Arcipelaghi 🗓

Non dire di conoscere a fondo un’altra persona finché non hai diviso con lei un’eredità.
Johann Kaspar Lavater

Scarna scenografia per un lavoro che attraverso i personaggi riempie la scena.  Quattro fratelli si ritrovano a discutere della vendita di una casa di famiglia dopo la morte dei loro genitori. Riaffiorano gelosie e ripicche, rinfacciamenti ed amori. La vita, urlata nella rabbia e nella frustrazione, si impossessa attraverso una logica fredda e razionale di una praticità esecutiva che semplifica i doveri abbattendo i legami.

Difficile da comprendere per chi è figlio unico ma per nulla distante da quella che è la realtà, fatta di interessi e zero amore. L’ego nel quale viviamo, si specchia prepotentemente in questo quadro.

“Arcipelaghi”, è la nuova produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, scritta e diretta da Monica Codena nasce in forma di studio per il Mittelfest2020, che era legato al tema “eredi”.
Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Marco Morellini, Maria Grazia Plos sono stati presentati a fine agosto nella preziosa cornice del Palazzo Pontotti-Brosadola a Cividale: sono la base da cui si è sviluppato lo spettacolo nella sua edizione completa, in scena ora alla Sala Bartoli, da martedì 23 a domenica 28 novembre.

 

Laura Poretti Rizman

Cividale del Friuli, 31-08-2021 – MITTELFEST 2021 – EREDI – Palazzo Pontotti Brosadola – Teatro- “TUTTE QUELLE FAMIGLIE FELICI”. STUDIO TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA – A cura di Monica Codena con Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Marco Morellini, Jacopo Morra, Zoe Pernici, Maria Grazia Plos Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Foto © 2021 Luca d’Agostino / Phocus Agency fornita da Teatro Stabile del FVG

Sebastian è il fratello maggiore. Non è più il ragazzo che a dieci anni suonava il piano, cantava canzoni, si beffava di tutti, e rideva di sua madre. Qualcosa dentro di lui si è spezzato, e così la vita gli è sfumata tra le mani.
Ines è la sorella maggiore: una donna autorevole che si è sempre fatta carico delle esigenze di tutta la famiglia. Gli imprevisti la disorientano, quindi evita gli imprevisti.
Tiago è il suo compagno: conta banconote, si occupa di questioni finanziarie, a suo modo è un uomo piacevole e un mediocre negoziatore.
Tomas è il fratello minore: ha alle spalle un passato burrascoso, con dei trascorsi che hanno pesato su di lui. Oggi è un insegnante ed è forse il più distante dalle dinamiche familiari.
Alma è la sorella più piccola, appare mite. Una bambina candida, capace di ammaliare tutti, ma si rivela una maga Circe che opera i suoi sortilegi.

Cinque personaggi, cinque membri di un nucleo familiare che ha perduto i suoi pilastri, i genitori. Sono adulti, una volta cresciuti non si sono mai frequentati assiduamente ma ora si ritrovano nella casa di famiglia per liberarla da mobili e suppellettili, dopo averne concertata la vendita.
È così che il pubblico li conoscerà, sul palcoscenico, ed e così che le loro storie, le loro interiorità, i loro rapporti rapiranno l’attenzione della platea.
Interpretati con intensità da Emanuele Fortunati (Tiago), Ester Galazzi (Alma), Riccardo Maranzana (Tomas), Marco Morellini (Sebastian), Maria Grazia Plos (Ines), scandaglieranno profondamente le dinamiche e le emozioni vissute in un un momento doloroso: sgomberare la casa di famiglia infatti, oltre a liberare un inquietante senso di smarrimento, di violazione di un luogo intimo dove si è radicati, porta alla luce ricordi, rancori, legami, rimorsi, sentimenti contrastanti che si pensavano lasciati alle spalle e che invece ritornano prepotentemente.

È forse un simile portato di emozioni a scuotere Sebastian, quando – contrariamente a quanto concertato con i fratelli – decide di ritornare sulla sua prima scelta e di opporsi alla vendita della casa in cui ha vissuto con la madre fino all’ultimo. Allora le dinamiche diventano conflittuali, i rapporti si irrigidiscono, c’è chi insiste violentemente, chi desidera sbarazzarsi dell’incombenza e proseguire con l’inventario degli oggetti e l’asta e chi – come Ines, la sorella maggiore – invece resta turbata e riconsidera la situazione, anche perché trova un biglietto del padre che le raccomanda di curarsi di Sebastian.

Monica Codena ha già lavorato con gli attori di riferimento dello Stabile e ha collaborato in più occasioni con il direttore Paolo Valerio: milanese, ha studiato danza e recitazione dall’età di dieci anni, si è diplomata attrice alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” nel 1985. Ha lavorato in teatro come attrice per avvicinarsi progressivamente alla coreografia e alla drammaturgia per la scena, spaziando dal teatro musicale a performance multimediali, allestimenti di concerti in teatri e spazi alternativi. Si occupa inoltre di elaborare contenuti per lo spettacolo e di ideare progetti e format per artisti e cantanti.

“Arcipelaghi” va in scena alla Sala Bartoli alle ore 19.30 martedì 23 e venerdì 26 novembre, alle ore 21 il 24, 25 e 27 novembre e conclude domenica 28 in replica pomeridiana alle ore 17. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. L’ingresso in sala sarà consentito solo ai titolari di certificazione “Green Pass”. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.

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“ARCIPELAGHI”
scritto e diretto da Monica Codena
con Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Marco Morellini, Maria Grazia Plos
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

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Scheduled Arte e spettacolo

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