Hangar Teatri e Teatro degli Sterpi

HANGAR TEATRI

Frazione di Mondo Nuovo

Hangar Teatri è un’ex carrozzeria che è diventata un teatro e si trova a Trieste, in via Luigi Pecenco 10, una piccola laterale di via di Cologna, a 5 minuti a piedi dal Giardino Pubblico. Hangar è costituito da due locali adiacenti (di circa 100 mq ciascuno) che ospiteranno diverse attività inerenti al mondo delle arti e dello sport. Siamo un gruppo di compagnie teatrali e associazioni culturali (Teatro degli Sterpi, CUT, Teatro Nomade, Associazione Arte Studio Danza) che hanno scelto di cooperare per meglio far fronte alle grandi e piccole sfide di un presente ingarbugliato e complesso e perché crediamo che non esista altra via se non l’unire le forze. E così, abbiamo affittato questi due locali – senza alcun sostegno finanziario pubblico – perché da tempo eravamo alla ricerca di una casa che potesse ospitare il nostro teatro e le nostre compagnie. Ci siamo occupati – grazie al supporto di esperti del settore – della quasi integralità dei lavori di ristrutturazione: dalla ritinteggiatura, all’insonorizzazione acustica di pareti e tetto, passando per la stesura di un nuovo pavimento fino al montaggio delle porte antincendio e all’arredamento. Ci stiamo preparando per cominciare la nostra prima stagione al meglio e per accogliervi nel migliore dei modi. Vogliamo che la nostra casa sia anche la vostra casa, che possa essere vissuta, immaginata, respirata – e quindi creata – dal maggior numero di persone possibili, che le attività che qui si svolgeranno abbiano la massima condivisione cittadina e che gli spettacoli proposti in cartellone possano diventare un momento di incontro fisso e un punto di riferimento per il panorama artistico della città. Tra le attività che abbiamo intenzione di avviare, accanto agli spettacoli teatrali per adulti e bambini, agli spettacoli di danza e ai concerti, ci sarà spazio per numerose attività laboratoriali e per una serie di dibattiti settimanali dove potere dialogare con esperti di vari settori, dall’arte alla storia, passando per la politica, la sessualità, l’alimentazione e l’astrologia.

Abbiamo scelto il nome Hangar innanzitutto per la forma della sua tettoia, ricurva e circolare. E poi perché l’Hangar è il luogo dove riposano gli aeroplani prima di riprendere il volo e dirigersi verso chissà quali destinazioni. Così, entrando all’Hangar ci si prende un momento di riposo da quello che c’è fuori, dal lavoro, dalle mille corse quotidiane, da tutto quello che, per una ragione o per l’altra ‘bisogna’ fare, ci si ‘rifornisce’ allora di energia, ci si prende un attimo per sé stessi, per ritrovarsi, per sedersi un istante, prima di ripartire, speriamo cambiati, sollevati, con un sorriso o un amico in più, verso le tante avventure della vita. Per niente fermi, ma pronti a volare ad alta quota, i nostri aerei ci porteranno verso tante mete diverse, basta solo un po’ di coraggio per salire, aprire una porta ed essere pronti a esplorare nuovi orizzonti.

Sulla facciata principale, in alto a sinistra, proprio prima di entrare, si trova una piccola targa con una scritta: 854 / Frazione Mondo Nuovo. Sarà un auspicio? Una direzione da seguire? Non lo sappiamo. Anche noi siamo impazienti – e un po’ nervosi lo confessiamo – di vedere dove ci condurrà questa nuova avventura, ma ci piace pensare che il mondo nuovo sia proprio qui, quello che abitiamo adesso. E che dobbiamo prendercene cura ora, con responsabilità e amore, senza perdere un solo minuto in più, a cominciare da noi stessi.

Accanto all’Hangar c’è un piccolo supermercato rionale e allora ci viene da pensare che mai come in questi giorni, in questi anni, abbiamo avuto bisogno di luoghi dove nutrire l’anima oltre che il corpo, dove ricordarci che siamo umani e che le emozioni e la vita, per non marcire in qualche angolo dentro di noi, vanno vissute senza paura, che aprirsi a chi e a quello che non conosciamo è di vitale importanza, che insegnare ai bambini la gentilezza e la bellezza non è tempo perso, che abbiamo il diritto a un po’ di lentezza e al riposo, che ci meritiamo una via per la felicità. Noi ci proveremo con tutti noi stessi, con ogni singola cellula e ogni singolo atomo, con cuore in mano e animo leggero, con gambe forti e braccia protese verso il cielo, a volare e a cercare di ridare senso a un quadro che, a guardarlo oggi, non è sempre così roseo e confortante e ci auguriamo di essere il maggior numero possibile. Finora le divisioni non hanno portato a granché. Che sia arrivato il momento di cominciare a pensare che insieme qualcosa di buono per tutti lo possiamo creare?

Che la suddivisione in categorie non solo è poco interessante, ma anche dannosa? Che la paura non sarà mai un motore di crescita e sviluppo? Che sia arrivato il momento, singolarmente e collettivamente, di prendere coscienza innanzitutto di noi stessi per potere rispondere e reagire a una realtà che forse ha perso qualche pezzo per strada, per diventare responsabili e creatori attivi del momento storico che viviamo? Si dice che la strada per la felicità sia per pochi, per quelli che sanno risvegliarsi dopo un lungo sonno, che sia difficile e in salita. Probabilmente è così, ma se hai qualcuno che ogni tanto ti dà una spintarella, forse, la salita si accorcia e la fatica si sente di meno.

Hangar Teatri, foto Laura Poretti Rizman

TEATRO DEGLI STERPI

Il Teatro degli Sterpi è nato a Trieste nell’ottobre del 2016 dal sodalizio tra l’attrice Valentina Milan e il musicista e compositore Paolo Rossi. Un sodalizio artistico nato qualche anno fa da un’amicizia che dura da molto di più.

Paolo ed io siamo entrambi lombardi, ma ci siamo conosciuti a Trieste e qui abbiamo deciso di fondare la nostra associazione che si occupa di teatro e di musica. Paolo si autodefinisce “musicista e compositore autodidatta dalla vasta, quanto non documentata, formazione artistica, amante di tutti i generi musicali, a parte forse per la musica ‘leggera’ italiana.” E Valentina è un’attrice che ha cominciato la propria formazione teatrale a Milano per poi continuarla a Trieste – ha collaborato dal 2008 al 2016 con la compagnia teatrale Petit Soleil di Aldo Vivoda e con il CUT di Trieste – e che cerca costantemente di allargare, collaborando con artisti nazionali e internazionali. Non è un caso che la prima produzione del Teatro degli Sterpi sia stata Delirio a Due, uno spettacolo creato a Bilbao, in Spagna, con la regia della russa Marina Shimanskaya. Il secondo spettacolo targato Teatro degli Sterpi è invece Piazza Cirimiri, spettacolo comico-poetico per 10 attori nato dopo un mese di improvvisazioni libere attorno al tema della piazza. L’atmosfera di lavoro è stata talmente intensa che ne è nata una trilogia: Piazza Cirimiri, una trilogia tragicomica. Quello che vorremmo arrivasse al pubblico, oltre a una grande dose di energia ed entusiasmo all’uscita dal teatro che certamente non guasta, è il messaggio che nella vita possiamo scegliere di continuare a camminare anche quando le cose vanno male, quando ci sembra che niente vada per il verso giusto. Ci sembra che sia più facile farlo se rinunciamo a qualcosa di nostro, per fare spazio agli altri. La parola Cirimiri viene dal basco Xirimiri e indica una pioggerellina fina ma costante che dura per giorni, tanto è vero che nessuno prende l’ombrello. Ecco, è un po’ questo, dimentichiamoci l’ombrello e sorridiamo sotto la pioggia.

La nostra prossima sfida si chiama HangarTeatri, un nuovo spazio teatrale e artistico, un circolo privato che inaugureremo il 9 ottobre. Si trova in via Pecenco 10, a Trieste, una piccola laterale di via Cologna, a 5 minuti a piedi dal Giardino Pubblico e dal Viale XX Settembre. Abbiamo trovato un’ex carrozzeria e l’abbiamo trasformata in un teatro, lavorandoci per tutta l’estate con forze e risorse finanziarie nostre, certamente non ce l’avremmo fatta senza l’aiuto di tanti amici. È un sogno che si avvera, la possibilità di avere una casa, di avere uno spazio prove unico, e di potere replicare i nostri spettacoli: ora speriamo solo di potere condividere la nostra gioia con quante più persone possibili e di far sì che la nostra casa diventi un po’ anche la loro. Tra i prossimi progetti del Teatro degli Sterpi, oltre a replicare gli spettacoli Delirio a Due, Piazza Cirimiri e L’Orso, c’è la creazione di una serie di corti teatrali su Harold Pinter (in italiano e in Teatro degli Sterpi inglese) e uno spettacolo che parlerà di treni e degli incontri variopinti che sui treni si possono fare. Le idee di certo non mancano, così come la voglia di lavorare e provare. Abbiamo fatto una scelta, quella della musica e del teatro, e vogliamo portarle avanti entrambe, perseverando su quello che è un cammino decisamente non facile. Ma non abbiamo fretta. Per i sogni, vale la pena aspettare. A maggior ragione perché il nome di questo teatro, gli Sterpi, è arrivato proprio durante un sogno, un sogno che parlava di vita e di cambiamento, in fondo forse di un miracolo, che non si attende, ma che si sceglie e si compie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.