Frammenti su tutto (il Manfred) e CanticOpera all’Hangar Teatri 🗓

RITORNANO A TRIESTE 

MASSIMO FINELLI, PATRIZIA EGER 

E DUILIO MENUCCI

CON DUE SPETTACOLI

FRAMMENTI SU TUTTO (IL MANFRED)

SABATO 26 MARZO ORE 20:30

E CANTICOPERA

DOMENICA 27 MARZO ORE 19:00

Frammenti su tutto (il Manfred) e CanticOpera, foto fornita da Hangar Teatri

Massimo Finelli, Patrizia Eger e Duilio Menucci ritorna a Trieste con due spettacoli, Frammenti su tutto (il Manfred), che andrà in scena sabato 26 marzo alle ore 20:30, e CanticOpera, che andrà in scena domenica 27 marzo alle ore 19:00 all’Hangar Teatri.

Frammenti su tutto (il Manfred), di e con Massimo Finelli, con Duilio Meucci alla chitarra e con la voce fuori campo di Patrizia Eger, è la storia di un uomo torturato dalla colpa, un’invocazione d’oblio. Nel “Manfred” di Byron il protagonista, mago e scienziato, natura solitaria, chiede agli spiriti della terra, che egli stesso è capace di governare, di dargli l’oblio. Solo l’oblio, infatti, può porre fine al suo tormento radicale, legato all’esperienza della storia d’amore incestuoso con la sorella Astarte. Messo di fronte all’impossibilità di realizzare ciò che è al di là dei poteri degli spiriti stessi, giacché l’oblio e la morte non hanno senso per realtà eterne e prive di forma, decide di  cercare la liberazione attraverso il suicidio, ma un cacciatore di camosci lo salva. Il racconto prosegue con l’invocazione alla Strega delle Alpi, che si dichiara disponibile ad aiutarlo, a patto che diventi suo schiavo, cosa che Manfred rifiuta, come non cede alla sottomissione delle  forze demoniache guidate da Arimane. Appare Astarte, da quelle stesse forze evocate, che gli annuncia la fine imminente. Manfred, accompagnato da un senso di sollievo, dopo aver rifiutato l’invito al pentimento dell’abate di S. Maurizio, nel suo castello, dà da sé a sé medesimo una fine.

Frammenti su tutto (il Manfred) è un “closet drama” ossia un’opera teatrale che non è destinata a essere messa in scena, ma letta ad alta voce. È tratta dall’omonimo poema di Byron e musicato da Schumann, fu diretto e interpretato da Carmelo Bene nel 1978.
“Partiamo da lĂŹ, torniamo altrove (pieno fulgore del nostro errare); la voce attraversa e frammenta l’originale, l’orchestra è disseccata; echi di Schumann restano  nell’intimismo cameristico di Johann Kaspar Mertz.” – Bardenklänge dell’ Op.13

Canticopera, invece, vede sul palco Patrizia Eger, accompagnata sempre dal musicista Duilio Meucci. La storia è quella di una donna cresciuta con ambizioni comuni – matrimonio, casa, figli – che tenta di preservare un’identitĂ  che va a pezzi. È l’epilogo di una storia d’amore incastrata tra le ganasce della solitudine e di un mal riposto senso di quanto è “nostro”. Chi se ne va porta con sĂŠ una parte di “sĂŠ”, che per alcuni è inaccettabile. Un monologo ossessivo tra interlocutori assenti e voci inudibili a cui rispondere.

La protagonista, attenta a un uso sapiente della voce, delinea una donna terribile, rancorosa, furiosa e nel contempo pavida e scialba, segnata da privazioni e solitudini.

Biglietto intero 12€, ridotto 8€ per i soci del Teatro degli Sterpi, soci CUT, under 18, over 65, studenti universitari. È possibile acquistare i biglietti in prevendita su sito vivaticket.com
Per info e prenotazioni: biglietteria@hangarteatri.com o al numero di telefono +39 3883980768.

La Stagione di Mondo Nuovo è organizzata dal Teatro degli Sterpi, grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Banca BCC di Staranzano e Villesse.

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Scheduled Arte e spettacolo Trieste

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