Nel Giorno della Memoria si parla giustamente dell’ignobile sterminio del popolo ebraico.
Spesso però non diamo giusta memoria a chi ha subito la stessa sorte. Omosessuali, liberi pensatori, dissidenti politici, testimoni di Geova, rom, disabili e malati mentali.
Oggi come ieri la storia ci insegna poco, riportando alla cronaca eventi che non dovrebbero più verificarsi nel nostro vivere in anni che sembrano così evoluti, eppure a volte proprio da parte di chi dovrebbe aver compreso meglio la lezione si verificano comportamenti nei confronti di fratelli, che lasciano senza fiato.
Forse, se nel nostro piccolo vivere quotidiano imparassimo ad accogliere l’altro che ci sembra tanto diverso, capiremmo che in fondo non esiste nessuna diversità nel fondo del nostro cuore.
La compagnia teatrale Oltre quella sedia accoglie artisti con diverse abilità, nella libera espressione.
Oggi, in uno dei tanti spazi che la nostra città offre, la cittadinanza ha avuto modo di poter assistere ad una rappresentazione che ha espresso una forza energetica talmente elevata da scuotere gli animi.
Una rappresentazione voluta per onorare la memoria di molte persone.
Una memoria che per essere viva deve essere ricordata, scritta e tramutata in azione. Un’azione che può divenire un urlo talmente forte, al quale nessuno può dare risposta… come se oggi il vento potesse non portare ancora le loro voci ai nostri bambini …
Laura Poretti Rizman
foto tratte dal sito di lightdew
Compagnia teatrale Oltre quella Sedia
Performance di teatro sperimentale dal titolo “Fratture”
giovedi 27 gennaio 2011 ore 18
Teatro Oratorio di Roiano
Via dei Moreri 22
Trieste
La performance affronta il tema della Giornata della Memoria e dell’Aktion t4
Sito della Compagnia teatrale Oltre quella Sedia