TRIESTEBOOKFEST 2024 | WHAT A WONDERFUL WORLD!
Letture su uomo e ambiente nel tempo presente (con uno sguardo al passato)
La nona edizione del Festival dedicata al rapporto tra uomo e ambiente
Dal 27 aprile al 5 maggio, organizzata dall’Associazione culturale Triestebookfest in coorganizzazione con il Comune di Trieste e il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
“La nona edizione di Triestebookfest vuole essere un percorso su come sia cambiata la percezione dell’uomo sul mondo animale e vegetale, che ha portato alla consapevolezza di quanto sia necessario trovare con tutte le altre specie del pianeta un modo per convivere nel rispetto reciproco”. Lo ha sottolineato la presidente e direttrice artistica dell’Associazione culturale Triestebookfest, Loriana Ursich, in occasione della presentazione del programma del TBF Festival “What a wonderful world!”, titolo tratto da una nota canzone interpretata per la prima volta da Louis Armstrong nel 1967, concomitante con la “Giornata mondiale del libro 2024”
In programma dal 27 aprile al 5 maggio, organizzata dall’Associazione culturale Triestebookfest in coorganizzazione con il Comune di Trieste e il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il sostegno delle Fondazioni Casali e Fondazione CRTrieste e la media partnership de Il Piccolo, la nona edizione del Festival letterario, dal sottotitolo Letture su uomo e ambiente nel tempo presente (con uno sguardo al passato), prevede oltre una ventina di incontri con autori e giornalisti, due lectio magistralis e tre mostre, performance artistiche e passeggiate culturali nei giardini e parchi della città.
“Sarà come ogni anno” – ha affermato Loriana Ursich insieme alla vicepresidente Angela Del Prete, presente l’Assessore alle politiche della cultura e del turismo Giorgio Rossi del Comune di Trieste e altri partner del Triestebookfest – “un viaggio tra i libri, le persone e la bellezza che ci circonda, con tappe in diversi spazi “In giro per Trieste” – Sala Bobi Bazlen a Palazzo Gopcevich, Auditorium del Museo Revoltella, Antico Caffè San Marco, Knulp, Lovat, Trart, Hangar, Cavò – e passeggiate culturali “Tre giardini, mille parole” al Giardino Pubblico Muzio de Tommasini, Villa Revoltella, Orto Botanico. Fra i tanti autori, nomi di spicco come lo scienziato e divulgatore Stefano Mancuso, Tiziano Fratus, Daniele Zovi, Giulia Corsini, Gianluca Felicetti, Davide Sapienza e Lorenzo Pavolini”.
“Un Festival che ho visto nascere” – ha ricordato l’Assessore Giorgio Rossi sottolineando il ruolo della cultura quale veicolo di cambiamento– “e che grazie all’impegno dell’Associazione Triestebookfest e il sostegno delle Istituzioni è esploso in questi ultimi anni. Mi auguro che sappia diffondere un messaggio di pace e di rispetto, nei confronti dell’uomo, degli animali e dell’ambiente che ci circonda”.
Tra le attività collaterali del Triestebookfest anche la seconda edizione del Concorso per Essi, dedicato al giornalista e autore Corrado Premuda e coinvolgerà gli studenti dai 15 ai 18 anni. Il concorso è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Pietro Pittini e la media partnership del Piccolo e sarà presentato il 10 maggio, in occasione dell’inaugurazione del laboratorio/bar intitolato a Corrado, nella sede dello IAL FVG, dove Premuda insegnava.
IL PROGRAMMA
ANTEPRIMA FESTIVAL
L’Anteprima Festival si apre sabato 27 aprile, alle ore 18.00 al Cavò (via S. Rocco) con l’inaugurazione della prima delle tre mostre in programma: Forrest di Opher Thomson, con Massimiliano Schiozzi (evento a cura di Cizerouno).
Forrest (forestiera, foresta, for rest…) è una risposta artistica alla domanda “Dov’è casa?”. Dopo anni di dialogo con persone in luoghi molto diversi, è diventato evidente che la casa sembra essere vissuta come un’assenza, Mancasa. Forrest risponde a questi spaesamenti e spiazzamenti, sfociando in una sorta di libro senza casa ‘Canti del Parto’. È un’esplorazione delle distanze tra noi e il nostro habitat e un invito a riflettere sulle diverse mancanze che magari ci potrebbero unire.
Si prosegue domenica 28 aprile, alle ore 17.30 all’Antico Caffè San Marco (via C. Battisti 18) con l’incontro Pane nostro. Grani antichi, farine e altre bugie, in cui l’autore Luigi Cattivelli dialoga con Stefano Minin, Responsabile relazioni istituzionali Coop Alleanza 3.0, partner di Triestebookfest fin dalle prime edizioni.
Luigi Cattivelli ci aiuta a capire perché parlare di varietà antiche o moderne ha poco senso, a scoprire da cosa dipendono le caratteristiche dei diversi frumenti, e a comprendere il valore strategico di questa pianta per il futuro dell’umanità.
Luigi Cattivelli direttore del Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA a Fiorenzuola d’Arda, ha coordinato l’iniziativa internazionale per il sequenziamento del genoma del frumento duro ed è rappresentante italiano nel Research Committee di Wheat Initiative.
Salvare gli animali, salvare noi stessi è titolo dell’evento di lunedì 29 aprile, alle ore 18.00 all’Antico Caffè San Marco, con l’autore Jeff Sebo in dialoga (online) con Alessandro Tavecchio.
Jeffrey Raymond Sebo (nato il 24 febbraio 1983) è un filosofo americano. È professore associato di studi ambientali, direttore del programma MA di studi sugli animali e professore affiliato di bioetica, etica medica e filosofia alla New York University. Nel 2022, ha pubblicato il suo libro “Saving Animals, Saving Ourselves”
Sempre alle ore 18.00 ma al Knulp Bar (viale Madonna del Mare 7°), è in programma l’evento I canti del parto con Opher Thomson.
Un bambino nasce tra due paesaggi vuoti, oriente e occidente, passato e futuro, che si estendono in una foschia lontana, indistinta e inaccessibile, deserto e oceano. CANTI del PARTO viaggia alla ricerca di casa dopo una perdita personale. Ma percorrere paesaggi di perdita collettiva rivela che non c’è modo di tornare indietro, né di andare avanti, senza compianto.
La presentazione de La via selvatica con l’autore Adriano Favole in dialogo con Giovanni Tomasin si tiene martedì 30 aprile, alle ore 18.00 all’Antico Caffè San Marco.
Adriano Favole ci racconta che la ‘via selvatica’ è quella che ci fa scoprire che non siamo solo cultura, che l’essere umano vive delle relazioni che intrattiene con tutti i suoi ‘simili’, dalle api ai vulcani, dalle foreste alle barriere coralline, dalle piante ai funghi che abitano con noi la Terra.
Adriano Favole è professore ordinario di Antropologia culturale all’Università di Torino e Visiting Professor all’Università della Nuova Caledonia, ha insegnato all’Università di La Réunion (Oceano Indiano) e all’Università della Polinesia francese. Ha fondato e dirige il Laboratorio “Arcipelago Europa” dell’Università di Torino. Collabora con “la Lettura” del “Corriere della Sera”.
Giovedì 2 maggio, alle 17.00 nella Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich (via G. Rossini 4), appuntamento con Andreina Contessa, Direttore del Museo Storico e del Parco del Castello di Miramare per un incontro su Ars Botanica. Giardini di carta nella biblioteca di Miramare: Paper gardens in the Miramare library.
La Biblioteca del Castello di Miramare rivela per la prima volta il suo scrigno di libri dedicati a botanica, fiori, piante e giardini. La ricca collezione libraria, consona allo spirito del XIX secolo, si riflette nel giardino vivente che circonda il castello. La biblioteca botanica è un giardino su carta che ci guida in un percorso di sogno e meditazione ideato in un colto salotto aristocratico dell’Ottocento.
Alle ore 17.30 all’Antico Caffè San Marco presentazione de I figli della giungla
con l’autrice Tikuana Tacha.
La vicenda narrata si svolge nel dipartimento di Vaupés, una delle 32 entità territoriali della Colombia. Ha una superficie di 54.135 km², coperta da giungla, con pochi rilievi, alcune colline basse e numerosi fiumi. Il tucano è il simbolo del dipartimento, ricco di flora e fauna. Le comunicazioni vengono effettuate principalmente per via aerea poiché la navigazione sui fiumi è interrotta dalle rapide e le strade sono quasi inesistenti. Le principali risorse economiche provengono dallo sfruttamento delle miniere di oro e uranio e dalle foreste.
Alle ore 18.00 alla libreria Lovat (viale XX Settembre, 20), l’autore di Alberodonti d’Italia Tiziano Fratus dialoga con Sara del Sal.
In un quarto di secolo di dedizione alla scrittura, Tiziano Fratus (Bergamo, 1975) ha sviluppato concetti quali Homo radix, Dendrosofia, Silva itinerante e Umanesimo terrestre che ha avuto modo di approfondire in pubblicazioni edite da alcuni dei maggiori gruppi editoriali italiani, nonché da editori storici quali Laterza e marchi indipendenti. Nomade editoriale, Fratus ha curato rubriche per diversi quotidiani quali Il cercatore di alberi (La Stampa) e ha tenuto personali fotografiche in diverse città e musei mentre la sua poesia è stata tradotta in undici lingue e pubblicata in venti paesi. Collabora col programma Geo di RAI 3 per la serie Grandi Alberi d’Italia.
TRIESTEBOOKFEST 2024 | WHAT A WONDERFUL WORLD!
Letture su uomo e ambiente nel tempo presente
La nona edizione del Triestebookfest si apre venerdì 3 maggio, con l’evento tradizionalmente dedicato ai giovani. Alle 11.00, in collaborazione e presso il Liceo Classico e Linguistico Statale “Francesco Petrarca” è in programma una Lectio Magistralis di Bianca Arrighini e Livia Viganò di Factanza Media, riservata alle studentesse e agli studenti del Liceo.
Bianca Arrighini e Livia Viganò, classe ’97, durante gli studi in economia all’Università Bocconi hanno co-fondato la media company Factanza Media, che oggi conta più di un 1.000.000 di utenti under 35 sui social, di cui sono rispettivamente CEO e COO.
Factanza nasce per rivoluzionare il mondo dell’informazione, adattandolo al modo di comunicare delle nuove generazioni. Si occupa di divulgare tutti i giorni sui propri canali social le informazioni fondamentali per essere aggiornati sull’attualità in pochi minuti, con formati creati per catturare l’attenzione e avvicinare i giovani al mondo dell’informazione. La mission di Factanza è avere un impatto reale sulla società, creando una generazione consapevole di quello che succede nel mondo e capace di prendere decisioni libere e informate.
Nel pomeriggio, alle ore 17.30 al Knulp Bar, presentazione del volume di Marco Niro, Il predatore, in dialogo con Stefano Mattia Pribetti.
Una notte, sulla montagna che sovrasta il borgo di Cimalta, accade un fatto di sangue orribile. Una strage destinata a sconvolgere per sempre la vita in paese. Le pulsioni represse e le paure ataviche trovano di colpo libero sfogo ed è a quel punto che comincia la caccia al mostro. La bestia. L’orso. E quando il cerchio dei cacciatori in battuta inizierà a chiudersi inesorabile attorno al mostro, sarà forse troppo tardi per capire che il gioco, per tutti, è a perdere, e che ogni predatore, uomo o bestia, prima o poi rischia di diventare esso stesso preda. Un noir avvincente con al centro la difficile relazione fra l’uomo e gli animali selvatici.
Marco Niro (1978) è giornalista e scrittore. Laureato in Scienze della comunicazione, ha collaborato con varie testate giornalistiche e oggi si occupa di comunicazione ambientale. Ha all’attivo un saggio (Verità e informazione. Critica del giornalismo contemporaneo, Dedalo 2005), un libro per ragazzi (L’avventura di Energino, Erickson 2022) e, con il collettivo di scrittura Tersite Rossi, quattro romanzi (È già sera, tutto è finito, Pendragon 2010; Sinistri, e/o 2012; I Signori della Cenere, Pendragon 2016; Gleba, Pendragon 2019) e due raccolte di racconti (Chroma. Storie degeneri, Les Flâneurs 2022; Pornocidio, Mincione 2023).
Alle ore 18.00 in collaborazione e presso la Libreria Lovat, presentazione de Italia Selvatica con l’autore Daniele Zovi.
Dopo secoli di declino, caccia indiscriminata, distruzione dei loro habitat, oggi gli animali selvatici stanno riprendendo a popolare la penisola, superando e aggirando le barriere che dovevano tenerli lontani, i muri e i recinti con cui l’uomo ha cercato di escludere la natura dalla società.
Daniele Zovi, esperto forestale e raffinato narratore, disegna la cartina di un’Italia selvatica, misteriosa e incantevole attraverso la storia di otto animali. E guadagna terreno, ricordandoci che il mondo della natura selvaggia è anche il nostro mondo e parlando di nuovo ai nostri cuori di libertà e bellezza, emozione e rispetto.
Daniele Zovi è nato a Roana e cresciuto a Vicenza. Si è laureato in Scienze forestali a Padova e per quarant’anni ha prestato servizio nel Corpo forestale dello Stato. Per Utet ha pubblicato Alberi sapienti, antiche foreste (2018), Italia selvatica (2019), Autobiografia della neve (2020) e In bosco (2021).
Alle ore 18.30 presso Hangar Teatro (Via Luigi Pecenco, 10) inaugurazione della mostra Donne di terre estreme di Caterina Borgato: una raccolta di immagini e racconti che vuole essere una testimonianza, emozionante e poetica, sulla coesione del mondo femminile, che rappresenta le solide fondamenta di società sconosciute o dimenticate.
Un documento della vita quotidiana delle donne dell’isola di Socotra e delle donne Afar nella depressione desertica della Dancalia etiopica.
Caterina Borgato è “esperta culturale”, guida di lungo raggio, per Kel12 – Viaggi Levi e National Geographic Expeditions, scrittrice e fotografa.
L’inaugurazione ufficiale del Triestebookfest 2024 si tiene venerdì 3 maggio alle ore 20.00 all’Auditorium “M. Sofianopulo” del Civico Museo d’Arte Revoltella.
Dopo i saluti istituzionali, è in programma la presentazione del volume di Gianluca Felicetti La politica degli animali, con l’autore – presidente nazionale della LAV – in dialogo con Alessandro Mezzena Lona.
Cosa c’entrano gli animali con la politica? E i grandi temi della loro protezione, dei loro diritti, le battaglie contro la caccia, gli allevamenti, la sperimentazione, l’uso negli spettacoli, le pellicce, sono “fare politica”? Come hanno risposto a questo fino a oggi i partiti e le istituzioni? Hanno subìto o cavalcato queste battaglie? Occuparsi di animali è politica.
Gianluca Felicetti, sessant’anni, ha iniziato nel 1979 a sostenere le iniziative animaliste nella LAV. Dal 2006 ne è il Presidente. È stato ideatore e corresponsabile di molteplici iniziative come le proposte poi diventate Leggi su animali e Costituzione. Ha curato dal 1980 al 1985 una delle prime trasmissioni radiofoniche su animali e ambiente, negli anni ‘90 è stato collaboratore del settimanale “Il Salvagente” e negli anni 2000 di trasmissioni tv RAI di Licia Colò sugli animali. Negli ultimi anni collabora con il magazine online “ReWriters” e di Radio Parlamentare con la trasmissione “Animali & Palazzi”. Ha scritto con altri autori, fra le altre pubblicazioni, “Animali, non bestie” (Edizioni Ambiente-2004) e “Oltre il filo spinato di Green Hill” (Sonda Edizioni-2014).
Sabato 4 maggio, alle ore 10.00 alla “Sala Bobi Bazlen” di Palazzo Gopcevich, presentazione de Gli intrecci del Fiume con l’autrice Elisa Cozzarini in dialogo con Pietro Spirito.
Il torrente si muove nella forra, vigoroso, spumeggiante, invisibile, nascosto dalle fronde. Lo possiamo solo immaginare. Ma il suo scorrere lontano impregna l’aria tutto intorno, si propaga per centinaia di metri, una coperta avvolgente, costellata dal cinguettio degli uccelli.
Dopo Radici Liquide e Acqua guerriera, Elisa Cozzarini, da sempre impegnata su tematiche ambientali, torna a occuparsi della questione delle acque, con un breve ma intenso saggio dedicato ai fiumi che diventano, esplorati per la collana piccola filosofia di viaggio, luoghi della memoria e spazio del selvatico da proteggere.
Elisa Cozzarini classe 1978, vive e lavora in provincia di Pordenone. Laureata in Scienze Politiche a Trieste, si occupa di ambiente da oltre dieci anni. Collabora con La Nuova Ecologia, il mensile di Legambiente.
Alle ore 11.30, presentazione de Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra con Paolo Pecere in dialogo con Luigi Nacci.
Tra i numerosi e importanti libri sul rapporto tra l’uomo e la natura e sul concetto di ecologia non esiste un libro-mondo come questo. Un viaggio nella storia del pensiero, nel passato e nel futuro della Terra, nei territori dove l’uomo incontra ciò che non è umano e si appresta a un dialogo, cercando il senso e il sentimento della natura. Da New York alle Galápagos, dall’Islanda al Borneo, dal Ruanda al Tibet, Pecere esplora da studioso e viaggiatore diverse vie per costituire un rinnovato rapporto con la natura, attraverso il racconto di luoghi esemplari e di chi li abita oggi.
Paolo Pecere si occupa di filosofia e letteratura, professore associato di Storia della filosofia all’Università di Roma Tre. Tra i suoi saggi, “La filosofia della natura in Kant” (2009), Dalla parte di Alice. La coscienza e l’immaginario (Mimesis 2015). Suoi racconti sono comparsi su «Nazione indiana» e «Nuovi argomenti». I romanzi: “La vita lontana” (LiberAria editrice 2018), “Risorgere” (Chiarelettere 2019), il manuale per le scuole “Filosofia. La ricerca della conoscenza” (2018, con Riccardo Chiaradonna). Del 2021” Il dio che danza. Viaggi, trance e trasformazioni” (2021).
Alle ore 15.30, in collaborazione con AMP Miramare, l’autore Stefano Mazzotti in dialogo con Pierpaolo de Flego presenta Meravigliose creature. La diversità della vita come non la conosciamo.
Missione Terra: un viaggio straordinario alla scoperta di nuove specie. È tempo di partire per un viaggio incomparabile, alla volta di luoghi di inimmaginabile ricchezza: dalla Papua Nuova Guinea al Borneo, dall’Himalaya al Mekong, dallo Sri Lanka al Madagascar, fino alle montagne della Tanzania. Incontreremo una collezione infinita di specie che abitano il nostro pianeta, ma che rischiamo di perdere prima ancora di esser riusciti a conoscerle.
Stefano Mazzotti, zoologo, è direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara dal 2012 e tiene lezioni di Biogeografia e di Didattica Museale all’Università di Ferrara. Ha compiuto esplorazioni zoologiche in Sud America, nelle foreste tropicali montane delle Ande, alla ricerca di nuove specie. Tra i suoi libri: «Esploratori perduti. Storie dimenticate di naturalisti italiani di fine Ottocento» (Codice, 20232).
Alle ore 17.30 presentazione de La vita sociale delle pietre, Emanuela Borgnino dialoga con Roberto Micheli.
Tra le autrici del volume “Umani e non umani. Noi siamo natura”, Emanuela Borgnino racconta di come le pietre, lungi dall’essere inerti, in molte culture sono considerate animate e mobili.
Emanuela Borgnino, antropologa ambientale e professoressa di Antropologia della Natura presso l’Università degli Studi di Torino con una specializzazione in Lingua e Cultura Giapponese e un dottorato di ricerca in Antropologia Culturale e Sociale.
Presso Spaziotrart (in Viale XX Settembre 33), alle ore 18.30, vernissage dell’esposizione di Carlo Alberto Andreasi e Mario Sillani Djerrahian We can not go against Nature (Go against Nature is part of Nature too).
Una mostra-dialogo dedicata alla necessità di rapportarsi alla, nella e con la natura nelle sue forme macro e dell’io-naturale per una Nova Ver. Si discuterà del nostro rapporto con la Natura attraverso le riflessioni di Carlo Alberto Andreasi e Mario Sillani Djerrahian che racconteranno la loro esperienza e la loro indagine.
All’Auditorium “M. Sofianopulo” del Civico Museo d’Arte Revoltella, alle ore 20.30, è in programma la Lectio magistralis di Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia vegetale e appassionato divulgatore, è stato incluso dal New Yorker tra coloro che sono ‘destinati a cambiarci la vita’.
Scienziato e divulgatore, Stefano Mancuso è tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare. Professore ordinario presso l’Università di Firenze e ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi. È stato il primo scienziato italiano ad essere invitato nel 2010 come speaker in un TED Global tenutosi ad Oxford e successivamente visualizzato oltre 1,4 milioni di volte. Nel 2014 fonda PNAT, una start-up dell’Università di Firenze per la creazione di tecnologia ispirata dalle piante. I suoi libri sono tradotti in 27 lingue.
Domenica 5 maggio, alle ore 10.00 alla “Sala Bobi Bazlen” di Palazzo Gopcevich, presentazione de L’ecosistema in noi, con l’autore Francesco Boer in dialogo con Giovanni Tomasin.
Che cos’è un ecosistema? La più classica delle risposte è quella di visualizzare la natura fuori di noi: un bosco, una foresta, oppure il mare. O magari pensare al “pianeta” in senso lato, all’insieme di tutti gli ecosistemi, come qualcosa di distante e sempre più in pericolo: una fragilità da proteggere. Ma, sebbene tendiamo a dimenticarlo, anche l’essere umano partecipa dell’«irriducibile complessità del vivente» e può essere inteso a sua volta come un ecosistema. Perché allora ci sentiamo così distaccati dalla natura? Perché la devastazione del mondo – e con esso dell’umanità – è una prospettiva sempre più reale?
Francesco Boer (Gorizia, 1980) è esploratore e naturalista, alchimista e scrittore. Tra le sue pubblicazioni Troverai più nei boschi (Il Saggiatore, 2021).
Alle ore 11.30 presentazione della rivista Aut aut. Vol. 401: La filosofia davanti al massacro degli animali, con il curatore del numero, Giovanni Leghissa
Davanti all’attuale sfruttamento e messa a morte degli animali non umani, la filosofia non può esimersi da una critica alle ideologie che sostengono questa pratica.
La questione animale non è una questione morale, bensì una questione eminentemente politica che deve essere affrontata con gli strumenti messi a disposizione dalla più recente riflessione filosofica.
È la prospettiva assunta in questo fascicolo, che si snoda lungo tre vettori principali: un corpo a corpo con alcuni pensatori e pensatrici contemporanei che sull’Animale hanno riflettuto (Agamben, Adorno, Deleuze, Derrida, Haraway e Horkheimer); un attraversamento di confini, in modo da mostrare le correnti, che accomunano l’antispecismo con altri movimenti di radicale contestazione dell’esistente (ecologismo, transfemminismo queer e antirazzismo); un confronto de/costruttivo con altre acquisizioni teoriche (tecnologiche, antropologiche e biologiche), per ribadire quanto ramificato possa essere un pensiero non-antropocentrico intorno agli animali e all’animalità.
Alle ore 15.30, gli autori del podcast Nelle tracce del lupo, Davide Sapienza e Lorenzo Pavolini, dialogano con Pietro Spirito.
Il primo podcast italiano dedicato al lupo nasce per invitare l’ascoltatore alla conversazione tra il mondo selvatico e quello umano. “Nelle tracce del Lupo” racconta la nostra attitudine culturale verso la natura muovendosi “nelle” tracce di questo animale elusivo, per quanto studiato e conosciuto.
Seguire la sua inafferrabile traccia significa metterci in relazione con un contesto biologico e geografico, culturale e filosofico; significa sentirci esploratori curiosi di imparare i meccanismi della natura. Significa percepirne la presenza fisica.
Davide Sapienza (1963, Monza) Geopoeta, scrittore, autore di reportage, traduttore. Dopo anni di viaggi ed elaborazione nel 2004 pubblica “I Diari di Rubha Hunish”, seguito da La valle di Ognidove, La strada era l’acqua, La musica della neve, Scrivere la natura, Camminando, La vera storia di Gottardo Archi, L’Uomo del Moschel e nel 2019 dal volume che raccoglie questi due decenni di lavoro, Il Geopoeta. Molti i reportage per magazine importanti. Considerato tra i più importanti traduttori di Jack London, ha curato oltre venti classici e lavorato con poeti come Lance Henson e John Trudell.
Lorenzo Pavolini (1964, Roma) Redattore della rivista Nuovi Argomenti, ha pubblicato i romanzi Senza rivoluzione (Giunti 1997 – Premio Grinzane Cavour esordiente) ed Essere pronto (PeQuod, 2005). Alcuni suoi racconti sono apparsi su giornali, siti, riviste e antologie. Ha curato e tradotto diversi volumi tra cui: Italville – New Italian Writing (Exile Edition, 2005), e l’edizione integrale de Le interviste impossibili (Donzelli, 2006).
«Vissero i boschi un dì». La vita culturale degli alberi nella Roma antica viene presentato dall’autore Mario Lentano, in dialogo con Elisa Plisca, alle ore 16.30, all’Antico Caffè San Marco.
Dalle querce che hanno partorito i primi esseri umani al fico cui sono legate le sorti di Roma, dal pioppo che annuncia la futura grandezza di Virgilio ai due mirti che fioriscono insieme con le fortune politiche di patrizi e plebei, dai platani che bevono vino ai prugni che commettono adulterio, dalle metamorfosi vegetali al dibattito sull’anima delle piante: gli alberi occupano nell’immaginario dei Romani una posizione di grande rilievo, che investe il diritto e la religione, il mito e la tecnica, il pensiero filosofico e le dottrine scientifiche. Un viaggio affascinante e ricco di sorprese tra le molteplici forme assunte da questa interazione nell’orizzonte intellettuale e nelle pratiche simboliche della cultura romana.
Mario Lentano insegna Lingua e letteratura latina all’Università di Siena ed è membro del Centro Antropologia e mondo antico diretto da Maurizio Bettini. Ha pubblicato studi e ricerche sul teatro comico, la retorica di scuola, le relazioni familiari, e sui miti relativi alle origini di Roma e all’età monarchica.
Alle ore 17.30, all’Antico Caffè San Marco, incontro con i fotografi Carlo Alberto Andreasi e Mario Sillani Djerrahian, protagonisti con le loro opere della mostra a Spaziotrart We can not go against Nature (Go against Nature is part of Nature too). Introduce e modera l’organizzatrice della mostra Federica Luser
A seguire, alle ore 18.30, l’autrice Giulia Corsini in dialogo con Emily Menguzzato presenta Salvare gli animali.
Quanti bambini, a un certo punto, hanno sognato di diventare veterinari per “salvare gli animali”?
Tra di loro Giulia Corsini, che per lavoro, studio e passione ha frequentato gli ambienti molto diversi in cui veterinari e ricercatori operano, e ci accompagna così in un viaggio tra cliniche e giardini zoologici, riserve naturali e parchi cittadini, circhi e allevamenti. Con il suo libro capiamo che il rapporto tra uomini e animali è molto più complesso di quanto pensavamo, ricco di sfumature e contraddizioni. Ma se ci manteniamo liberi da schematismi e pregiudizi, se sappiamo metterci in discussione ogni volta, con le azioni e le idee possiamo ancora provare a ‘Salvare gli animali’.
Giulia Corsini, veterinaria presso un grande ospedale vicino a Cambridge, è esperta in medicina e chirurgia d’emergenza e terapia intensiva veterinaria. Appassionata di scienza, nel tempo libero si dedica alla lettura, ai viaggi e al debunking scientifico, con l’obiettivo di sfatare miti sul mondo animale. In passato ha scritto per varie riviste e giornali, tra cui “The Vision” e “NeXtQuotidiano”, e ha collaborato con organizzazioni come Pro-Test Italia e Italia unita per la corretta informazione scientifica.
Presso Parole Controvento aps (Via Tiziano Vecellio, 1/b), alle ore 18.00 viene proposto un incontro con Paolo Volli e i “ragazzi della Libreria Saba”, in dialogo con Helena Lozano Miralles dal titolo L’uomo e l’ambiente, il Poeta e il suo “antro oscuro”. A seguire Valzer triestino. Performance poetica di Mark Veznaver, con accompagnamento musicale al synth di Jesús Valenti Mora Castro.
Un avvenimento culturale tra i più significativi dell’ultimo decennio a Trieste e in Italia, il restauro conservativo della Libreria Antiquaria Umberto Saba rappresenta anche un appuntamento inevitabile della città con la propria storia, una sfida a riappropriarsi di un luogo che, dalla sua apertura nel 1919, costituisce un ambiente fondamentale della triestinità. La rievocazione del complesso rapporto di Saba con l’”antro oscuro”, raccontato dall’avvocato Paolo Volli e dai giovani volontari che ne stanno gestendo il recupero, sarà l’occasione per riscoprire, dal “cantuccio” marginale del Poeta, il rapporto con una città “che in ogni parte è viva” (Trieste, v. 23).
Paolo Volli entra nello studio legale familiare nel 1982. Dal 2023 gestisce assieme all’architetto Aulo Guagnini il restauro della Libreria Antiquaria Umberto Saba nel ruolo di Assessore al Patrimonio Immobiliare della Comunità Ebraica di Trieste.
Mark Veznaver, poeta e traduttore triestino, frequenta dal 2016 gli incontri dell’associazione Poesia e Solidarietà, presieduta da Gabriella Valera Gruber, per cui cura e traduce in spagnolo l’antologia Sorrisi di Trieste/Sonrísas de Trieste. Ha pubblicato testi in varie riviste e giornali. Nel marzo 2024, le sue poesie “Trieste in bora” e “Magazzino 18” ottengono rispettivamente il “Premio Speciale della Giuria” al Concorso Internazionale di Poesia e Teatro “Castello di Duino” e il 1° Premio al Premio Internazionale “Centro Giovani e Poesia – Triuggio”. È socio fondatore del collettivo teatrale “Le Ombre – Desto o son sogno?”.
Jesus Valenti Mora Castro è un musicista e compositore di musica elettronica di origine italo-venezuelana. I suoi interessi spaziano dalla poesia alla danza e alla performance fisica. Ha studiato musica elettronica a Trieste e si è dedicato all’improvvisazione come strumento di introspezione. Ha collaborato ad oltre 30 progetti musicali e performance e ha esplorato nuove sonorità durante i suoi viaggi in Iran. Recentemente, ha contribuito all’organizzazione di In-Sonora, una mostra d’arte internazionale a Madrid.
PER I PIÙ PICCOLI
VENERDI’ 3 MAGGIO
In giro per Trieste – Biblioteca Comunale Marinelli – Melara
via Louis Pasteur 44
ore 15.00
I racconti dell’inverno
Incontro con Daniele Zovi.
Evento in collaborazione con la Libreria Lovat
L’inverno è alle porte, così Ale e Franci, in compagnia dell’inseparabile Buck, raggiungono in montagna zia Sara per trascorrere con lei delle magnifiche vacanze sotto la neve. Con il naso rivolto all’insù, mentre i fiocchi scendono dal cielo, i due bambini imparano a riconoscere la forma dei cristalli, osservano i pesci nuotare sotto al lago ghiacciato e poi nella legnaia costruiscono un albero di Natale con i tronchi abbattuti dalla tempesta.
SABATO 4 MAGGIO
In giro per Trieste – Libreria Lovat
ore 11.00
Evento a cura di Nati per leggere
Appuntamento speciale per famiglie con bambini da 0 a 36 mesi con prenotazione obbligatoria
In giro per Trieste – ritrovo presso lo stagno di Contovello
dalle ore 16.00 alle 17.30
L’ALBERO DELLE STORIE TRA CARSO E MARE
Evento a cura di AMP Miramare
Per famiglie con bambini da 4 a 8 anni. Prenotazione obbligatoria a info@ampmiramare.it.
DOMENICA 5 MAGGIO
In giro per Trieste – Ritrovo presso il BioMa – ex scuderie del Parco di Miramare
dalle ore 10 alle 11.30
UN MARE DI RIFIUTI
Evento a cura di AMP Miramare
Prenotazione obbligatoria a info@ampmiramare.it.
LE PASSEGGIATE
TRE GIARDINI, MILLE PAROLE
GIOVEDÌ 1 MAGGIO
Giardino Pubblico Muzio de Tommasini
Ore 11.00
SABATO 4 MAGGIO
Villa Revoltella
Ore 11.00
DOMENICA 5 MAGGIO
Orto Botanico di Trieste
Ore 11.00
Per essere i protagonisti di questo tour nel verde urbano: condividete una frase, una poesia o qualche pagina di un libro che racconti la Natura, passeggiando con Triestebookfest.
Max 20 persone, prenotazione obbligatoria.
INFORMAZIONI
Gli eventi sono tutti a ingresso libero salvo dove è espressamente indicata la prenotazione.
PER LE PASSEGGIATE:
Prenotazione al +39 3314373087 (Anche e preferibilmente via WhatsApp)
PER GLI EVENTI NATI PER LEGGERE
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