Divertente e alla portata di tutti, soprattutto di un pubblico più giovane, questa rappresentazione de La serva Padrona che apre la rassegna di Opere in un atto presentate al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
Molti i giovani in sala anche nelle rappresentazioni successive al debutto che ha visto in scena mercoledì 26 ottobre un cast tutto triestino che insieme a parte del coro del Teatro e all’orchestra si è mescolato tra il pubblico portando davvero l’opera vicina a tutti e permettendone la godibilità e la nascita di un interesse verso il genere musicale che si spera, permetterà nel tempo, di mantenere la cultura musicale italiana.
La Serva Padrona di Giovanni Paisiello, racconta il potere femminile e l’innamoramento che nulla può di fronte a differenze societarie.
Narrato in maniera divertente, prevede un lieto fine e i protagonisti in scena duettano allegramente anche quando bisticciano.
A rendere il tutto estremamente divertente, la figura di un attore che mima un servitore pasticcione e talvolta veste i panni di un pretendente tempestoso.
I ruoli affidati sono stati: parte di Serpina alla giovane e talentuosa triestina Elisa Verzier, già applauditissima voce solista nel Primo Concerto della Stagione Sinfonica, e al baritono Nicolò Ceriani. La parte mimata di Vespone, invece, è stata interpretata mirabilmente da Giulio Cancelli.
Laura Poretti Rizman
Con La serva Padrona parte al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste la rassegna di Opere in un atto.
Con La serva padrona di Giovanni Paisiello s’inaugura, mercoledì 26 ottobre un nuovo importantissimo filone delle attività del Verdi nella Stagione 2016/2017: l’Opera in un atto; dal barocco al contemporaneo, dal romantico alle nuove commissioni, la rassegna intende offrire l’opportunità di apprezzare titoli preziosi e molto fruibili. Una serie di titoli pensata anche per offrire un’occasione diversa per conoscere il nostro Teatro e avvicinarsi all’Opera, attraverso rappresentazioni di minor durata e a un prezzo decisamente accessibile – il costo del biglietto unico è di 10 Euro, 5 Euro per gli under 18 e le scuole.
Serva padrona andrà in scena per sei repliche, da mercoledì 26 ottobre, alle 20.30, a martedì 8 novembre
Le rappresentazioni del mattino, che stanno registrando tantissime prenotazioni da parte delle scuole, sono aperte a tutto il pubblico.
La serva padrona andrà in scena nella versione di Ottorino Respighi realizzata per i Ballets Russes di Serge Djagilev nel 1920 e nell’edizione critica e ricostruzione di Elia Andrea Corazza curata nel 2014.
La serva padrona è un celebre intermezzo che racconta le avventurose vicende di Serpina, serva astuta che riesce a farsi infine sposare dal ricco e burbero Uberto, con la complicità del servo muto Vespone che si finge Capitan Tempesta.
In palcoscenico un cast tutto triestino: nella parte di Serpina, la giovane e talentuosa triestina Elisa Verzier, già applauditissima voce solista nel Primo Concerto della Stagione Sinfonica, affiancata dal baritono Nicolò Ceriani e da Giulio Cancelli, nella parte mimata di Vespone. La regia è curata da Oscar Cecchi e propone una messa in scena originale, con un gioco di richiami a epoche diverse. L’Orchestra del Verdi è diretta dal Maestro Carmine Pinto che ha diretto alcune tra le più prestigiose istituzioni musicali, tra le quali: La Fenice di Venezia, Il Carlo Felice di Genova, il festival di Torre del Lago e all’estero l’Opera di Shangai e l’Opera di Pechino.
Opera breve ma completa che prevede anche l’intervento del Coro, preparato per la prima volta dal nuovo Maestro, Francesca Tosi.
Un nuovo allestimento interamente curato dei laboratori del Teatro, di grande freschezza e immediatezza che non mancherà d’intrattenere grandi e piccoli.