Massimo Ghini, Paolo Ruffini
QUASI AMICI
dal film Intouchables
di Eric Toledano e Olivier Nakache
adattamento e regia Alberto Ferrari
con
Claudia Campolongo
Francesca Giovannetti
Leonardo Ghini
Giammarco Trulli
Giulia Sessich
Diego Sebastian Misasi
scene Roberto Crea
costumi Stefano Giovani
disegno luci Pietro Sperduti
musiche Roberto Binetti
assistente alla regia Cristiano Malacrino
video Robin studio
foto Claudio Porcarelli
ufficio stampa Nicoletta Strazzeri
amministratore compagnia Stefano De Leonardis
organizzazione CARMELA ANGELINI
produzione esecutiva MICHELE GENTILE
“Ti sei mai chiesto perchè la gente si interessa all’arte?
Perchè è l’unico segno del nostro passaggio sulla terra.”
Uno spettacolo stupendo, a metà strada tra un musical ed un film. Uno spettacolo divertente e spietato, crudo e privo di pietismo, al limite del discriminatorio tra una e l’altre disabilità.
Uno spettacolo che in parte si distacca dal film e si immerge nel contesto attuale italiano, fin troppo, fino a farti sorgere la domanda se lo sciorinamento pubblicitario sia voluto oppure no, perchè questo spettacolo non sembra aver bisogno di sponsor visto il successo per le serate del suo lungo tour, e gli spazi pubblicitari a teatro, fin ad ora e per fortuna con rare eccezioni di biscotti a forma di stelle in un musical di qualche tempo fa, non sono apparse sul palcoscenico. L’irresistibile commedia Quasi amici arriva al Politeama Rossetti di Trieste dopo aver fatto tappa in regione anche al Comunale “Marlena Bonezzi” di Monfalcone.
Paolo Ruffini è un attore, conduttore televisivo, regista, sceneggiatore e produttore teatrale italiano ma viene ammirato non soltanto per la sua bravura artistica, ma anche o soprattutto nel mio caso, per la sua dedizione sociale ed effettiva nei confronti della disabilità.
Massimo Ghini è un attore e regista teatrale italiano che lavora molto anche come doppiatore nella cinematografia internazionale.
Il connubio è vincente e supera ogni problema tecnico o di recitazione che può presentarsi soprattutto ad una prima serata.
Il resto del cast, a stento trattiene le risate di fronte alle battute di Ruffini, ma nel complesso sa rivestire al meglio i panni dei personaggi affidati e sono Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti, Leonardo Ghini, Giammarco Trulli, Giulia Sessich e Diego Sebastian Misasi.
Ottima la scenografia di Roberto Crea che ha saputo ottenere attraverso una rampa a scivolo dei livelli di spazi e di narrazione.
Laura Poretti Rizman
“Massimo Ghini e Paolo Ruffini sono i protagonisti di “Quasi Amici” che narra la storia vera di un’amicizia davvero straordinaria fra un uomo paralizzato a seguito di un incidente e il suo assistente. La vicenda- dopo aver ispirato il film francese più visto di tutti i tempi – diviene pièce teatrale nella regia di Alberto Ferrari ed è ospite della Stagione Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dall’11 al 14 aprile. Venerdì 12 alle ore 18 incontro con il cast condotto dal professor Paolo Quazzolo alla Sala Bartoli”.
Portando per la prima volta sulle scene italiane “Quasi Amici” – tratto dal fortunatissimo film di Eric Toledano e Olivier Nakache – Massimo Ghini e Paolo Ruffini, diretti da Alberto Ferrari (autore anche dell’adattamento), parlano di temi fondamentali e attualissimi: l’amicizia, la fragilità, l’inclusione, l’educazione…
In scena al Politeama Rossetti da giovedì 11 a domenica 14 aprile lo spettacolo è ospite della stagione Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e vanta una notevolissima compagnia d’interpreti accanto al duo Ghini-Ruffini: Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti, Leonardo Ghini, Giammarco Trulli, Giulia Sessich, Diego Sebastian Misasi.
Saranno protagonisti anche dell’incontro di approfondimento dedicato allo spettacolo e condotto dallo storico del teatro Paolo Quazzolo che si terrà alla Sala Bartoli venerdì 12 aprile alle ore 18, a ingresso libero. L’iniziativa è organizzata dallo stabile regionale con il circolo della Cultura e delle Arti di Trieste.
“Quasi amici” racconta la storia vera di un’amicizia davvero speciale, quella fra il ricco uomo d’affari Philippe Pozzo – divenuto tetraplegico a seguito di un incidente in parapendio – e il suo assistente Abdel Yasmin Sellou. La vicenda – che da un fatto devastante riesce a trarre un messaggio positivo e costruttivo – è stata oggetto di un’intervista e di un docu-film prima di solleticare l’interesse dei due arguti autori che ne hanno fatto il film francese più visto di tutti i tempi e un successo mondiale.
L’abissale diversità fra i due protagonisti rende incredibile la loro amicizia, e per questo ancor più significativa: Philippe (Ghini) è molto ricco, affascinante, intelligente, vive di cultura, costretto su una sedia a rotelle. Driss (Ruffini) invece è giovane rozzo ed ha fatto della propria superficialità e ignoranza un comodo espediente per non occuparsi e preoccuparsi di nulla.
La convivenza fra i due scaturisce dal fatto che Driss si vede costretto ad accettare l’impiego che Philippe gli offre: diventare il suo assistente per le necessità del vivere quotidiano. Le loro differenze caratteriali, di estrazione sociale, di gusti e abitudini, dopo un iniziale periodo burrascoso sono superate e i due trovano il modo di conoscersi, aiutarsi a vicenda e diventare praticamente indispensabili l’uno per l’altro.
«Paul Valéry ha detto: Il faut être léger comme l’oiseau, et non comme la plume» ha commentato il regista Alberto Ferrari. «Uno dei protagonisti usa il corpo e uno la mente. Occorre una ridistribuzione totale dei talenti. Nell’adattamento teatrale il ruolo di Philippe, l’uomo sulla sedia, dovrà essere riequilibrato, perché nella versione cinematografica è molto sbilanciato il racconto a favore di Driss, l’uomo che arriva ad aiutarlo. Nella versione teatrale i due ruoli saranno equiparati per poter scavare molto di più̀ nel loro rapporto e nella loro ricerca di questa leggerezza calviniana che ci faccia emozionare, godere e ridere fino alle lacrime se necessario e alle lacrime anche arrivare nelle emozioni profonde, sulle loro riflessioni, sulla loro vita e sulle loro backstory.
Ho immaginato quindi, di inserire anche a quei momenti di sconforto che nel film, per necessità del tempo di racconto non hanno probabilmente trovato spazio, invece nella versione teatrale ci permettono di entrare nella psiche di un uomo completamente paralizzato che diventa tutt’uno con la sua sedia a rotelle elettrica. E nella testa di un altro uomo che ha considerato la vita fino allora come un aperitivo leggero da ingurgitare e poi tranquillamente digerire».
Non mancherà – nemmeno a teatro – la famosa scena del volo in parapendio, metafora dell’acquisita leggerezza di Philippe e del raggiunto senso di responsabilità di Driss.
Massimo Ghini, già applaudito dal pubblico del Teatro Stabile regionale in “Cage aux Folles” accanto a Cesare Bocci e prima in “Vacanze Romane” con Serena Autieri, e Paolo Ruffini, regaleranno agli spettatori momenti di riflessione, di emozioni e altrettanti di divertimento.
“Quasi amici” va in scena alla Sala Assicurazioni Generali dall’11 al 14 aprile. I biglietti sono disponibili alla Biglietteria del Politeama Rossetti e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.it Informazioni sul sito www.ilrossetti.it e 040.3593511.