MITTELFEST 2017
Cividale del Friuli, 15-23 luglio 2015
La 26.ma edizione di Mittelfest, in programma a Cividale del Friuli tra il 15 e il 25 luglio prossimi, chiude sul tema dell’Aria la trilogia degli elementi, ideata dal direttore artistico Franco Calabretto, che ha fatto da suggestione tematica di queste ultime edizioni. Accanto a questo tema portante, il festival prosegue però un’inesausta riflessione sui destini dell’Europa, e lo fa coinvolgendo, per la prima volta in contemporanea tutti i principali teatri regionali di produzione impegnati in una collaborazione in campo teatrale, coreutico e musicale.
Il sogno europeo collettivo delle ultime generazioni è al centro del grande progetto produttivo multidisciplinare tra musica, teatro e danza – ideato, prodotto e realizzato da Mittelfest 2017 – “EU Europa Utopia”, che racconterà questi ultimi 25 anni d’Europa in uno spettacolo a “stazioni” allestito nel complesso di San Francesco: un momento di spettacolo dal vivo che richiama, per temi e modalità di fruizione itinerante, la più antica e, insieme, viva tradizione del festival della Mitteleuropa.
E proprio nei giorni scorsi si è svolto a Cividale il primo sopralluogo ufficiale dei sei registi che sono stati chiamati ad interpretare questo evento corale da parte dei teatri regionali coinvolti. EU. Europa Utopia – con il coordinamento produttivo di Nadia Cijan per Mittelfest – vedrà la firma a quattro mani di Walter Mramor e Giovanni Leonarduzzi per ArtistiAssociati, la regia dell’attrice e regista Marcela Serli per il lavoro allestito dal Teatro Stabile Fvg Il Rossetti, mentre a Sabrina Morena è stato affidato l’intervento del Teatro Stabile Sloveno Trieste – Slovensko Stalno Gledališče – e Teatro Miela di Trieste; Matteo Oletto dirigerà il frammento proposto da La Contrada-Teatro Stabile Di Trieste – di cui è direttore artistico – infine, a Rita Maffei è affidato il quadro proposto dal Css Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Lo spettacolo, che aprirà la 26.ma edizione, introduce un importante fil-rouge accanto al tema portante dell’Aria, ovvero la necessità per Mittelfest di rimettere sempre al centro del festival l’Europa e il suo destino. E proprio di recente si è rinnovato a Bruxelles l’incontro tra i direttori artistici dei festival europei che afferiscono al MusMA (Music Master on Air), il premio destinato a sei giovani compositori individuati dai sei festival afferenti (oltre a Mittelfest, KlaraFestival e Festival de Wallonie in Belgio, Ankara Festival in Turchia, Wratislavia Cantans in Polonia, Saxa Kammarmusik Festival in Svezia) che godranno della vetrina di prestigiosi palcoscenici e, soprattutto, della trasmissione sulle reti radiofoniche che sposano il progetto: per Mittelfest la sede regionale della RAI.
Il direttore Franco Calabretto ha ottenuto che il prossimo incontro internazionale si svolga proprio a Cividale durante la prossima edizione del festival, e qui accadrà una cosa che non si è mai realizzata finora. Negli stessi giorni (17 e 18 luglio) si svolgerà l’esecuzione del concerto per quartetto d’archi ed elettronica con le musiche dei compositori del Musma VII e i due giorni di “atelier” dell’edizione VIII, che è stata delineata proprio dal direttore Calabretto. Ci sarà quindi il primo incontro tra i compositori, provenienti da Belgio, Svezia, Polonia e Italia, con i musicisti ingaggiati da Mittelfest, l’Ex Novo Ensemble di Venezia, sul tema dato dal direttore di Mittelfest “Love is(n’t) in the air”: il titolo ammicca ad una canzone di qualche anno fa, ma presenta un argomento molto profondo, che aggancia anche il tema di Mittelfest 2017, Aria. L’organico scelto da Calabretto è flauto, viola e arpa, che rimanda a sonorità arcaiche, cui ben si sposa l’aggiunta di un testo, eseguito da voce di soprano, sull’Ars Amandi di Ovidio (di cui ricorre il secondo millennio dalla morte). La direzione artistica italiana “impone” quindi all’Europa l’utilizzo della lingua latina, che per molti secoli fu la koinè europea.
LA 26.MA DI MITTELFEST – IN PROGRAMMA A CIVIDALE DEL FRIULI DAL 15 AL 23 LUGLIO E DEDICATA QUEST’ANNO AL TEMA-GUIDA “ARIA” – SARÀ INAUGURATA DA UNA GRANDE PRODUZIONE MULTIDISCIPLINARE CHE PER LA PRIMA VOLTA UNISCE SUL PALCOSCENICO I PIU’ IMPORTANTI TEATRI DI PRODUZIONE DELLA REGIONE.
UNO SPETTACOLO A STAZIONI TRA MUSICA, DANZA E TEATRO DEDICATO A QUELLO CHE È STATO IL GRANDE “SOGNO” EUROPEO DI INTERE GENERAZIONI, DI CUI OGGI VIVIAMO ANCHE LE DELUSIONI E II FALLIMENTI, DAL TITOLO “EU. EUROPA UTOPIA”
Aria come bene comune da salvaguardare, da un lato, e mobilità delle genti dell’altro. Elemento naturale da tutelare ma anche figura dell’immaginario: nell’aria si muovono i suoni, le parole ma, simbolicamente, anche i sogni, gli afflati, le utopie dei popoli e delle persone.
La 26.ma edizione di Mittelfest, in programma a Cividale del Friuli tra il 15 e il 23 luglio prossimi, chiude proprio sul tema dell’Aria la trilogia degli elementi che hanno fatto da suggestione tematica a queste ultime edizioni, a cominciare da una dedica all’Acqua nel 2015 e un omaggio ai diversi volti della Terra nella passata edizione. Questo terzo, e conclusivo tassello della trilogia ideata dal direttore artistico Franco Calabretto non solo accende i riflettori sul tema di questa edizione, ma riprende un’inesausta riflessione sui destini dell’Europa coinvolgendo, per la prima volta contemporaneamente, tutti i principali teatri regionali di produzione che, proprio nei giorni scorsi, hanno sottoscritto con il festival di Cividale un protocollo d’intesa che li impegna a portare avanti nel tempo una collaborazione in campo teatrale, coreutico e musicale.
Il sogno europeo collettivo delle ultime generazioni, l’aspirazione ad una comune identità così come il fallimento di un’Europa realmente unita nella politica e nelle genti, le guerre che l’hanno lambita e attraversata, così come la difficile gestione delle recenti migrazioni di massa saranno al centro di un grande evento multidisciplinare tra musica, teatro e danza ideato, prodotto e realizzato da Mittelfest, Teatro Stabile FVG il Rossetti, Slovensko stalno gledališče – Teatro Stabile Sloveno, ArtistiAssociati di Gorizia, La Contrada Teatro Stabile di Trieste, Css Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Sabato 15 luglio, Mittelfest sarà il palcoscenico ideale per raccontare questi ultimi 25 anni d’Europa in uno spettacolo a “stazioni” dal titolo EU Europa Utopia, allestito nel complesso di San Francesco, tra il consueto spazio indoor della Chiesa, la sua corte esterna – spesso sede degli spettacoli di danza – e gli spazi ai piani superiori. Momenti spettacolari formati da brevi performance che saranno ripetute più volte per consentire al pubblico di muoversi liberamente tra gli spazi allestiti e assistere a tutte le esibizioni, partecipando attivamente ad un intenso momento di spettacolo dal vivo che richiama, per temi e modalità di fruizione itinerante, la più antica e, insieme, viva tradizione del festival della Mitteleuropa.
«È davvero una grande soddisfazione per me aver riunito intorno ad un unico tavolo di lavoro i più importanti enti teatrali di produzione presenti in regione e sostenuti dal Ministero (FUS)», spiega il direttore artistico Franco Calabretto, «e sono particolarmente grato ai cinque direttori artistici che hanno subito aderito con entusiasmo a questo mio invito».
«Mittelfest offre così il suo prestigioso palcoscenico ad un progetto “corale”, frutto di una collaborazione su un piano paritario allo stesso tempo artistica ed istituzionale, in cui emerge la volontà del festival di fare rete: non solo per ottimizzare costi e servizi, come la politica chiede, ma soprattutto per valorizzare la creatività di queste eccellenze territoriali, ognuna con peculiarità proprie, su un tema preciso che Mittelfest ha dato loro».
«Lo spettacolo frutto di questa collaborazione, che aprirà la 26.ma edizione, introduce un importante fil-rouge accanto al tema portante dell’Aria, ovvero una disincantata quanto necessaria riflessione sul destino dell’Europa, l’ideale che per noi tutti è stato, le delusioni e i fallimenti che in questi ultimi anni ci ha purtroppo regalato; quel sogno sul quale è stato concepito lo stesso festival di Cividale, ma che oggi come non mai è messo in discussione.
EU, non più Europa Unita, ma “Europa Utopia”, è significativamente il titolo dello spettacolo e, come dicevo, di un percorso che percorre trasversalmente le proposte teatrali di quest’anno», conclude Calabretto.