TRIESTE – Conto alla rovescia per l’atteso Concerto inaugurale dell’Anno Accademico 2017/2018 del Conservatorio Tartini di Trieste, uno degli eventi più attesi della Stagione autunno – inverno: martedì 14 novembre, alle 20.30 al Politeama Rossetti di Trieste, il sipario si alzerà su “Spitfire”, la nuova produzione musicale allestita dal Tartini con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, diretta per l’occasione dal Maestro Adriano Martinolli D’Arcy su musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, del quale sarà eseguita la Sinfonia n. 25 in sol minore KV 183, di Giacomo Puccini che al concerto conferirà il suo Preludio sinfonico SC 32 e Intermezzo sinfonico e infine di William Walton che attraverso il suo brillante “Spitfire Prelude” regala il titolo al concerto. Nel corso della serata verranno consegnati i premi speciali di studio ai migliori diplomati dell’Anno Accademico 2016-17. Ingresso libero, info tel. 040.6724911 www.conservatorio.trieste.it.

Scritta nell’ottobre del 1773 a Salisburgo dall’allora diciassettenne Mozart, la Sinfonia n. 25 è conosciuta come la “Piccola sol minore” per distinguerla dalla più conosciuta Sinfonia n. 40. Già affrancata dallo Stile galante, la partitura si distingue per l’uso di quattro corni che Mozart richiede nell’organico orchestrale, indicazione che dona alla sinfonia un colore più scuro, sottolineandone il carattere drammatico ed inquieto. Il Preludio Sinfonico di Puccini fu composto durante gli studi presso il Conservatorio di Milano per l’esame finale dell’anno accademico 1881-1882 quando il compositore aveva 23 anni. Si nota l’influenza della musica wagneriana malgrado l’inconfondibile identità stilistica di Puccini. Il Preludio The Spitfire fu composto originalmente nel 1942 da William Walton come colonna sonora del film “The First of the Few”, una pellicola che aveva lo scopo di rialzare il morale degli inglesi, esausti e provati dagli attacchi aerei che stavano sconquassando le città della Gran Bretagna. La partitura fu successivamente rivista e riarrangiata dal compositore per trarne un brano sinfonico autonomo. Dal carattere brillante e pomposo, il brano fluisce nella parte iniziale con un lungo tema regale intensificandosi progressivamente fino alla conclusione. L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Tartini è composta da una settantina di giovani musicisti, iscritti ai corsi superiori e specialistici del Conservatorio. Ad essa afferiscono, inoltre, i migliori studenti dei corsi pre-accademici nonché, in particolari occasioni, giovani diplomati ed alcuni docenti, assicurando così continuità alla formazione. Alla sua guida si sono alternati, nel corso degli anni, diversi direttori d’orchestra, tra i quali si segnalano Aldo Belli, Giampaolo Coral, Andrea Cristofolini, Antonino Fogliani, Romolo Gessi, Stojan Kuret, Adriano Martinolli D’Arcy, Fabio Pirona, Sigmund Thorp, Luigi Toffolo, Daniele Zanettovich. L’Orchestra affianca alla sua funzione formativa istituzionale una notevole attività concertistica in sedi di rilevante prestigio musicale. Adriano Martinolli D’Arcy, direttore d’orchestra di formazione e vocazione internazionale, triestino classe 1961, è cittadino italiano e britannico. Dopo gli studi di Composizione e di Direzione di coro presso i Conservatori di Trieste e di Milano, trasferitosi a Vienna, si è laureato in Direzione d’orchestra nel 1991 e due anni più tardi si è perfezionato a Berlino. Alla guida di diverse formazioni come l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano, la Philharmonia Orchestra di Londra, la Württembergische Philharmonie, la NÖ Tonkünstler Orchester di Vienna, l’Orchestra Filarmonica di Graz, l’Orchestra Metropolitana di Lisbona, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Bruno Maderna, l’Orchestra del Teatro lirico “G. Verdi” di Trieste ed altre compagini orchestrali, tiene concerti in Italia e all’estero per importanti Istituzioni ed in sedi prestigiose, dirigendo oltre al repertorio tradizionale, numerose prime esecuzioni assolute. Per l’Ente lirico di Trieste ha diretto l’allestimento dell’opera contemporanea Il canto del Cigno di Giampaolo Coral. La discografia comprende pubblicazioni per importanti ed autorevoli etichette internazionali: alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra ha inciso quattro Poemi sinfonici di Liszt per Real Sound; per Gramola di Vienna ha inciso un CD di Orchesterlieder di Mahler e Wagner con il mezzosoprano Barbara Hölzl e la Württembergische Philharmonie. Con l’etichetta tedesca “Solo Voce” di Köln ha pubblicato la Missa Dalmatica di Franz von Suppè, prima incisione assoluta di quest’opera. Nel 2012 ha inciso il grande oratorio Extremum Judicium di Franz von Suppè per la casa discografica tedesca CPO con l’Orchestra Filarmonica di Graz e il Coro del Teatro dell’Opera di Graz. Tutte le incisioni ed in particolare questo doppio CD, hanno ricevuto innumerevoli consensi dalla critica internazionale. Molto attivo nel campo della musica contemporanea, ha tenuto concerti nei maggiori festivals in Europa quali Aspekte Salzburg, Biennale Musica di Zagabria, Praga Europa Festival, The New Music Week di Bucarest, Spazio Musica di Cagliari, Mittelfest di Cividale, Arnold Schönberg Center di Vienna, alla testa di gruppi come il Cantus Ensemble di Zagabria, il Grupo de Musica Contemporanea de Lisboa e il Chromas Ensemble di cui è stato a lungo il direttore stabile. Ha curato il recupero e la riedizione dell’opera romantica Il ritorno del Marinaio di Franz von Suppè nonché del grande Oratorio Extremum judicium dello stesso autore. Ha curato la pubblicazione di due volumi di musica inedita di Antonio Illersberg (1882 – 1953), dopo un lavoro di ricerca e di ricupero delle partiture durato svariati anni e tutt’ora in corso. Ha ricoperto la cattedra di Direzione d’orchestra presso i Conservatori di Cagliari e Milano ed è attualmente titolare della cattedra di Direzione di coro presso il Conservatorio di Trieste. Parla correntemente quattro lingue e dal 2009 è Console Onorario del Portogallo con nomina del Ministero degli Esteri.