Il Festival Viktor Ullmann presenta:
“Stelle di memoria”
Spettacolo per il Giorno della Memoria
Mercoledì 27 marzo ore 18.00 Sala Luttazzi (Magazzino 26) del Porto Vecchio di Treiste
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Presentato dall’associazione Oltre quella Sedia
Regia Marco Tortul
L’evento è inserito nella rassegna “Una Luce sempre Accesa” della Sala Luttazzi presso il Magazzino 26 di Porto Vecchio
Forse non tutti sanno che il genocidio nazista cominciò proprio dai
disabili attraverso l’aktion t4. Le persone “handicappate”, minori e adulte, furono le prime “cavie designate” di tutte le tecniche di annientamento, sterilizzazione e
eutanasia sviluppate poi nella Shoah. «Il messaggio che vogliamo veicolare attraverso questo spettacolo è che ciascuno di noi è una stella. Ognuno, nel buio delle situazioni della vita, può accendersi per illuminare con la propria storia,
proprio quel buio. Condividere la memoria, dello sterminio nazista
così come di ogni singola vita, è l’unico modo per mantenerla viva.”
Il nostro teatro lo definiamo InteressHante.
E’così che noi definiamo il nostro modello teatrale, un teatro che stimoli interesse creando ponti emotivi (la lettera H simboleggia visivamente per noi un ponte che può condurre in luoghi emotivi altrimenti irraggiungibili dal solo pensiero.) Partiamo dall’esempio del teatro dell’Avanguardia (e particolarmente dal Teatro di Ricerca), promuovendo la “tradizione del nuovo” e la ricerca continua di nuove forme e opportunità di conoscere qualcosa in più di noi e di ciò che ci circonda. Entriamo nell’arte concettuale, nel futurismo e nell’astrattismo per far uscire al meglio le anime di ognuno di noi. Da sempre il teatro crea, produce uno stato di realtà extra-ordinaria in cui riflettere il mondo delle cose e dei sentimenti, spesso poco indagato.
Una scomoda terapia. Così Mario Paolini, pedagogista, musicoterapeuta e formatore – fratello di Marco Paolini (l’attore de “Il racconto del Vajont e di “Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute”) – definisce, nella sua introduzione scritta per lo spettacolo “Stelle di memoria a cura di “Oltre quella Sedia”, associazione di promozione sociale nata per offrire alle persone con disabilità intellettive un’opportunità concreta di integrazione. Una performance teatrale che vede impegnate persone con disabilità nel racconto della Memoria. Un momento di riflessione in cui la loro disabilità si farà strumento di narrazione.
L’associazione Oltre quella Sedia ha sede a Trieste, è nata nel 2004 ed è formata da
un gruppo di persone che condividono la Visione di una società nella quale le persone con disabilità intellettiva abbiano la possibilità di vivere sfruttando appieno le proprie potenzialità dando loro la piena dignità di esseri umani nel quale oltre al “ricevere” esse possano sempre di più “dare”. E’ per questo che chiamiamo “protagonisti” le persone che si incamminano nei nostri percorsi.
I principali percorsi attraverso cui perseguiamo gli obiettivi sono: I percorsi di Vita indipendente grazie ai quali alcuni protagonisti e protagoniste stanno oggi imparando a vivere assieme in case di civile abitazione. L’esperienza del Teatro InteressHante attraverso cui le persone liberano l’immaginazione e creano dei ponti emotivi che portano a percorrere sentieri di vita importanti. I percorsi di Formazione che vedono le persone con disabilità rivestire i panni del docente e formatore all’interno delle scuole e in altri contesti didattici. Le azioni di Utilità sociale sul territorio per sviluppare il senso di cittadinanza attiva e utilità nei confronti della collettività,
proiettati a percorsi lavorativi per persone con disabilità intellettiva. Il recupero di oggetti che verrebbero buttati per RiCrearli e ridargli nuova vita attraverso l’espressività manuale/pittorica.
IL FESTIVAL VIKTOR ULLMANN
Il Festival Viktor Ullmann, nato nel 2014 e giunto alla X edizione, è dedicato ai compositori, ebrei e non, perseguitati dal regime fascista e da quello nazista per il loro impegno culturale e la loro attività artistica.
Molti di questi musicisti si sono salvati trovando rifugio nell’esilio, fuori dall’Europa, ma in tanti sono stati catturati dai nazisti, imprigionati e deportati nei campi di concentramento e di sterminio dove morirono. Pochissimi invece sono sopravvissuti.
La loro arte fu etichettata come “degenerata” perché non corrispondente ai canoni estetici della “purezza” ariana.
Molte sono state le prime esecuzioni assolute o italiane che hanno arricchito i concerti in calendario e che sono frutto di approfondite ricerche storiche e filologiche.
I curatori del Festival hanno intrecciato rapporti significativi con diversi studiosi dell’argomento, sparsi in tutto il mondo, e con i parenti dei compositori oggetto delle loro ricerche.
Nei concerti della rassegna, pertanto, si intende offrire al pubblico sia un’esperienza musicale nuova, di scoperta di brani musicali sconosciuti che stimolano la curiosità e il senso critico, che un’esperienza umana, di intima riflessione sulle circostanze storiche e sociali che possono causare, ieri come oggi, delle tragedie nella vita delle singole persone e di interi popoli.
Numerose le collaborazioni sorte nel corso di questi anni in ambito artistico, tra le quali si ricordano quelle con la Fondazione del Teatro Lirico Giuseppe Verdi, l’Associazione dei compositori ebrei israeliani, il Centro di Musica Contemporanea di Milano, il Festival Nessiach di Pisa, l’Orchestra San Marco di Pordenone, la Civica Orchestra di Fiati Giuseppe Verdi di Trieste, la Corale Nuovo Accordo di Trieste e la Società dei Concerti di Trieste.
Tra gli artisti che si sono già esibiti nelle passate edizioni si possono citare il flautista Roberto Fabbriciani, il violista Peter Barsony, il direttore d’orchestra Alan Bieljnski e il pianista Luca Buratto, il pianista Bruno Canino e il violinista Davide Alogna.
Il Festival Viktor Ullmann gode del contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Le Fondazioni Casali ed è sostenuto anche da associazioni e istituzioni civili quali l’Ucei – Unione delle Comunità ebraiche Italiane, il Museo della Shoah di Roma, il Museo ebraico di Venezia, il Comune di Trieste.