Trieste e del suo territorio che ha ispirato nel Novecento scrittori fondamentali e antesignani nella letteratura europea e appartiene agli eventi nell’ambito del protocollo siglato per il centenario con Comune di Trieste e LETS Letteratura Trieste, l’Università degli Studi e la Fondazione lirica Teatro Verdi”.

“La coscienza di Zeno” di Italo Svevo per la regia di Paolo Valerio e con protagonista Alessandro Haber vive il suo debutto nazionale a Trieste il 3 ottobre, al Politeama Rossetti: è la nuova produzione firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Goldenart Production in occasione del centenario dalla pubblicazione del capolavoro sveviano. Dopo Trieste – la città di Italo Svevo, dove replica fino a domenica 8 ottobre – “La coscienza di Zeno” sarà in tournée nazionale.

Lo spettacolo scaturisce dal lavoro di una compagnia meticolosamente orchestrata – la compongono oltre ad Alessandro Haber, Alberto Onofrietti, Francesco Migliaccio, Valentina Violo, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Emanuele Fortunati, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo – e da uno stimolante intrecciarsi di dimensioni e linguaggi scenici: con Paolo Valerio collaborano Marta Crisolini Malatesta per la scena e i costumi, Gigi Saccomandi per le luci, Alessandro Papa per i video e Oragravity per le musiche.

Lo spettacolo restituisce l’affascinante complessità del milieu in cui Svevo concepisce e ambienta il romanzo e ne illumina i nodi fondamentali e potentemente antesignani attraverso l’inedito adattamento, nato dalla collaborazione fra Paolo Valerio e Monica Codena. Hanno lavorato attentamente sull’innovativa scrittura sveviana su interessanti scelte di messinscena e su un protagonista fuori da ogni cliché come Alessandro Haber.
Sarà lui a coniugare la profondità e l’ironia surreale di Zeno Cosini, a tratteggiarne complessità e fragilità, senso d’inadeguatezza e successi, autoassoluzione e sensi di colpa, la nevrosi e quell’incapacità di sentirsi “in sintonia” con la società, che lo porteranno sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicanalitico… Aspetti che si rispecchiano potentemente nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio attuale e teatralissimo nella sua surrealtà, nei suoi divertenti lapsus e ostinazioni, nelle sue intuizioni che ancora ci scuotono.

Paolo Valerio concretizza sulla scena la fascinazione dell’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore, sdoppiando il personaggio di Zeno e rendendo così quasi tangibile il dialogo che egli ha con sé stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della sua vita.

«Come scrive Giorgio Strehler, “La coscienza di Zeno” è «una pietra nel cuore di tutti i triestini» e per me è una sfida davvero particolare» – scrive il regista nelle sue note. «Zeno ci rivela l’inciampo, l’umanità… E anche il personaggio di Alessandro Haber s’intreccia a questa inettitudine e talvolta, durante lo spettacolo, si sovrappone l’uomo all’attore, per sottolineare “l’originalità della vita”. Zeno ci appartiene, racconta di noi, della nostra fragilità, della nostra ingannevole coscienza, della voce che ci parla e che nessuno sente e che ci suggerisce la vita. Attraverso l’occhio scrutatore del Dottor S. ho cercato di restituire la dimensione surreale, ironica e talvolta bugiarda di Zeno, immersa nell’atmosfera della sua Trieste e di tutti gli straordinari personaggi che la vivono.
Un immaginario il cui respiro cerebrale dialoga con il mondo dell’arte, con la psicoanalisi e dove ho cercato di rendere con forza la dialettica fra “esterno e interno” nella spietata analisi che Zeno fa della propria esistenza, lasciando costantemente aperta una finestra sul proprio mondo interiore».

La produzione de “La coscienza di Zeno” – che si inserisce fra gli eventi del protocollo siglato per il centenario dallo Stabile con Comune di Trieste e LETS Letteratura Trieste, l’Università degli Studi e la Fondazione lirica Teatro Verdi – appartiene a una linea di ricerca e di valorizzazione dei grandi autori che radicati a Trieste, sono stati fondamentali nella letteratura del Novecento europeo: dunque Svevo, Joyce, per la poesia Umberto Saba… è così che in alcuni teatri (fra cui il Quirino a Roma, il Teatro della Pergola a Firenze) in concomitanza con “La coscienza di Zeno” sarà dato anche “Svevo” di e con lo scrittore Mauro Covacich: un modo per offrire al pubblico uno scorcio raro, approfondito e valorizzante su questo autore antesignano e affascinante.

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Scheduled Arte e spettacolo Trieste

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