Da sabato 11 a martedì 14 maggio
Teatro Orazio Bobbio
Via del Ghirlandaio, 12 – Trieste
ALLA CONTRADA
“A SPASSO CON DAISY”
regia Guglielmo Ferro
autore Alfred Uhry
protagonista Milena Vukotic, Salvatore Marino, Maximilian Nisi
produzione Spettacoli Teatrali
Il più bel regalo di Natale è quello che fa la gente alla società elettrica.
Si possono vedere i film o gli spettacoli teatrali molte volte, ma è a seconda dell’età, della cultura, della sensibilità e dei trascorsi di vita che uno spettacolo può assumere svariati significati ed ogni volta apparire come nuovo.
A spasso con Daisy è uno spettacolo arrivato a Trieste in sostituzione di un annullamento. Dispiace per l’annullamento ma tutto il pubblico ha apprezzato questa proposta.
Milena Vukotic è molto amata dal pubblico triestino così come l’attore Maximilian Nisi che insieme a Salvatore Marino hanno saputo starle al fianco in maniera eccezionale.
Personalmente il film l’ho visto più volte ma in un’altra età e ieri sera ho rivisto ed apprezzato moltissimo la versione teatrale trovando altri lati e altre meditazione che ne scaturivano. Non molti sanno che il film è un adattamento di un’opera teatrale ed è basato su una storia vera. La storia di Alfred Uhry è basata su sua nonna e sul suo autista, Lena Fox e Will Coleman e nel film i discendenti nella vita reale di Will Coleman interpretano i personaggi nel film.
Nella versione portata al Teatro Orazio Bobbio di Trieste in chiusura di cartellone de La Contrada, il regista Guglielmo Ferro, ha voluto realizzare la scena in maniera classica ma utilizzando anche dei sistemi di proiezione che permettevano il viaggio nello scorrere del paesaggio e del tempo, scandito da una radio valvolare che contestualizzava il periodo con periodici annunci di grande rilievo artistico che hanno mutato il suono ed il mondo della musica. In questo modo, il collegamento al cinema ed alla colonna sonora era godibile anche a teatro, ma la parte che più mi ha colpita è stata l’interpretazione del personaggio principale che, pur essendo affine all’originale, si distanziava per la dolcezza che trasuda dall’attrice in ogni suo gesto.
La storia è nota: una madre che invecchia e che abbisogna di assistenza, un figlio impegnato lavorativamente che cerca in ogni modo di aiutarla pur mantendo la sua libertà, un distacco tra nuora e suocera e soprattutto una superiorità materna ebraica che muove il mondo. In questa versione e soprattutto in questo periodo della mia vita io ho notato principalmente questo disagio di inadempienza personale, di mancanza di libertà e di sofferenza anche se la storia narra soprattutto di un’amicizia nata da un rapporto lavorativo che però, essendo tale, mantiene pur sempre un certo distacco e una forma di diffidenza lasciata andare solamente in tarda età.
Laura Poretti Rizman
Annullato, per problemi tecnici della compagnia, lo spettacolo “Fiori di Acciaio” previsto al Teatro Orazio Bobbio dal 18 al 21 aprile.
Al suo posto, ma nelle date cha vanno da sabato 11 a martedì 14 maggio, “A spasso con Daisy” di Alfred Uhry, con l’adattamento di Mario Scaletta e la regia Guglielmo Ferro e con la magnifica Milena Vukotic sul palco insieme a Salvatore Marino e Maximilian Nisi.
Dal testo Premio Pulitzer 1988 e premio Oscar, ben quattro, nella versione cinematografica con Morgan Freeman e Jessica Tandy, A spasso con Daisy racconta di una ricca anziana ebrea che vuole apparire povera; una donna dal piglio forte: ironica, diretta, scontrosa, capricciosa, avara. Vitale e indipendente non tollera la decisione del figlio di assumere per lei l’autista Hoke, di colore e analfabeta. La diffidenza iniziale però lascia il posto a un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela un affetto profondo. È la storia di un’amicizia nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali, un viaggio emozionante attraverso la complessità dei rapporti umani.
Ambientato in un arco temporale che parte dalla fine degli anni Quaranta e arriva fino agli anni Settanta, sullo sfondo dell’America del Dopoguerra, lo spettacolo affronta, in modo delicato e al contempo incisivo, tematiche importanti e sempre attuali come il razzismo, la convivenza tra etnie diverse, il rapporto madre-figlio, la solitudine e la difficoltà di vivere.
La rappresentazione, una produzione Associazione culturale spettacoli teatrali/ Teatro della Città, è curata in ogni particolare ed è arricchita dalle musiche di Massimiliano Pace e dai costumi di Graziella Pera.
Uno spettacolo delizioso che emoziona, commuove, diverte e fa riflettere, calamitando l’attenzione del pubblico dalla prima all’ultima scena.
Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471), sulla App gratuita della Contrada, Vivaticket, Ticket One oppure online sul sito contrada.it.
La Contrada si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste; e nella realizzazione delle sue attività può contare sulla collaborazione, tra le altre, di istituzioni importanti come l’Ente Regionale Teatrale, la Coop Alleanza 3.0, l’Università degli Studi di Trieste.