Il piccolo festival dell’animazione, anticipazioni

IL PICCOLO FESTIVAL DELL’ANIMAZIONE ANTICIPA LA MESSA ONLINE DELLE SEZIONI DEDICATE AI PIÙ PICCOLI IN VISTA DELLE FESTE NATALIZIE: ANIMAKIDS E ANIMAYOUNG DAL 23 DICEMBRE SUL CANALE VIMEO DEL PFA

Bloated_foto fornita da Daniela Sartogo per Piccolo Festival dell’Animazione

In attesa del natale e dell’inizio del Piccolo Festival dell’Animazione la rassegna anticipa la messa online dei corti animati che compongono le sezioni pensate per le scuole e i bambini. Dal 23 dicembre saranno caricati sul canale Vimeo del PFA, AnimaKids, pensata per bambini fino ai 13 anni, e AnimaYoung, con i corti adatti ai 13 anni in su, molti dei quali realizzati da studenti delle scuole di cinema d’animazione internazionali e selezionati da Giovanni Sgrò. L’idea di anticipare le sezioni, visibili gratuitamente e giudicati dagli studenti è pensata proprio per le festività natalizie, e consentire così a grandi e piccini di poter guardare le animazioni a casa in quei giorni.

Le giurie delle due sezioni, che decreteranno i vincitori, sono composte rispettivamente dagli studenti della classe elementare Girardini di Udine e dell’Istituto Superiore Paschini-Linussio di Tolmezzo. Gli alunni, dopo aver visionato i cortometraggi animati provenienti da tutto il mondo – i 18 corti di AnimaKids e i 13 di AnimaYoung – e dopo una serie di ore di lezioni dedicate,  annunceranno il 30 dicembre i vincitori. 

In gara visioni da diversi angoli del mondo con filmati colorati, divertenti ma che toccano anche argomenti importanti. Da “No Dogs Ann Fraser”, di Sofia Negri dall’Inghilterra, in cui si parla di discriminazione e razzismo a “En rang par deux” di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Manini, (del CEC di Udine) incentrato sulla musica e sull’amicizia. 

Tra principesse, nuvole e sogni arrivano dalla Russia “Cornstalk” di Anastasiia Zhakulina, “How much does the cloud weigh?” di Nina Bisyarina mentre dalla Repubblica Ceca “In your dreams” di Natálie Durchánková.  Un simpatico campionato di salto è il contesto  di “Hopus” di Lucie Kokoliová e, in coproduzione con Bielorussia, il tema del “ritorno a casa” di “Leaf” di Aliona Baranova dell’Università di Tomas Bata In Zlin.

Ancora dall’Inghilterra “Any Instant Whatever”, sulla percezione del tempo, i bizzarri protagonisti senza testa in “Ahead” di Ala Nunu Leszynska (coprodotto insieme al Portogallo) , il bambino in crisi e in fuga in “The Song Of A Lost Boy” di Daniel Quirke e i cani suscettibili di “Angry Dogs” di Shaun Clark.

Sempre sull’argomento “tempo” dall’Austria “One Left” di Sebastian Doringer, realizzato in stop motion invece “Marbles” di Natalia Spychala dalla Polonia, dalla Germania “The Chimney Swift” di Frédéric Schuld, un’allegoria sul lavoro minorile e dall’Olanda “Trappola per Turisti” di Vera van Wolfren.

Nell’israeliano “6/6” di Yali Herbert la realtà si confonde con l’immaginazione mentre è coprodotto da Francia e Svizzera “A Lynx in the Town” di Nina Bisiarina in cui una lince lascia la foresta e trova la città. E ancora gli sloveni, esilaranti, “Tori And Max” di Peter Gaber e “Pipi & Popi” di Katja Pivk e le emozioni dai ritmi colorati di “Rythm Of The Soul” di Ece Horasanli.

Dall’Ungheria il fantasioso “Mitch-Match Series Episode 06” di Géza M. Tóth e dalla Romania “Thank you for your Teeth!”, sui denti e …il loro valore, di George Ve Gänæaard, mentre è frutto di una coproduzione serbo-canadese il tenero “Just For the Record” di Vojin Vasovic e dalla Slovacchia arriva “B.O.P”, di Lukáš Ďurica e Ladislav Jambor, tenera storia di un robot e del suo orsacchiotto.

Dalla Svizzera “Black & White” di Gerd Gockell e Jesús Pérez, sulla tolleranza verso l’estraneo, mentre è estone il particolarissimo  “Enlightenment” di Sofiya Ilieva dell’Estonian Academy Of Arts.

Molti i francesi, dal luccicante  “Bloated” di Baptiste Tassin, al pirata in “Oeil pour oeil” di Thomas Boileau, Alan Guimont, Robin Courtoise, Mathieu Lecroq, Malcom Hunt, François Briantais, così come “The Flight Or Flight Response”, degli studenti della scuola di Animazione l’Ecole Georges Méliès, Cecile Regis, Julien Bartissol, Sabine Aime, Agathe Capin, Margot Rousseau, ma anche “Different” di Lucie Amherdt, Joanna Charpentier, Ananda Gay, Axel Mechin, Samantha Pioch, con il tema del “sentirsi diverso dagli altri”.

E, infine, da ancora più lontano,”My Dream, My Fart” di Hyeon-kyeong Lee dalla Corea del Sud. In attesa di scoprire chi vincerà potrete connettervi e chissà, magari indovinare il vincitore AnimaKids e AnimaYoung 2020.

 

LINK CON IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL  – www.piccolofestivalanimazione.it

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