Ebbene si, le ho lette anch’io le recensioni post prima a Trieste ma non mi sono lasciata influenzare.
Primo perchè ogni rappresentazione ha la sua regia e il suo stile, secondo perchè ogni spettacolo è da vedere se non altro per poter giudicare e confrontare gli altri, terzo perchè ho avuto la fortuna di conoscere Filippo Strocchi e sapevo che non ne sarei rimasta delusa, e non da ultimo perchè Malika mi piace da sempre e neppure una brutta influenza non le ha impedito di stare sul palcoscenico e di dare il massimo sia per il pubblico che per i suoi compagni di viaggio lavorativo.
A Trieste più volte abbiamo visto annunciare nomi di star nazionali e internazionali che poi si sono esentate dall’esibirsi per varie ragioni, di salute o lavorative e il comportamento di Malika mi è sembrato più che professionale.
Lo spettacolo passa sotto la dicitura di musical, ma in realtà è un’opera musicale che per scelta di regia ha puntato moltissimo sul canto, sia corale che da solisti. Una scelta che può far discutere, ma il teatro è magico proprio per questo: ogni aspettativa può essere ribaltata e stupire allo stesso modo.
Danza pratimentamente assente, ma una grande attenzione musicale che ha visto cori e solisti impegnati con grande virtuosismo.
Scene che hanno rimpicciolito lo spazio ma che hanno saputo creare cambi con movimenti che solo una vera scuola di scenografia può dimostrare: eccezionale l’entrata in scena dell’automobile e dell’aereoplano. Interessante l’interazione video con immagini storiche.
Filippo Strocchi ha dimostrato la sua talentuosa capacità che lo porterà sicuramente a proseguire in questo settore e chiamerà uno stuolo di fans intorno a lui. Anche Enrico Bernandi ha saputo vestire bene i panni di Peròn, così come Tiziano Edini e la sorprendente Gea Andreotti della quale spero sentiremo parlare molto presto.
Malika è stata brava. Aveva un personaggio, la sua Evita, e se nel primo atto uno non si fosse accorto della sua capacità, nella seconda parte la sua interpretazione è stata intensa, e come annunciato da lei nei saluti finali al pubblico, c’era anche molta commozione per la fine di questo percorso. Non sono mancate le lodi per i suoi colleghi e gli auguri per un futuro di prosperità lavorativa.
Grande la dimostrazione di affetto e gli applausi ricevuti dal pubblico.
Abbracciarla all’uscita dei camerini è stato così naturale da sembrare fosse un’amica ritrovata.
Il teatro va visto, sempre e comunque, perchè l’opinione di una sera può essere solo un attimo di fronte alla grande importanza di un percorso lavorativo.
Complimenti a tutto lo staff.
Alla prossima
Laura Poretti Rizman
“Malika Ayane è Evita, protagonista del musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice che arriva al Politeama Rossetti nella regia di Massimo Romeo Piparo da mercoledì 18 gennaio: uno dei più attesi eventi della stagione Musical del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Fra i protagonisti spiccano anche Filippo Strocchi che ammireremo nel ruolo del Che ed Enrico Bernardi che interpreta Juan Peron. Accuratissimo l’allestimento che non lesina in scenografie mutevoli, effetti, coreografie. Repliche fino a domenica 22 gennaio”.
«Un’icona di carisma e determinazione» così viene definita Evita Peron, protagonista della Storia del Novecento cui è ispirato il bellissimo, omonimo musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice.
Da mercoledì 18 gennaio alle 20.30 (con repliche fino a domenica 22) Evita ritorna sul palcoscenico del Politeama – che nel 2010 ne ha ospitato l’edizione originale inglese – per la prima volta nella versione tradotta in italiano, e messa in scena in un sofisticato e accuratissimo allestimento dal regista Massimo Romeo Piparo. Al centro della nuova edizione dello spettacolo, Piparo ha avuto l’intuizione di porre un’artista che – al pari della figura che incarna in scena – possiede grande carisma e determinazione, oltre ad un indiscutibile talento: Malika Ayane.
Dopo il grande successo ottenuto nelle prime tappe del tour italiano a Bari, Milano, Genova e Firenze, e poi a Roma, Evita – la produzione targata PeepArrow Entertainment (che con Jesus Christ Superstar – anch’esso ospitato al Rossetti, con Ted Neeley protagonista – ha vinto il prestigioso MusicalWorld Award) – arriva a Trieste in un sofisticato allestimento firmato da Massimo Romeo Piparo. Non solo dunque la splendida musica, l’avvincente storia di Evita Peron e gli ottimi protagonisti conquisteranno il pubblico, ma anche diversi espedienti di regia che rendono lo spettacolo “senza respiro” in un crescendo interminabile, dalla vera trasmissione radiofonica di un brano cantato dalla protagonista, alla pioggia vera che sul finale scorrerà sulle ultime note della perfetta partitura.
Partitura che trova in Malika Ayane un’affasicnante e interessantissima interprete.
Nonostante la sua voce originale, capace di profonde suggestioni la renda una fra le più amate cantanti pop della scena contemporanea, Malika Ayane ha sempre esplorato il mondo della musica e dello spettacolo travalicando questo confine, con sensibilità e intelligenza. Milanese, si è formata al conservatorio (dove ha studiato violoncello) e nel Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala dove si è presto distinta eseguendo parti solistiche diretta da Muti, Chailly e Sinopoli. Nel suo itinerario nella musica moderna ha collaborato – fin dal primo disco del 2008 – con artisti ricercati e di spessore, da Paolo Conte a Francesco De Gregori, suo grande estimatore. Ma non bastano i successi internazionali, i Dischi d’oro e di platino, i Premi della critica a Sanremo, i tanti tour: l’artista sperimenta ancora. Partecipa a diverse colonne sonore (pensiamo a film come Generazione 1000 euro dove figurano Feeling Better ed altri suoi brani, o La prima cosa bella di Virzì), recita lei stessa in più cortometraggi, conduce un appuntamento radiofonico di successo Sold Out-Incidenti di Percorso su Radio 2 Rai dove ospita personaggi di spicco dello spettacolo, della cultura, dello sport e della moda…
Non poteva mancare la sfida teatrale: ed ecco Evita, ruolo in cui Malika Ayane sfoggia passione nell’interpretazione e accurata duttilità vocale. Evita non è una prova da poco: Andrew Lloyd Webber vi crea una partitura delle più belle e raffinate della storia del musical: attraversa una vasta gamma di stili musicali, da quello classico agli accenti latini, dal rock alle ballad più emozionanti.
Il tutto per raccontare la parabola di questa donna nata in povertà, ma animata da un’immensa voglia di emergere e da una grande empatia verso il suo popolo. Divenne l’anima dell’Argentina al fianco di Juan Peròn finché la morte non la fermò, appena trentenne: Webber è stato abilissimo a tradurre in musica lo straziante addio di Evita al suo popolo, nella celeberrima Don’t cry for me, Argentina.
Oltre al personaggio del titolo – come accade in molti musical – c’è un’altra figura fondamentale nello spettacolo: quella di chi vive la storia da un punto di vista un po’ distaccato e la commenta, creando un ponte fra palcoscenico e platea. In Evita questo è il ruolo del Che, che qui ha l’energia di Filippo Strocchi, già applaudito dal pubblico triestino in molte occasioni, la più recente – e prestigiosa – nella versione originale di Cats del 2014, dove interpretava un simpatico Rum Tum Tugger.
Lo spettacolo è – in quest’edizione – interamente tradotto in italiano. Piparo in prima persona ha curato ogni dettaglio: non solo la regia e il cast ma anche l’adattamento, traducendo gli splendidi testi di tutte le 27 canzoni scritte da Tim Rice, tra cui i successi Don’t cry for me Argentina (D’ora in poi Argentina) e You must love me (Stai qui, sii mio).
Oltre a ciò lo spettacolo si avvale delle ricche scene di Teresa Caruso, dei costumi di Cecilia Betona, delle luci di Umile Vainieri, delle coreografie di Roberto Croce e del talento di un numeroso cast composto da una cinquantina di artisti fra attori e orchestrali ed i giovani allievi dell’Associazione StarTs Lab che prendono parte alle repliche dello spettacolo a Trieste.
Nei ruoli principali invece applaudiremo, oltre ai già citati Malika Ayane (Evita) e Filippo Strocchi (il Che), Enrico Bernardi (Juan Peron), Tiziano Edini (Augustìn Magaldi) e poi Donato Altomare, Gea Andreotti, Paolo Avanzini, Andrea Bratta, Germana Cifani, Alessia Cutigni, Nico Colucci, Davide Dal Seno, Donatella De Felice, Carlo Alberto Gioja, Lorenzo Gitto, Linda Gorini, Benedetta Imperatore, Giuseppe Inga, Claudia Mangini, Rachele Pacifici, Luca Paradiso, Jacopo Pelliccia, Fabrizia Scaccia, Maurizio Semeraro, Francesco Venezia, Sebastiano Vinci.
Ci sarà l’orchestra dal vivo, diretta dal M° Emanuele Friello e composta da Fabrizio Siciliano (Tastiera 1), Cristian Fortucci (Tastiera 2), Marco Ioannilli (Tastiera 3), Stefano Marazzi (Batteria), Pino Saracini (Basso), Ivan Ricchiuto (Chitarra), Antonio Padovano (Tromba), Palmiro Del Brocco (Trombone), Giuseppe Russo (Sax/Clarinetto), Monica Canfora (Violino 1), Antonella Franceschini (Violino 2), Roberta Palmigiani (Viola), Francesco Marquez (Cello).
Evita è prodotto da PeepArrow Entertainment.
Qui di seguito l’elenco dei numeri musicali: Un cinema di Buenos Aires/(A Cinema In Buenos Aires) – Requiem – Ma che bel Circo/(Oh What A Circus) – Mille note per dirti che/(On This Night Of A Thousand Stars) – Buenos Aires – Grazie di tutto/(Goodnight And Thank You) – Voilà è possibile!/(The Art Of The Possible) – Concerto di beneficenza/(Charity Concert) – Spero sempre accanto a te/(I’d Be Surprisingly Good For You) – Un altro giro, un’altra corsa/(Another Suitcase In Another Hall) – La nuova “First” Girl/(Peron’s Latest Flame) – La nuova Argentina/(A New Argentina) – Entr’acte – Da ora in poi Argentina /(On The Balcony Of The Casa Rosada – Don’t Cry For Me Argentina) – Vai, vola più su/(High Flying Adored) – Brillerò/(Rainbow High) – Eva in tour/ (Rainbow Tour) – L’attrice non impara quel copione/(The Chorus Girl Hasn’t Learned) – Quando i soldi van via così/(And The Money Kept Rolling In) – Santa Evita – Valzer di Eva e Che/(Waltz For Eva And Che) – Stai qui, sii mio/(You Must Love Me) – Un diamante puro/(She Is A Diamond) – Scacco al re/(Dice Are Rolling) – L’ultima trasmissione di Eva/(Eva’s Final Broadcast) – Montaggio/(Montage) – Lamento/(Lament).
Evita va in scena al Politeama Rossetti – inserito nel cartellone Musical – da mercoledì 18 a domenica 22 gennaio: da mercoledì a sabato le repliche sono serali alle ore 20.30. Due le pomeridiane in programma: sabato 21 e domenica 22 gennaio con inizio alle ore 16.
Ulteriori informazioni al tel 040-3593511 (centralino del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia) e acquisti alla Biglietteria del Politeama Rossetti, nei consueti punti vendita dello Stabile regionale, e attraverso il sito del Teatro www.ilrossetti.it.