QUESTA VOLTA METTI IN SCENA… IL MONDO DI SOTTO
18^ edizione Energie e sfumature del sottosuolo
LA RASSEGNA SI APRE CON DUE MOSTRE, A TRIESTE E A MONFALCONE
Dopo il grande successo dell’edizione Speciale, andata in scena quest’estate con spettacoli, teatro e musica, riparte la tradizionale rassegna transfrontaliera “Questa volta metti in scena…” che vedrà artisti, fotografi e giovani autori proposti in un ciclo di mostre a Trieste, Monfalcone, Gorizia e Capodistria.
“Giunta alla 18^ edizione” – afferma l’ideatrice e direttrice Lorena Matic – “la rassegna propone come tema il paesaggio sotterraneo,‘il Mondo di sotto…’, un mondo meraviglioso, che nasconde itinerari culturali e storici, ricco di colori che virano al rosso e forme a sottolineare l’aspetto più artistico e scenografico del sottosuolo carsico, nella regione – il Friuli Venezia Giulia – con la più alta densità di grotte.
La rassegna si apre giovedì 29 settembre, alle ore 11.00, al Civico Museo Sartorio di Trieste, con la mostra fotografica dal titolo “La voce rossa della terra”, organizzata dall’Associazione culturale Opera Viva in co-organizzazione con il Comune di Trieste e la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (visitabile fino al 23 ottobre, da giovedì a domenica dalle 10.00 alle 17.00).
La voce rossa è quella delle grotte, luoghi di ricerca e di studio che, proprio grazie all’indagine geofisica, vengono alla luce. Ma anche grotte intese come archivi, capaci di raccontare la storia del nostro passato. A precedere l’inaugurazione, la conferenza sul tema della mostra, con Rita Blanos dell’Ente, che propone anche un tour virtuale della Grotta Azzurra di Samatorza prodotto dall’OGS.
Venerdì 30 settembre, al MuCa – Museo della Cantieristica di Monfalcone, la rassegna propone la mostra d’arte contemporanea “Il cuore della terra”, con opere di quattro artisti, Nicholas Perra, Mario Sillani Djerrahian, Franc Vecchiet e Guerrino Dirindin, che dialogano con le immagini dei fotografi naturalisti dell’Alpina delle Giulie e della Società Studi Carsici, Lindner Igor Ardetti, Maurizio Maffei e Alberto Giorgi (visitabile fino al 31 ottobre, da venerdì a lunedì dalle 10.00 alle 18.00).
Nelle due sale dedicate alle esposizioni temporanee, sono esposti i lavori degli artisti dalla forte carica suggestiva, come il giovane Nicholas Perra, classe 1988, che propone piccole opere acriliche su tavola e su tela che nascondono nelle texture paesaggi fantastici; Mario Sillani Djerrahian, artista che da attento osservatore guarda e svela gli angoli nascosti della natura, vivendo a stretto contatto con essa, proprio sull’altipiano carsico; Franc Vecchiet, artista di fama europea, allievo di Avgust Černigoj, che presenta un ciclo di opere grafiche di incisione che ironizzando nel titolo – In grafica anche la terra è piatta – manifestano un’intimistica interpretazione del paesaggio. Opere che fanno da contraltare al più viscerale Guerrino Dirindin, l’artista pordenonese che proviene da una famiglia di navigatori, ma nella terra, nel corso degli anni, ha trovato il suo modo di fare arte.
Opere di grandi dimensioni, che come labirinti emozionali ci conducono nelle viscere della terra che ritroviamo poi nelle opere fotografiche degli autori naturalisti. Le scenografie reali e quelle ricreate grazie alle diverse poetiche degli artisti, conducono per mano lo spettatore in un’esperienza sotterrane magica del Carso. In esposizione anche una selezione di brevi video che fanno scoprire da altre angolazioni il sottosuolo. Precede l’inaugurazione della mostra, l’incontro con Marco Restaino della Società Adriatica di Speleologia sull’eccezionale, storica scoperta di una nuova enorme caverna in Friuli Venezia Giulia.
“Questa Volta metti in scena… il Mondo di sotto” propone un ricco calendario di appuntamenti fino a marzo 2023 riservando una parte anche alla didattica per le scuole di diverso grado e indirizzo, con l’organizzazione di stage formativi, un concorso artistico, visite guidate nelle grotte e la produzione di un video finale che sarò presentato al Museo della Grotta Gigante di Sgonico.
Organizzato dall’Associazione culturale Opera Viva di Trieste, il progetto è promosso con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, del Comune di Monfalcone, della Fondazione CRTrieste, dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, dell’Unione Italiana, della Can di Pirano e alle collaborazioni del Comune di Trieste, Società Alpina delle Giulie-Sez. di Trieste del CAI, Società Studi Carsici A.F. Lindner, Kulturni Dom di Gorizia, Can e CI di Capodistria, Tv Koper Capodistria.