“Sabato 9 aprile alle 17.30 anche il festival TS Danza 2.0 con Ruedis_ruote di confine fa tappa al Museo della guerra per la pace “Diego de Henriquez” dove il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e il Comune di Trieste – Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport, propongono durante il mese di aprile, a scolaresche, turisti e cittadini lo spettacolo A Sarajevo il 28 giugno (che sarà in scena anche sabato sera e domenica in mattinée alle 11). Ruedis_ruote di confine della compagnia Arearea è un affascinante fusione di danza e biciclette. I biglietti sono in disponibili nei punti vendita dello Stabile regionale e da un’ora prima dello spettacolo al museo la cui visita è compresa nel biglietto”.
Sabato 9 aprile alle 17.30 anche il festival TS Danza 2.0 con Ruedis_ruote di confine fa tappa al Museo della guerra per la pace “Diego de Henriquez” dove il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e il Comune di Trieste – Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport, stanno già proponendo nel mese di aprile, a scolaresche, turisti e cittadini lo spettacolo A Sarajevo il 28 giugno.
Grazie alla collaborazione con Comune di Trieste e i Civici Musei il suggestivo spettacolo, opera della compagnia Arearea, intitolato Ruedis_ruote di confine si aggiunge a questa programmazione primaverile e porta la danza fuori dai consueti contesti: si svolgerà infatti all’aperto, nel grande piazzale antistante il museo.
Lo spettacolo ci dimostra come anche la danza contemporanea possa raccontare con intensità la Grande Guerra: Ruedis_ruote di confine è coreografato da Marta Bevilacqua ed interpretato dalla stessa Bevilacqua con Luca Campanella, Roberto Cocconi, Valentina Saggin, Anna Savanelli, Luca Zampar. Le musiche originali sono di Leo Virgili e Gabriele Cancelli che le eseguono dal vivo assieme a Marko Lasic. Questo – assieme alla particolare inclinazione della compagnia a proporre danza fuori dagli schemi e dagli ambienti usuali – motiva la scelta della particolare cornice del Museo “De Henriquez” per uno spettacolo che sarà itinerante, articolato in quattro scene collocate in diversi spazi, all’aperto e con la luce naturale.
Un’anima d’acciaio (il telaio), curve eleganti (sistema di sterzo), movimenti concatenati dati dagli organi di trasmissione e una verità laterale: le ruote.
Per danzare la Grande Guerra Arearea ha bisogno di una bicicletta. Su telai dei primi del Novecento e incalzati da musiche dal vivo d’ispirazione futurista, Arearea porta all’estremo l’elogio del dinamismo che ha spinto il mondo intero dritto alla guerra. Esaltazione, patriottismo e gloria hanno travolto milioni di essere umani.
I sei danzatori Arearea ricercano, in quel frastuono, l’affermazione della vita, la bellezza dell’incontro con l’altro, la pace.
Fondata a Udine nel 1992 dal coreografo e danzatore Roberto Cocconi Arearea dà vita a creazioni che si articolano nella doppia dimensione dello spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano: la cifra poetica di Arearea, infatti, risiede nella messa in discussione delle consuete logiche di utilizzo del palcoscenico o della piazza. Recentemente la compagnia ha proposto Narciso_io, sempre nell’ambito del festival TS Danza 2.0 organizzato dal Teatro Stabile regionale.
Ruedis_ruote di confine va in scena sabato 9 aprile alle 17.30 per il festival TS Danza 2.0 al Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez” grazie alla collaborazione del Comune di Trieste.
Accanto a questo accattivante appuntamento con la danza contemporanea – grazie alla collaborazione con il Comune di Trieste – Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport – proseguono le repliche di A Sarajevo il 28 giugno tratto dal testo di Gilberto Forti.
Nel weekend sono in programma due repliche aperte al pubblico: sabato 9 aprile alle 20.30 e domenica 10 aprile, di mattina con inizio alle 11.
È suggestiva e singolare la dinamica di questo spettacolo, he racconta da diversi punti di vista l’attentato a Francesco Ferdinanddo, episodio da cui si è poi scatenato il primo conflitto mondiale. Gli attori della compagnia del Teatro Stabile, Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos (ogni replica propone quattro interpreti) danno vita ad alcuni testimoni del drammatico evento (una donna del popolo, un militare al servizio dell’Arciduca, un ingegnere, una giovane nobile poi emigrata, il medico che in prigione si occupò di Gavrilo Princip, un prete, un archivista…): essi si trovano nelle varie sale del Museo e recitano contemporaneamente, ripetendo i brani più volte, in modo che ogni spettatore possa seguire tutte le parti di A Sarajevo il 28 giugno. Il pubblico, muovendosi fra i preziosi reperti storici del Museo, incontra uno dopo l’altro quei testimoni che danno voce alla Storia.
I biglietti per seguire gli spettacoli al Museo si possono acquistare in prevendita a soli 7 euro (ridotto a 5 euro per abbonati al Teatro Stabile regionale, Under 26 e Over 65) presso la Biglietteria del Politeama Rossetti e tutti i punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: saranno in vendita i posti ancora disponibili anche al Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez” a partire dalle ore 19.30 nelle sere di spettacolo e dalle 10 per le mattinée. I possessori di biglietto potranno visitare il museo prima dello spettacolo. Informazioni sul sito www.ilrossetti.it e al numero 040-3593511.