Io, lei, l’altra 🗓

“Metto troppa arte nella mia vita e di conseguenza non mi rimane molto da dare all’arte

Tina Modotti

 

Splendida mostra quella che dal 19 marzo fino al 26 giugno 2022 nel Magazzino delle Idee in Corso Cavour, 2  a Trieste.

Ritratti ed autoritratti di donne artiste, sono uno spaccato di introspezione artistica e intimistica, filosofica e realista.

Oltre alla bellezza dell’insieme, la mostra illustra chiaramente uno spaccato sulla personalità delle donne ritratte.

Ognuna a suo modo risulta essere, come in una delle tante scritte che capeggiano sui muri, come crede di essere, come vuole che il fotografo sia, come appare e come alla fine risulterà.

Lo specchio, ottimamente illustrato attraverso l’esclusiva lettura ribaltata e visibile solo attraverso quest’ultimo, esemplifica senza spiegazione ulteriore il mondo fotografico.

Ci troviamo così, immediatamente in uno spazio senza tempo, al fianco di Tina Modotti, Leonor Fini, Wanda Wulz e moltissime altre strepitose donne.

Non tutte però si sono autofotografate, ma molte hanno posato per fotografi che hanno fatto la storia della fotografia, come Man Ray, Edward Weston, Henry Cartier-Bresson, Robert Mapplethorpe, solo per citarne alcuni dei fotografi presentati in mostra. In questi casi però, come nella citazione anticipata precedentemente, hanno chiaramente messo la loro personalità nel lavoro artistico di chi le ritraeva.

Una mostra che risulta imperdibile non soltanto per chi si occupa di fotografia o di arte in generale, ma anche per chi vuole fare un salto nella storia e nell’introspezione umana e femminile.

 

Laura Poretti Rizman

 

 

 

 

Io, lei, l’altra
Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste

19 marzo – 26 giugno 2022 Magazzino delle Idee Corso Cavour, 2 | Trieste

 

Dal 19 marzo al 26 giugno 2022 il Magazzino delle Idee di Trieste presenta la mostra Io, lei, l’altra – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste, a cura di Guido Comis in collaborazione con Simona Cossu e Alessandra Paulitti. Prodotta e organizzata da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia – l’esposizione ripercorre, attraverso novanta opere, la fotografia degli ultimi cento anni e permette di valutare la nuova concezione della donna e il suo ruolo attraverso una successione di straordinarie immagini da Wanda Wulz a Cindy Sherman, da Florence Henri a Nan Goldin.

Il ritratto e l’autoritratto fotografico sono una testimonianza straordinaria del difficile processo di affermazione di sé e della conquista di una nuova identità sociale da parte delle artiste donne nel Novecento e nei primi anni del nuovo secolo. I ritratti e gli autoritratti sono luoghi di confronto, ma anche di conflitto fra espressioni diverse dell’identità. A forme convenzionali di rappresentazione si contrappongono nuovi modi di esprimere la propria personalità; i ruoli consolidati della rappresentazione della donna, le pose ripetitive mutuate dai ritratti tradizionali cedono spazio a modalità di espressione inedite.

 

Da modella al servizio di un artista la donna si trasforma in figura attiva e creativa. Ai ritratti eseguiti da uomini – come Man Ray, Edward Weston, Henry Cartier-Bresson, Robert Mapplethorpe, solo per citare alcuni dei fotografi presentati in mostra – si accostano ritratti e autoritratti di donne artiste e fotografe, tra cui Wanda Wulz, Inge Morath, Vivian Maier, Nan Goldin, Cindy Sherman, Marina Abramović.

Il rapporto fra soggetto e autore della foto contribuisce alla stratificazione dei significati e arricchisce le possibilità di interpretazione. Se l’intuito ci porta a pensare che le autorappresentazioni offrano un’immagine dell’autore più autentica rispetto ai ritratti eseguiti da altri, le opere raccontano una storia spesso diversa in cui le donne dimostrano di saper imporre la propria personalità a colui che sta dall’altra parte dell’obiettivo; allo stesso tempo i fotografi rivelano una straordinaria capacità nell’interpretare il carattere di chi sta loro di fronte. Leonor Fini, la marchesa Luisa Casati, Meret Oppenheim si servono dell’obiettivo dei colleghi uomini per esprimere tutto il loro fascino e la loro forza seduttiva. Florence Henri, Francesca Woodman e Nan Goldin al contrario, puntano su di sé l’obiettivo della macchina fotografica per rivelare a loro stesse e a chi le osserva aspetti celati della propria personalità, mettendo in scena, in alcuni casi, le proprie debolezze.

La mostra è suddivisa in sezioni, ognuna delle quali rende conto di una diversa forma di rappresentazione dei ruoli che le donne interpretano nelle fotografie. La sezione “Artiste e modelle” è dedicata alle donne che sono state creatrici e allo stesso tempo hanno prestato i loro volti e i loro corpi per opere altrui, come è il caso di Meret Oppenheim, Tina Modotti, Dora Maar. La sezione intitolata “Il corpo in frammenti” raccoglie gli autoritratti che restituiscono immagini di corpi parziali, riflessi in specchi fratturati, con l’epidermide percorsa da linee che ne interrompono l’integrità, come se in ciò si rispecchiasse la difficoltà di rappresentarsi. I ritratti degli anni Settanta che hanno per protagoniste Valie Export, Jo Spence e Renate Bertlmann mimano ironicamente l’immagine tradizionale della donna come madre, donna di casa o oggetto sessuale. “Una, nessuna e centomila” raccoglie gli autoritratti delle artiste che, da Claude Cahun a Cindy Sherman, hanno utilizzato il proprio corpo per interpretare attraverso mascheramenti identità o stereotipi diversi. Un’altra sezione affronta il tema degli stereotipi nella rappresentazione dalle identità culturali e sessuali, un’altra ancora a quelli nella definizione dei canoni di bellezza mentre alcune fotografie sono dedicate ad artiste accanto a proprie creazioni come nel caso del celeberrimo ritratto di Louise Bourgeois eseguito da Robert Mapplethorpe.

Va infine segnalato che l’esposizione Io, lei, l’altra si inserisce in un progetto avviato dalle istituzioni culturali afferenti l’ERPAC dedicato al tema dell’autoritratto e del ritratto d’artista in una prospettiva storico-artistica che spazia dal Seicento fino ai giorni nostri. A partire dal mese di maggio avrà luogo a Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia la mostra Riflessi, che svilupperà il tema del ritratto attraverso prestiti da numerose istituzioni europee, mentre alla Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan si terrà l’esposizione Artista + Artista che vedrà riuniti interventi di ricerca di artisti legati al territorio regionale e transfrontaliero.

Catalogo

La mostra è accompagnata dal catalogo Io, lei l’altra – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste edito da Skira con immagini di tutte le opere esposte e testi di approfondimento di Guido Comis, Anne Morin, Giampiero Mughini, Anna D’Elia, Laura Leonelli e Alessandra Paulitti.

INFORMAZIONI MOSTRA

Io, lei, l’altra – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste

Dal 19 marzo al 26 giugno 2022
Magazzino delle Idee | Corso Cavour, 2, Trieste www.magazzinodelleidee.it

Orari

da martedì a domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso

Aperture straordinarie

Lunedì 18 e 25 aprile

Biglietti

Intero € 8,00

Ridotto € 5,00
65 anni compiuti (con documento); ragazzi da 13 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento); diversamente abili
Omaggio
Bambini fino a 12 anni non compiuti; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); un accompagnatore per disabile; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) in servizio previa richiesta di accredito all’indirizzo: info@magazzinodelleidee.it
La biglietteria chiude mezz’ora prima.

Informazioni

www.magazzinodelleidee.it info@magazzinodelleidee.it | T +39 040 3774783

 

from to
Scheduled Arte e spettacolo Trieste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.